Aula multimediale per i detenuti del Carcere a Modica Alta

Una riabilitazione nella società che parte dalla multimedialità e dalla comunicazione. Presentata questa mattina nella suggestiva cornice del chiostro di santa Maria del Gesù, annesso alla casa circondariale di Modica Alta, la nuova aula multimediale realizzata per i detenuti nell’ambito del Progetto Opensun, ideato dall’azienda modicana Sudplus.

Opensun è un progetto realizzato in collaborazione con l’Istituto tecnico commerciale “Archimede”, il Comune di Modica, Legambiente, l’Associazione So.Li.Ra. (Software libero Ragusa) e il Consorzio RAEcycle. Con un duplice obiettivo: quello della fruibilità per i detenuti del carcere e quello del recupero e rigenerazione dei computer ritenuti obsoleti e così riutilizzati a fini di utilità pubblica e sociale. Alcune postazioni sono già presenti all’Itc Archimede e nella sede comunale. Oggi sono state inaugurate le 8 postazioni che saranno utilizzate dai detenuti. Data l’impossibilità all’utilizzo di internet potranno contare su centinaia di programmi da utilizzare, tra cui anche un vocabolario di arabo, dato che rappresenta la lingua del 70 per cento dei carcerati .All’inaugurazione dell’aula presente la Direttrice della Casa Circondariale di Modica Giovanna Maltese, il titolare della Sudplus Adriano Spadaro, l’assessore all’ambiente Giovanni Spadaro il Direttore commerciale e marketing di RAEcycle Lorenzo Zubani, il preside dell’ITC Archimede Rosolino Balestrieri e il Presidente dell’Associazione So.Li.Ra. Mario Di Raimondo. La nuova aula, allestita all’interno del Carcere, consentirà di svolgere varie attività educative e formative per i reclusi, tra cui anche corsi di informatica sui sistemi Open source. Otto le postazioni informatiche realizzate con PC raccolti nell’ambito del progetto e “rigenerati” grazie all’intervento dei tecnici di So.Li.Ra. che hanno installato sulle macchine una versione del sistema operativo Linux denominata Debian-Edu, provvista di centinaia di programmi Open source a carattere educativo. Il Carcere di Modica Alta non è nuovo a questo tipo di iniziative orientate alla riabilitazione in società dei detenuti. Nel mese di luglio un gruppo di carcerati aveva, infatti, partecipato alla pulizia delle spiagge sul litorale modicano. E già si guarda oltre. Durante la conferenza stampa la direttrice Giovanna Maltese ha proposto anche l’utilizzo dell’area annessa al carcere, uno spazio verde di circa 1600 metri quadrati per realizzarvi un orto botanico. Un progetto che sarebbe possibile solo con la collaborazione di pubblici e privati. Ma intanto un sassolino è stato lanciato.  

di Redazione01 Ott 2012 13:10
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