Ragusa: è arrivato Bellotto. Presentato anche Utro, tecnico della juniores.

Tanto entusiasmo per la presentazione ufficiale di Gianfranco Bellotto, il “nome” di serie A nuovo titolare della panchina del Ragusa: in città dopo qualche “equivoco” (il dg Francesco Sortino ha parlato di “incomprensione mediatica”) che avevano fatto temere la mancata conclusione delle trattative. Invece l’ex di Ascoli e Sampdoria, forte di un formidabile curriculum (tanta B e C, anche una panchina in A), alla fine è arrivato, con evidente soddisfazione della dirigenza schierata quasi al completo (unico assente, giustificato, il presidente Enzo Vito) e dei numerosi tifosi che hanno affollato la saletta stampa del Selvaggio. Cortesia, disponibilità, umiltà nel porgersi, apprezzamento di società ed ambiente ma nessun proclama mirato a conquistare la platea: al loro posto, serenità, coerenza, promesse di tanto lavoro e di assoluta professionalità da parte dei suoi giocatori, ringraziamenti ai tifosi dei quali ha ribadito il fondamentale ruolo. Sarebbe però sbagliatissimo supporre che Gianfranco Bellotto, definito dal vice presidente Nicola Savarese (nella foto con Bellotto) “il pilota che mancava alla Ferrari Ragusa”, sia arrivato senza “ambizioni” e senza essere convinto delle grandi potenzialità della squadra (ovviamente una volta completata dagli stranieri nell’attesa del trasferimento). Diciamo che ha preferito lasciare intendere intendere il suo pensiero, esprimendolo attraverso un messaggio criptato ma non troppo difficile da interpretare: l’affermazione dell’importanza dei tre punti per la vittoria. <Mi vanno bene – ha rivelato – perché consentono di recuperare: quindi si può e si deve lottare fino all’ultimo, perché i margini di recupero ci sono>. Chi vuole intendere, intenda! Il nuovo mister non ha parlato della necessità di rinforzi, e sarebbe stato strano che lo facesse prima di aver visto (anche fisicamente) i giocatori: ma il dg Sortino ha ribadito che, se il tecnico ventilasse la necessità di innestare qualche elemento, la società agirebbe di conseguenza. Con Gianfranco Bellotto, che ha entusiasmato per la concretezza delle parole e la sincerità e lo spessore umano che hanno lasciato intravvedere “dietro”, è stato presentato anche il nuovo tecnico della juniores: Salvatore Utro, ’80, ex di Vittoria, Trapani, Marsala ed altre squadre. (nella foto) .
<Sono onorato per essere stato contattato da una società giovane e ricca di tante energie: lavorare insieme con un tecnico come Bellotto, oltre che onorarmi, mi affascina e mi rende impaziente di cominciare>. Quanto la società tenga alle giovanili è stato evidenziato dal responsabile delle giovanili Riccardo Napolitano. <Abbiamo scelto un tecnico di qualità giovane perché vogliamo fare delle giovanili il serbatoio della squadra maggiore, della quale adotteranno lo stesso modulo>.