Report qualità della vita di ItaliaOggi, il Patto: "Un risultato prevedibile"

“Nel rapporto sulla qualità della vita 2016, condotto dall’Università La Sapienza e la testata ItaliaOggi, la provincia di Ragusa crolla dal 60esimo all’84esimo posto. Certo si parla dell’intero territorio provinciale, ma siamo sicuri che il contributo negativo del comune capoluogo sia stato determinante per questo pessimo risultato”.
Non hanno dubbi i Consiglieri comunali del Patto di Consultazione Preventiva e Permanente, Castro, Iacono, Ialacqua, Massari, Migliore, Morando e Nicita.
“Influisce, senza dubbio – dicono – la crisi economica che ha messo in ginocchio molte realtà imprenditoriali i cui effetti si riflettono sugli indicatori che riguardano i livelli occupazionali, scesi di moltissimo, e il conseguente disagio sociale. Un risultato prevedibile”.
“Tuttavia – dichiara Sonia Migliore – vero è che la classifica è la sintesi della condizione provinciale, ma non si perdono 24 posizioni in un anno, il danno viene da lontano e la provincia di Ragusa raccoglie i frutti di una semina fatta male nei territori, anche nel capoluogo”.
“Si tratta di un risultato che non mi ha sorpreso – dice Giovanni Iacono – perché l’assenza assoluta della politica reale, in termini di capacità progettuale e innovativa, non poteva che portare a questo. Purtroppo, è un dato peggiore di quello che si poteva immaginare. Passare dal 60esimo posto all’84esimo in dodici mesi è un record senza precedenti e nonostante il dato riguardi un ambito che va oltre il Comune di Ragusa, si ha comunque una rappresentazione chiara della caduta libera che c’è stata in termini occupazionali, ambientali, di disagio sociale e personale e del tenore della vita in generale”.
“La classifica sulla qualità della vita di ItaliaOggi fa il paio con quella sulle Smart Cities, pubblicata il mese scorso, nella quale Ragusa passa dal 68esimo all’85esimo posto” dichiara, invece, Giorgio Massari che aggiunge: “Il Smart City Index, elaborato dalla EY e patrocinato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, non è una mera classifica della ‘intelligenza’ delle città, ma uno strumento che misura in che modo si è fatta innovazione nelle città. Ci sono amministrazioni attente, che studiano nuovi percorsi di sviluppo per le proprie comunità e fanno tesoro delle indicazioni dell’Index, utilizzando anche finanziamenti europei oltre che nazionali. A Ragusa tutto questo non è accaduto e assistiamo a un’Amministrazione che pare impelagata nell’ordinario, sprecando energie. Per retrocedere all’85 posto si è registrata una regressione in quasi tutti i parametri di valutazione: dalle infrastrutture alle reti, la vivibilità, lo Smart Citizen (cioè la capacità di coinvolgere i cittadini nel processo di ammodernamento), dalla sensoristica alla Vision e strategia. Ragusa, più che smart è semplicemente ‘slow’”.
“Emerge da un primo esame del rapporto, sul quale ritorneremo più approfonditamente fra qualche giorno – conclude Ialacqua – che fallisce l’intera governance del territorio sul piano provinciale. Si soffre dell’assenza di una regia politica complessiva nella quale quella grillina è solo una componente che, però, si impegna veramente poco per invertire la tendenza”.

di Redazione28 Nov 2016 18:11
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