Comiso. I carabinieri arrestano un tunisino per spaccio
Continua l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ad opera dei Carabinieri. I militari della Stazione di Comiso, con il supporto dell’unità Cinofila del Nucleo Carabinieri di Nicolosi (CT), nella mattinata di ieri hanno effettuato un altro blitz che ha portato all’arresto di ELOUAER SLAH, tunisino cl. 81, già noto per reati specifici, poiché, seguito perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di complessivi grammi 55 di sostanza stupefacente del tipo “Hashish”, a forma di panetto con evidenti tracce di taglio, occultato all’interno di una casseruola da cucina contenente semola di farina macinata e avvolto in un foglio di carta assorbente. Contestualmente veniva rinvenuto un bilancino di precisione, un taglierino della lunghezza di 27 cm di cui 13 cm di lama intrisa di sostanza stupefacente e di un rotolo di carta in alluminio in parte già utilizzato.
L’operazione antidroga è il frutto di un’accurata attività di osservazione effettuata nelle ultime settimane, nel corso della quale i militari hanno notato, nei pressi dell’abitazione del tunisino, un inconsueto movimento di soggetti conosciuti quali abituali assuntori di sostanze stupefacenti.
A seguito della sua condotta, il pusher veniva tratto in arresto e condotto presso la caserma di Via Leonardo Sciascia, sede del Comando Stazione Carabinieri di Comiso, da dove al termine delle formalità di rito, venivano sottoposti agli arresti domiciliari, a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria iblea davanti alla quale dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il quantitativo di droga sequestrata è stata immediatamente inviata presso il locale Laboratorio di Sanità Pubblica, per gli esami chimici analitici.
Complessivamente, con l’attività odierna salgono a 25 le persone tratte in arresto nell’anno 2014, nell’ambito della “lotta alla droga” nella giurisdizione della Compagnia di Vittoria, con particolare riferimento alla c.d. “Droga dei giovani”, della quale sono oltre 3 i chilogrammi sequestrati nel 2014.