Ragusa. Variazioni di bilancio? Per Tumino e Lo Destro è solo uno “Scippo”
I Consiglieri Giuseppe Lo Destro e Maurizio Tumino esprimono forte dissenso per le decisioni della Giunta Municipale, in ordine alle variazioni al Bilancio di previsione 2014, e desiderano manifestare alla città i motivi del forte rammarico per aver assistito ad un vero e proprio ‘’scippo’’ ai danni di componenti economiche e sociali importanti
In pratica, è stata violata la sovranità del Consiglio Comunale, le cui decisioni sono state disattese, con grande spregio dell’istituzione.
Nel giorno dell’approvazione del bilancio preventivo 2014, erano stati predisposti una serie di emendamenti, peraltro concordati, per la loro approvazione, con esponenti della maggioranza pentastellata, all’uopo delegati per definire quantità e qualità della manovra correttiva al bilancio di previsione predisposto dalla Giunta municipale, nel quadro di accordi che si ritenevano fissati tra gentiluomini e che, invece, si sono rivelati frutto inutile della stretta di mano con sedicenti garanti che, evidentemente, non hanno voce in capitolo nelle scelte e nelle decisioni che valgono.
Risulta, altresì grave, rilevare come agli stessi emendamenti non è stato dato opportuno seguito, dal momento che, nei capitoli di bilancio, non sono state trovate le somme deliberate.
Alla luce di questo, gli stessi accordi fasulli risultano tassello di una operazione predeterminata che nessuno aveva avuto il coraggio nemmeno di pensare.
Senza dire che le variazioni di bilancio risultano scaturire, quindi, da una base di partenza anomala, nonostante tutto dotata dei pareri favorevoli degli organi preposti.
Si può quindi affermare, senza tema di essere smentiti, che il tutto faceva parte di una operazione premeditata oppure le variazioni sono irregolari.
In ogni caso la Giunta municipale, con il sostegno silente e accomodante della maggioranza consiliare, ha operato tagli, nel sociale e nei servizi, di notevole e pregnante consistenza
50.000 euro in meno alle scuole
123.000 euro in meno per la refezione scolastica
MORTIFICATI PROGETTI IMPORTANTI quali quelli a favore dell’associazione malati oncologici, dell’associazione diabetici, dell’associazione Piccolo Principe, dei bambini portatori di handicap, del progetto Filippide a favore dei bambini autistici.
Il bersaglio delle strategie ragionieristiche dell’assessore al bilancio sono stati sono state le fasce sociali e i comparti più bisognevoli di attenzioni, nel contesto di politiche economiche che non tengono conto dell’attuale stato di crisi generale e concorrono solo a tarpare le ali di ogni possibile ipotesi di sviluppo e di rilancio dell’economia locale, ormai decisamente ingessata da scelte politiche insensate, che nemmeno si possono definire improntate al risparmio andando a scrutare nelle somme destinate all’effimero, solo per limitarci ad un esempio.
Sono ora i responsabili dell’amministrazione, i rappresentanti delle forze che la sostengono e i sedicenti garanti degli accordi, a suo tempo, stipulati, a dover spiegare perché sono state mortificate le buone ragioni, le buone idee che tali erano state giudicate anche dalla maggioranza.
La riprova che tutto era premeditato scaturisce dalle mosse che nessuno ha pensato di sottoporre a quanti si erano accordati, segno tangibile di una ‘rapina’ che, come tale è stata effettuata come veloce razzia nello stile migliore di chi sa disattendere la parola data.
Anche se gli stessi protagonisti della vicenda hanno già manifestato, per altre occasioni, insofferenza verso gli obblighi istituzionali e verso un modo di fare politica in maniera corretta, si tratta, pur sempre, di fatto grave, importante, decisivo per il futuro dei rapporti all’interno del Consiglio Comunale che, d’ora in poi, dovranno essere improntati in maniera estremamente informale e con una più attenta politica di controllo sugli atti, nel contesto del ruolo naturale che la maggioranza degli elettori ha affidato ai propri rappresentanti in forme che, numericamente, non lasciano spazi a convinzioni diverse che si vorrebbero spacciare per dare un senso alla presenza nel civico consesso.