Legge su Ibla e royalties. Salvatore Martorana: “Dipasquale è un nemico di Ragusa, bisognerebbe togliergli la cittadinanza”

“Ragusa non ha nessun rappresentante all’Ars, anzi ha un nemico ed il suo nome è Nello Dipasquale”, questo in estrema sintesi è il pensiero dell’intera Giunta Piccitto all’indomani dell’emendamento, di cui l’onorevole è il primo firmatario, che, da un lato, stabilisce come il Comune di Ragusa potrà spendere i proventi delle royalties, mentre, dall’altro lato, decreta la fine della Legge 61/81, la Legge su Ibla, così come l’abbiamo conosciuta sino ad ora. Questo emendamento, infatti, stabilisce che non sarà più la Regione a finanziare la legge speciale, ma la stessa città di Ragusa.
“Con questa manovra – dichiara l’assessore al Bilancio Stefano Martorana – la Regione ci ha scippato di ben 10 milioni e 800 mila euro”.
“Non mi risulta – dichiara il sindaco Piccitto – che la legge 61/81 sia stata abrogata, quindi mi chiedo: come si può snaturarla in tal modo? Con un colpo di mano è stata cancellata la ratio che sottende questa legge, che era nata per impegnare la Regione a prendersi cura dei centri storici. Sarebbe interessante – prosegue Piccitto – capire come mai il finanziamento di questa legge continua ad essere un atto dovuto per Ortigia e Agrigento, mentre per Ragusa no. Questa è una pagina nera, nerissima per la città di Ragusa. Le nostre royalties fanno gola a troppe persone, ma non sono un’elemosina, che sia chiaro, sono un ristoro che ci spetta di diritto”.
“Questo è Nello Dipasquale – prosegue Salvatore Martorana, assessore ai Servizi Sociali – lui è il politico che ha interrotto il suo mandato da sindaco per andare in Regione, è colui che sforò il patto di stabilità, è colui, non dimentichiamolo, che si coricò davanti la discarica di Cava dei Modicani per impedire il conferimento dei rifiuti degli altri comuni iblei, perché la discarica era satura. Bene, tutto ciò non lo fece per Ragusa e i ragusani, ma per un suo personalissimo tornaconto ed è quello che sta avvenendo oggi. Ha dei suoi progetti – continua Martorana – che non hanno nulla a che fare con la nostra città, lui vuole andare a Roma, ecco spiegato il perché Ragusa deve dividere con gli altri comuni le sue royalties. Non abbiamo bisogno di gente che ci dica come investire i proventi delle royalties. A Dipasquale va tolta la cittadinanza”.