“Caso Proto”. Migliore (Lab. 2.0): “Piccitto snobba tutti e dice no ad un progetto sul Ragusa Calcio”
«Pensavamo di aver visto tutto ed invece ci sbagliavamo – dichiarano congiuntamente la Migliore, la Nicita ed il Direttivo del Laboratorio politico culturale 2.0 -. Il sindaco Piccitto ha snobbato il presidente Franco Proto ed ha messo, inspiegabilmente, la parola fine ad un progetto ambizioso, che lo stesso Proto definisce un: “programma che non si rivolgeva solo al calcio, ma voleva porre le basi per una politica sportiva nella sua più ampia accezione: sport, educazione alla salute, integrazione sociale e spettacolo”. Forse Piccitto non ama lo sport, forse non gli piace il calcio. Bene, peccato, però, che il suo ruolo è quello di fare gli interessi di una collettività e non di perseguire le sue personalissime inclinazioni; dopo due anni di governo speravamo lo avesse capito. Questo è un atteggiamento grave – proseguono – il sindaco rappresenta un’istituzione, lui ed i suoi assessori non possono non ricevere i cittadini, ancor di più non possono non ricevere un gruppo imprenditoriale che voleva lavorare per la città. Questo suo stile di ignorare sistematicamente tutti: i cittadini, i consiglieri comunali, il Consiglio comunale, dove non è mai presente, è inaccettabile e lo è ancor di più quando questa sua peculiarità arreca dei danni a Ragusa, come nel “caso” Proto. Ma Piccitto, non aveva detto che il Comune era la casa di tutti?»
«Ieri pomeriggio – spiega la Migliore – il sindaco doveva incontrare il presidente Franco Proto, il suo consulente Marcello Pitino, i dirigenti del Ragusa Calcio, il vicepresidente Ettore Tuccitto e il direttore sportivo Cesare Sorbo, per discutere del futuro del Ragusa Calcio e non solo, ma Piccitto, prima li fa aspettare dietro la porta per ben 50 minuti, comportamento di per sé inaccettabile, e poi, non contento, si trattiene con loro solo il tempo necessario per i saluti rituali e quindi se ne va, indispettendo tutti, in primis il presidente Proto, che era venuto a Ragusa non per elemosinare qualcosa, ma per dare una chance al nostro calcio ed una speranza ai tanti tifosi e sportivi iblei. Non ci sono scuse per un tale comportamento. Il sindaco aveva l’obbligo di sentire il progetto del presidente Proto, le trattative potevano andare pure male, ma era suo preciso dovere riceverlo e conoscere i dettagli della sua proposta. Invece no. Adesso – continua la Migliore – che questo sindaco e la sua Amministrazione mancano di competenze e di una visione programmatica, strategica e d’insieme l’ho sempre detto, ma non avrei mai pensato che potesse peccare di tanta mancanza di rispetto, perché si parla anche di questo. Se – conclude la Migliore – qualcuno poteva avere ancora dubbi sull’inadeguatezza di questo sindaco e della sua Amministrazione, penso che, oggi, ogni dubbio sia diradato, dopo la figuraccia di ieri».