Aiello: “Molè, i marpioni e la stampa di regime”

Fra l’ex sindaco ed onorevole Aiello e Gianni Molè ex giornalista del comune di Vittoria, da tempo non corre buon sangue! Il politico forse lamenta il fatto che quella che era una sua creatura, forgiata alla lotta portata avanti da una amministrazione molto di partito, alla fine ha trovato altre collocazioni, completamente diverse in apparenza ma sotto sotto sempre disponibile a compromessi. E lo scrive in una nota che ha trasmesso a tutti giornali:

“Il sistema si riproduce e si trasforma. Ma la casta giornalistica locale non molla. Si inaugura una nuova stagione di intese tra i marpioni della comunicazione di regime e la cricca municipale. Molè ritorna a Vittoria, dopo le prestazioni del 2011 su Eventi Sicilia, a favore di Nicosia? Quel patto fu sostenuto da una transazione in favore del giornalista nonostante le sentenze favorevoli per il Comune. Quei soldi non dovevano essere dati poiché il Comune era in posizione di vantaggio. In questo caso, molto ma molto proficuo per Nicosia e la sua campagna elettorale, non ci fu lo stesso metro che con i lavoratori dell’Amiu. Furono erogati qualche decina di migliaia di euro a Molè e la causa, per lui già persa, si chiuse. Poi su Eventi Sicilia, come se nulla fosse, Molè fece la campagna elettorale per Nicosia.

Ma non è finita. Sembra che il patto fra i due, in solido conveniente per Molè, che aveva già perso in due successivi processi intentati contro il Comune, possa riservare un ritorno del reduce al Comune di Vittoria. Nicosia ha bisogno di questa adunata finale e se la giocherà come ha fatto sempre, coi suoi metodi, messi in atto anche con Molè durante la campagna elettorale del 2011.

Infine un altro segnale di questi movimenti anfibi, sotterranei, provengono da altre aree para-amministrative. Della Vittoria Mercati e delle assunzioni fatte abbiamo già discusso. Non me ne voglia alcuno, non faccio nomi, ma lì si è aperto un giro clientelare. La facciata non è salva.

Infine la notiziola graziosa, paterna, affabile, umana: sembra che il nome di Molè ritorni per un incarico stampa relativo al Festival jazz. Per carità nulla da dire, i soldi sono dei privati, ma anche pubblici, non è il caso di invocare trasparenze superate e obsolete: fatto è che la giornalista incaricata è la figlia del giornalista presidente di Assostampa, già licenziato dal Comune di Vittoria, recuperato cum magna cumminientia in fase elettorale 2011, ricco di relazioni giornalistiche e di carriera, al servizio, capace di intervenire per tutelare l’informazione, comunque sia.
Il fascino discreto delle convenienze e delle amicizie e del detto: i tuoi nemici sono miei amici. Voi pensate che prima o dopo i vittoriesi ce la faranno… a cacciare via queste porcherie?”

di Redazione29 Mag 2014 07:05
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