Grande apertura per “A tutto volume”

Fosse stata un incontro di Champions League, della gara di ritorno se ne sarebbe potuto tranquillamente fare a meno, viste le dimensioni del successo nella giornata di apertura. Invece, per fortuna, “A tutto volume” è un incontro si, ma tra gli autori e la gente: di conseguenza non solo il ritorno ci sarà (oggi stesso) ma ci sarà anche la gara tre, ma non si tratterà certo di una “bella” in senso tradizionale. Certo, quando parti con certi presupposti in teoria tutto è facile facile: prendi due tecnici (Roberto Ippolito ed Alessandro Di Salvo) bravi, vincenti e supercollaudati e li fai lavorare col loro staff altrettanto valido, poi affidi loro una squadra diversa ogni anno ma sempre con i migliori in ogni reparto, infine li fai scendere in campi-location così belli (anche per atmosfera respirata) che è come se partissi da due a zero. Bella forza, vero?. Beh, non è proprio così: perché tecnico bravo non ci diventi per caso e dalla mattina alla sera, perché i migliori non vengono se “il progetto” non merita e non li convince. E poi, come spiegato bene dalla sofferta gestazione, c’è sempre il problema “sghei”, che in tempi grami come gli attuali renderebbe complicato anche un torneo under 12 parrocchiale. Quindi lo splendido avvio di “A tutto volume” è un nuovo capolavoro della “premiata ditta”, ma è un capolavoro frutto di fatica, coraggio nell’accettare la sfida, scelte giuste, capacità di meritare l’affetto sempre maggiore che una città intera ti dimostra, intelligenza nel capire quanto immergere uno scrittore nel “normale” della vita cittadina ne esalti il potere di richiamo (un po’ come la brioche intinta nella granita). Uniche cose a non essere frutto, e merito, della “premiata” di cui sopra sono i dove, dai soliti agli esordienti, come il Ponte Vecchio o la via Roma: qui è solo di Ragusa (non solo Ibla ma anche “Alta” per un ribadire fascini dimenticati o trascurati che è insieme un augurio ed una speranza) con la sua aria, i suoi libri di pietra, la sua movida educata del centro storico per tre sere risvegliato dal letargo. Ragazzi, che squadrone: De Cataldo, Sassoli, Abbate, Dragoni, Petri, Freccero, Di Stefano, le proposte di “Extra volume”, i conduttori e, prima di tutto, tanta, tanta gente a dare ragione a chi ha voluto che tutto non finisse l’anno scorso. Un successo pieno, convincente, senza ombra ed a largo scarto (la maledizione del linguaggio sportivo, perdonate l’abitudine) che apre un’autostrada a sedici corsie a “gara due” di stasera. La coppia in panchina, Roberto ed Alessandro ricorre al più massiccio dei turn over, schierando Andrea Molesini, Pasquale Chessa, Margherita Loy, Paola Mastrocola, Lorenzo Bini Smaghi, Oliviero Beha, Giulia Ottaviano e Leonardo Romanelli, completando la lista con un “Extra volume” formidabile, dalle 10 a dopo mezzanotte. Pronostico? Altra vittoria ad avversario “asfaltato”, davanti al canonico “pubblico delle grandi occasioni” (ancora linguaggio sportivo, accidenti), con tanto di notte animata, ristoranti aperti e gente in giro: perfetto. Ma, lo ricordo, si può stare tranquilli: gara tre ci sarà lo stesso. Domenica. E con un altro squadrone che garantisce la goleada.