L'apertura della teca oggi 5 aprile 2013La devozione non conosce limiti. La stessa devozione che nel primo pomeriggio di oggi ha animato una presenza eccezionale di fedeli per il rito della “Svelata”. Al santuario di Chiaramonte, hanno preso il via i solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Gulfi, Patrona principale e regina del centro montano. E il fatto che l’intero luogo di culto fosse letteralmente strapieno di devoti testimonia l’eccezionale attenzione che l’intera comunità ha inteso dedicare a questa cerimonia. E’ stato il nuovo rettore del santuario, don Giuseppe Burrafato, a dare il via all’antico rito, aprendo la porta della teca che ospita il simulacro della Madonna, sancendo la fase iniziale di questi intensi tre giorni collegati alla prima parte dei festeggiamenti che culmineranno, il 7 aprile,  domenica in Albis, con la tradizionale processione della salita della Madonna, capace di coinvolgere migliaia di fedeli. “Un momento emozionante – dice padre Burrafato – come ogni anno. E avere, inoltre, l’opportunità di potere svolgere questo rito dinanzi ad un numero così elevato di persone, ci fa comprendere quanto forte sia il richiamo di Maria Santissima di Gulfi”. Il simulacro della Madonna è stato, poi, sistemato sul “Baiardu” che si è fatto largo tra due ali di folla. Sarà proprio il “Baiardu”, dopo che il simulacro vi è stato posizionato, ad essere trasportato a spalla dai portatori. Intenso il programma preannunciato per domenica. Già dalle 8,30 prenderà il via il pellegrinaggio da Chiaramonte verso il santuario. Alle 9,00 la concelebrazione eucaristica sarà presieduta dal rettore del Santuario. Quindi, alle 10, la tradizionale salita del simulacro della Madonna. Alle 11, l’arrivo a Chiaramonte. In Chiesa madre ci sarà il saluto alla Madonna fatto dal predicatore padre Giuseppe Damigella dell’Ordine dei frati domenicani. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dal parroco della Chiesa madre, l’arciprete padre Giovanni Nobile. Alle 14,30, il tradizionale “cuncursu” per le vie cittadine, vale a dire la processione pomeridiana. Alle 18 un altro momento atteso con il simulacro del Patrono San Vito che sarà portato in Chiesa madre. Alle 19, la celebrazione eucaristica che sarà presieduta dal predicatore. “Come è possibile notare – aggiunge ancora don Burrafato che presiede il comitato dei festeggiamenti assieme a padre Nobile  – si tratta di un programma molto articolato che cerca di consolidare la tradizione caratterizzata da una devozione sempre più consistente da parte della comunità dei fedeli del nostro centro montano. Un modo anche per esaltare le origini di questa speciale terra”.

 

di Redazione05 Apr 2013 23:04
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