Non c’è dolo, non c’è inganno.
La sentenza era attesa e ora non ci sono più dubbi. Sul caso Guarascio, il muratore di Vittoria morto a maggio dello scorso anno per le gravi ustioni che si era procurato nel tentativo diresistere ad una esecuzione immobiliare, il tribunale del riesame ha fatto chiarezza. Non ci sono elementi, ne dichiarazioni o fatti che possano far pensare ad azioni fraudolente nei confronti della vittima. La sentenza, che riportiamo in pdf, non ammette dubbi e l’immobile che era stato sequestrato e dato alla famiglia del Guarascio in custodia viene invece restituito all’acquirente, legittimo proprietario quindi, che allora aveva partecipato all’asta giudiziaria. Tutto a posto dunque e si dovrebbe porre fine alla questione. Il comitato contro le aste, invece, annuncia battaglia e domnani giovedi in mattinata farà una conferenza stampa per sensibilizzare la stampa. E proprio nei confronti dei mass media c’è stata una protesta da parte degli avvocati difenesnsori del sig. Sciagura, l’acquirente della casa del Guarascio. Secondo l’avvocato infatti la stampa dovrebbe essere più attenta non schierarsi con una o l’altra parte senza avere tutte le notizie a disposizione.