Ancora tagli dallo Stato, Scarso: «E io mi vendo la Prefettura!»

Ancora tagli dallo Stato agli Enti Provincia e monta la protesta degli amministratori locali che si vedranno costretti a ridurre i servizi dedicati ai cittadini. In particolare l’Unione delle Province Italiane è pronta a reagire e minaccia di voler sospendere il servizio di riscaldamento negli istituti scolastici per l’insostenibilità dei tagli imposti dalla “spending review” e dal Ddl stabilità (500 milioni nel 2012 e 1,2 miliardi nel 2013 e 2014) ai bilanci degli enti di area vasta. Su questo tema è intervenuto nei giorni scorsi il Commissario Straordinario della Provincia regionale di Ragusa: «In linea di principio condivido le ragioni della protesta dell’Upi, ma sono contrario alla minaccia di spegnere i riscaldamenti.
Posso assicurare – dice Giovanni Scarso – che quando arriverà il freddo i riscaldamenti delle scuole di competenza provinciale non verranno spenti. Tutt’al più, pur di mantenere i servizi socio assistenziali per gli studenti diversamente abili e aule calde e sicure, la Provincia si priverà dei ‘gioielli’ di famiglia: dal Palazzo della Prefettura, alla Caserma dei Carabinieri di Ragusa e a quella dei Vigili del Fuoco ponendoli in vendita». E’ una bella provocazione quella del Commissario Scarso che spiega: «Sono pronto a ridurre qualsiasi altra spesa come ho fatto finora, ma non posso permettere che si continui a tagliare sulla scuola e sui servizi per gli studenti. Considerato che il governo ha deciso con il decreto sulla ‘spending review’ di annullare i canoni delle locazioni dei beni immobili fruiti da altre Istituzioni, a questo punto appare necessario predisporre un bando per mettere in vendita i ‘gioielli’ di famiglia della Provincia di Ragusa. Sono di proprietà dell’Ente il Palazzo della Prefettura, le caserme dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Ragusa e tanti altri immobili ma con l’ultimo decreto lo Stato non pagherà più alcun canone di locazione, quindi, restiamo proprietari solo sulla carta senza avere alcun giovamento economico. A questo punto tanto vale venderli. Ma è certo che studenti e disabili non verranno penalizzati con la mia gestione da ‘tagli’ indiscriminati. Cercheremo di fare tutto in economia ma i servizi essenziali saranno mantenuti”.