CORRUZIONE. APPELLO-MANIFESTO PER IL DOPO-VOTO

elezioni schedaCento giorni, durante i quali i futuri deputati e senatori, per ora candidati alle Politiche di sabato e domenica (24 e 25 febbraio), dovranno dare corso a un impegno di trasparenza, integrità. E sradicamento della corruzione e delle sue mille forme, dalla politica e dalla burocrazia. La scadenza, monito e appello assieme, è fissata nel manifesto lanciato dall’associazione Libera e da don Luigi Ciotti, per “ribadire la necessità di rompere il legame che unisce il mondo della politica a quello della criminalità”. Perché “senza corruzione, riparte il futuro”. Oltretutto, “facendoci perdere importanti opportunità di sviluppo e lavoro, specialmente per i più giovani, la corruzione è tra le cause principali della disoccupazione”, denuncia il sito attraverso il quale si raccolgono le firme di adesione. Disoccupazione, ma non solo. La corruzione, secondo i promotori dell’appello-manifesto, è anche tra le cause della crisi, dei disservizi pubblici, degli sprechi, delle ineguaglianze sociali. Insomma, è “uno dei motivi principali per cui il futuro dell’Italia è bloccato nell’incertezza”.
È anche per questo che il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, ha fatto propri i cinque punti dell’iniziativa, “di grande valore etico e politico” cosi come, afferma, “è condivisibile la denuncia che il problema della corruzione e della trasparenza in politica sia stato il grande assente nel dibattito elettorale”. Bernava ha anche preso carta e penna e con una nota indirizzata “a tutte le strutture della Cisl siciliana” ha invitato il popolo Cisl, con l’occasione delle elezioni, a “dare un convinto consenso e a diffondere l’appello per una politica lungimirante e una legge seria contro la corruzione”.
A spiegare il senso della proposta, rivolta ai futuri parlamentari di ogni colore, è direttamente don Ciotti che, nella nota che accompagna la petizione, sottolinea che “firmare è un atto di democrazia”. “Firmiamo per non essere cittadini a intermittenza che rispondono soltanto in momenti di grande emotività”, scrive il fondatore di Libera. “Dobbiamo metterci in gioco noi e chiedere di mettersi in gioco a chi si è candidato, per creare insieme un nuovo patto”. Come dire che lavoriamo “per coltivare il futuro”, insiste il sacerdote anti-boss.
Il documento, per il quale don Ciotti ha anche lanciato un video-appello suwww.riparteilfuturo.it/don-ciotti-riparte-il-futuro-video-appello/ può essere condiviso cliccando su “petizione”. E grazie alla sottoscrizione, sostengono i promotori, “si potrà sapere davvero quali candidati saranno disposti a lottare in Parlamento” contro le mille forme della corruzione.
di Redazione21 Feb 2013 22:02
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