Calabrese fa chiarezza
Il segretario del PD ragusano è sballottolato da tutte le parti. Molti dei suoi iscritti gli riconoscono l’autorità e la validità delle scelte, altri, soprattutto quelli del cosiddetto secondo circolo, che dalla segreteria cittadina non viene neanche riconosciuto, lo considerano un traditore degli ideali del partito. Ma oggi come oggi è difficile attaccarsi a fatti che siano politicamente etici. “Nessun terremoto e nessuna svendita del Partito Democratico di Ragusa. Solo una linea che ci vede protagonisti in positivo, legata alla creazione di una politica costruttiva, nuova e di governo in allineamento con la coalizione regionale formata da Udc, Megafono oltre che dai democratici”. E’ quanto afferma il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, in risposta alle critiche provenienti da alcuni componenti del partito che continuano a fomentare polemiche a tutti i costi. “Basta con i fatti personali – continua il segretario – adesso siamo impegnati a fare politica per la città. Questo gruppetto irresponsabile che ha spaccato il partito a due mesi dal voto amministrativo dimostra solo una volontà, quella di distruggere il Pd a Ragusa. Ma noi non lo permetteremo. Puntiamo sul rinnovamento, abbiamo una lista nuova, forte e competitiva che darà un supporto essenziale al nuovo centrosinistra, al candidato Cosentini che punta su un programma progressista. Programma che lo stesso Pd ha arricchito con tematiche fondamentali per la città. Il resto lo lasciamo fare a chi, accecato dall’astio personale, non riesce a digerire ciò che lui non può più governare e decidere. Non ci resta altro da fare se non lasciare parlare questi soggetti che, a giro, appaiono sulla stampa buttando fango e chiedendo le dimissioni del sottoscritto. E’ la segreteria cittadina che detiene il simbolo del Pd, noi presenteremo la lista e sempre noi, nella qualità di dirigenti responsabili, lasciamo la porta aperta a quanti, non condividendo chi continua a perseguire la strategia degli insulti, vorrebbero candidarsi in lista e cambiare idea. A questo punto mi preme sottolineare che chi sostiene ufficialmente altri candidati diversi da quelli scelti dal Pd, sia per quanto riguarda i consiglieri che il candidato sindaco, è fuori dal partito. Come si può affermare che si lavora per salvare il partito e poi scrivere certe affermazioni che arrivano da un pulpito inesistente?”.
Caro direttore , dovrebbe chiedere al Segretario del PD che fine faranno quelli del pd che sono candidati nella lista ufficiale e non fanno votare il candidato sindaco Cosentini, ma anzi neanche lo indicano nei santuzzi o nei manifesti. Ufficiosamente si può far votare un’altro candidato a Sindaco? Speriamo Calabrese faccia chiarezza?
L’impressione è che qualcuno ufficiale si Affrunta di sostenere Cosentini è palese.
Una cosa è certa, nel rigirare le frittate Peppe Calabrese è un vero maestro. Parla di astio personale quando è stato lui a sbraitare per anni contro la giunta Di Pasquale e la sua attività amministrativa. Parla di gente irresponsabile che ha spaccato il partito ritenendo, evidentemente, quelli che hanno votato a favore della sua mozione come salvatori della patria, con tanti saluti alla democraticità del dibattito interno. Parla dell’alleanza regionale come un totem da rivendicare ad ogni occasione non considerando l’opportunismo di taluni soggetti a cui si appoggia che, domani, non esiterebbero a saltare nuovamente la staccionata. Parla di contributo del Pd al programma di Cosentini dopo essersi fatti imporre candidatura e regole del gioco. Dice di puntare al rinnovamento ma è diventato pappa e ciccia con gente che è in politica da quando lui aveva i calzoni corti.
Ma con che faccia dico io…..
Dica piuttosto chiaramente di avere fatto una scelta tattica per non rischiare di finire di nuovo all’opposizione invece di star li a raccontar palle e di ideali traditi. Non c’è nessun ideale da tradire ma la rivisitazione di atti amministrativi considerati il male assoluto fino a qualche anno fa e che adesso, con tutta evidenza, sono diventati piccoli birilli da dribblare allegramente alla faccia della coerenza. Tanto, caro Calabrese, avrai anche il simbolo ma oltre a quello devi dimostrare di avere i voti dell’elettorato. Su questo si misura la bontà delle scelte, non certo sull’atteggiamento dell’opposizione interna che, in barba ad ogni regola democratica, non rispetta il principio maggioritario.
Lo sfascio del Pd ha molti padri.
sig. Marcello, come tutti sanno molti santuzzi del PD sono stati fatti prima della decisione di fare coalizione con cosentini, infatti non indicano nessun sindaco. Oggi sono pronti quelli nuovi e le assicuro che saranno tutti correttamente con la scritta “Cosentini sindaco” davanti e dietro 🙂
che schifo..prima si sputano e poi vanno a braccetto…..andate aff……politici da fiera…..se i ragusani non faranno come sempre i “lecchini” nemmeno li cacheranno questi 4 2scassapaghari”…..
Il problema Nanny Frasca sta proprio nell’ultima tua parola ” di dietro ” ecco ,
abbiamo paura che la prenderemo proprio la !