Tanto tuonò che piovve!

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Dopo anni e anni di critica, da più parti, per l’abbandono del centro storico, finalmente, l’assessorato competente, speriamo che sia così, decide di fare qualcosa. Non si tratta di interventi mirati o di precise indicazioni per risolvere i problemi ma come sempre si fa quando non ci sono idee precise si convoca un incontro pubblico. Pensate questa era una frase in vigore durante il “ventennio” quando si voleva impantanare qualche questione si faceva capire che invece c’era una grande attenzione sul probelma e si organizzava una bella tavola rotonda. Non so se il nostro periodo può essere pargonato a quello di allora  ma, oggi, mi preoccupo,  più che mai, vedendo queste convocazioni in massa con tanto di telefonate ad personam. Insomma mettendo insieme decine di persone e di organizzazioni il risultato è assicurato: il caos. Ma forse è proprio questo che si vuole. Mischiare e rimischiare le carte e poi far saltare in aria il mazzo.  Insomma da un assessore d’esperienza del calibro di Gurrieri, ben supportato da consulenti  pagati profumatamente  e da un team di analisti creati apposta con i soldi pubblici, appoggiato dalla stampa di regime, mi sarei aspettto che con uno schiocco delle dita avesse risolto ogni problema. Invece che fa? Convoca un tavolo di concertazione con tutte le associazioni, i gruppi, i cittadini, gli sfaccendati ed i curiosi per ascoltare il verbo profferito da esperti che hanno “rigenerato”  dice lui centri storici in tutta italia e che ci guariranno da questa “”sindrome” dell’abitante perseguitato dall’incapacità di comprendere. Mi chiedo ma allora a che servono gli assessori se non riescono a dare una svolta senza ricorrere a tavole rotonde o esperti. Non mi dite che si tratta di voglia di condivisione a me sembra piuttosto ” poche idee ma in compenso abbastanza confuse”.
Ma siccome siamo giornalisti senza interessi nel centro storico diamo spazio alla notizia che è questa: ,

“È il momento quindi di avviare un nuovo step di confronto, in cui discutere dati e pareri emersi dall’attività di Ancsa e tracciare la fase successiva che porterà alla redazione di un Masterplan condiviso, un tassello fondamentale del piano strategico “Ragusa 2043” a cui in questi mesi abbiamo lavorato coinvolgendo tutta l’area vasta iblea. Venerdì 25 ottobre, dalle 18.30 alle 20.30 circa, al Centro Commerciale Culturale di via Matteotti 61 ci ritroveremo in assemblea aperta.
Saranno presenti anche i professori Letizia Carrera (Università di Bari), Bruna Di Palma (Università di Napoli), Marika Fior (Sapienza Università di Roma), Stefano Storchi (Università di Parma) del gruppo di lavoro Ancsa e Paolo Verri del team di sviluppo “Ragusa 2043”.”

L’unica notizia buona e che rivedremo il famoso esperto Verri che dopo un anno torna ad illuminarci aspettando il 2043.

A se ci campassi!

di Direttore21 Ott 2024 23:10
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