Vulnerabilità sismica degli edifici: ingegneri, architetti e costruttori chiedono programmazione

L’intervista a Vincenzo Dimartino, presidente provinciale Ordine degli Ingegneri di Ragusa sulla vulnerabilità sismica.

Architetti, Costruttori ed Ingegneri determinati a portare avanti una serie di azioni concrete ed operative che possano consentire studi, monitoraggi ed interventi preventivi sul versante della mitigazione del rischio sismico per gli edifici, strutture ed infrastrutture sia pubbliche che private. L’evento sismico che ha colpito le popolazioni dell’Italia centrale che ha causato la morte di 297 persone non può e non deve essere trattato come, purtroppo, è avvenuto per i passati disastri del 2012 in Emilia, del 2009 in Abruzzo o del 2002 in Molise! Occorre passare dalla gestione delle emergenze alla programmazione di interventi ed azioni concrete di messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio, sia civile che industriale, dei nostri beni architettonici e monumentali, delle nostre infrastrutture.

Guseppe Cucuzzella, Presidente Ordine Architetti Ragusa: “Viviamo in una zona altamente sismica e non possiamo permettere di farci trovare impreparati! Pensiamo di dover coinvolgere i Sindaci e la Protezione Civile affinchè ci forniscano i dati sullo stato di salute sugli edifici pubblici e, insieme, chiederemo un incontro urgente al Ministro Del Rio affinchè trovi le risorse per un piano strategico di interventi che punti alla messa in sicurezza del nostro territorio: non abbiamo che farcene del programma “scuole belle”, per esempio, abbiamo bisogno di “scuole sicure”!”

Sebastiano Caggia, Presidente ANCE Ragusa: “Il mantra della carenza di fondi non lo accettiamo, tant’è che all’indomani degli eventi calamitosi le risorse economiche pubbliche si materializzano e si interviene immediatamente con ingenti somme! Necessita, invece, che lo Stato e la Regione investano sulle opere di prevenzione a cominciare dagli studi di vulnerabilità sismica degli edifici strategici (scuole, ospedali, prefetture, municipi, uffici giudiziari, …) e delle infrastrutture pubbliche (ponti, vie di fuga, luoghi assembramento, …). Al Ministro Del Rio chiederemo l’istituzione di un presidio operativo permanente che elabori una road map ed un cronoprogramma per la realizzazione degli interventi!”

Vincenzo Dimartino, Presidente Ordine Ingegneri Ragusa: “L’analisi delle strutture, sia pubbliche che private, non è più procrastinabile. Un evento sismico di intensità pari a quello che ha colpito l’Italia centrale, nei nostri territori sarebbe apocalittico. Bisogna intervenire sugli edifici, sui capannoni industriali e sulle infrastrutture con interventi locali o di adeguamento o di miglioramento. Si deve intervenire anche con una grande operazione di comunicazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica affinché abbia conoscenza non solo dello stato di salute degli involucri ma anche delle procedure da seguire in caso di calamità. Al Ministro Del Rio chiederemo se in questo lembo della Sicilia non è forse meno significativo conoscere le prestazioni energetiche di un appartamento o conoscerne la sua vulnerabilità sismica? Riteniamo che, facendo sistema, si possa formare, gradualmente, una consapevolezza, da parte dell’opinione pubblica, tale da tenere nella debita considerazione la vulnerabilità e la sicurezza sismica degli edifici: in occasione di compravendita di edifici non nuovi ci si confronta con una committenza che, nella stragrande maggioranza dei casi, non si chiede neppure se l’edificio da acquistare sia o meno sismoresistente”.

Architetti, Costruttori ed Ingegneri si incontreranno, nuovamente, nei prossimi giorni per stilare un calendario di incontri con i Sindaci, i responsabili della Protezione civile comunali e con il Dirigente della Protezione civile provinciale per la raccolta dei dati e per elaborare una strategia comune di interventi e rivendicazioni.

di Redazione20 Set 2016 12:09
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