Udc Vittoria: “All’Emaia serve un Commissario”
“L’Emaia è a rischio liquidazione. Dopo la sospensione del consiglio di amministrazione, si nomini un commissario con il tentativo di salvare il salvabile”. E’ questo l’allarme lanciato l’altro ieri sera in aula dal consigliere comunale Santo Cirica, e dal resto del gruppo consiliare Udc, formato da Daniele Barrano, Salvatore Sanzone e Franco Caruso, dopo avere preso atto dei numeri devastanti che riguardano la municipalizzata. “Per il secondo anno consecutivo – spiega Cirica – l’Emaia chiude con il bilancio in rosso. Non è possibile che ciò accada per il terzo anno di fila perché, altrimenti, lo dice la legge, si dovrà ricorrere alla cosiddetta autoliquidazione. Ma è anche da evidenziare la gravità dell’azione politica portava avanti da questa Amministrazione. Infatti, dopo avere discusso la materia per circa tre ore, consapevoli delle difficoltà esistenti, cercando di trovare un punto di incontro nel tentativo di uscire fuori dal tunnel, la Giunta municipale cosa decide di fare? Con l’assessore Gianni Caruano ritira l’atto, decidendo di allungare ulteriormente l’agonia, come se i numeri in campo si potessero cambiare quando, ormai, il bilancio d’esercizio è chiuso. Così come non crediamo sia percorribile la proposta lanciata dal presidente Di Falco che, in pratica, ci ha chiesto di chiudere un occhio, votando l’astensione, mentre, piuttosto, è necessario prendere atto della gravità del problema affinché si possa risolvere lo stesso il prima possibile. Ecco perché sollecitiamo il sindaco Nicosia ad evitare il fallimento più assoluto dell’attuale gestione dell’Emaia, nel tentativo di assicurare un futuro al personale dipendente. Visto che ha azzerato la Giunta, il primo cittadino si adoperi per fare in modo che, con la nomina di un commissario, che costerà un decimo di quanto devono sopportare i cittadini vittoriesi per i costi dell’attuale cda, si possano in qualche modo contenere le spese. Un dato su tutti. Con l’ultimo bilancio, questo dai numeri illustrati l’altro ieri sera, le cifre in rosso ammontano a 209mila euro. Non sappiamo, sinceramente, come si farà a recuperare tutto questo divario”.