Centro storico di Ragusa, qualche lamentela, bassa la “sicurezza percepita”.
Si è svolto in sala giunta, al Comune di Ragusa, un incontro tra il Commissario Margherita Rizza, il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Di Noia, e alcuni degli operatori economici che esercitano nel centro storico di Ragusa superiore. Al centro del colloquio alcune questioni che sono state sottoposte all’attenzione del Commissario e che riguardano la pubblica sicurezza e l’aspetto “sanitario” del vivere in quel quartiere.
A parte la richiesta di intervento rivolta al Commissario per risolvere alcune faccende di facile soluzione (maggiore impegno da parte della ditta incaricata per mantenere pulite le strade o migliorare l’orientamento delle lampade che illuminano via Roma) le maggiori lamentele hanno riguardato la maleducazione dei nostri concittadini che, nonostante siano amanti degli animali, non si curano di rimuovere gli escrementi dei loro piccoli amici dalle strade e l’assenza di un adeguato sistema di videosorveglianza che possa funzionare da deterrente e quindi limitare gli episodi di microcriminalità che si sono registrati al centro della città.
Mentre per quanto riguarda i cittadini, i cani e gli escrementi di questi ultimi, il Commissario ha rassicurato che esorterà il Comandante dei Vigili urbani ad effettuare i controlli necessari ed intervenire con le multe, come previsto da apposita ordinanza sindacale emessa dal primo cittadino, per quel che attiene, invece, la videosorveglianza si è deciso che, per ora, sarà incrementata la presenza dei vigili. Considerando che quella parte della città è ormai pedonale, dunque, la dr.ssa Rizza chiederà che la polizia municipale possa esercitare un ruolo simile a quello del poliziotto di quartiere.
Tuttavia, il dato che, secondo noi, emerge in modo preoccupante è la disparità tra la sicurezza percepita e le statistiche che riguardano eventi criminali. In tutta onestà, in effetti, la città di Ragusa continua ad essere positivamente molto al di sotto delle media rispetto al resto della Sicilia. Eppure i cittadini, residenti e non, si non si sentono “al sicuro”.
A nostro avviso si tratta solo di una esagerazione, dovuta magari, in confronto agli scorsi anni, alla maggiore presenza di cittadini extracomunitari che vivono nel centro storico.
A tal proposito, è stato uno degli esercenti presenti all’incontro a dire quella che secondo noi è una grande verità: “L’80% dei miei clienti è fatto da cittadini extracomunitari e solo una piccolissima parte di questi mi hanno dato preoccupazioni. Per la stragrande maggioranza si tratta di persone educate e rispettose. Certo, ci sarà pure qualche mela marcia, ma quello anche tra gli italiani. Non è che si è tutti santi”.