Il sindaco Susino dà una lezione di civiltà agli uomini del Nuovo centro destra

Il documento a firma dei circoli Ncd mi impone qualche riflessione di merito in riferimento alle critiche che sono state poste al sottoscritto e ai Consiglieri che lo sostengono.
Parto dall’inizio sostenendo che la Città di tutto ha bisogno tranne di un’interruzione della legislatura e una chiamata alle urne da parte degli sciclitani. Lo impongono il senso di responsabilità di tutti noi e la necessità di fronteggiare questioni non di secondo conto, a cominciare da quella economica finanziaria, che stiamo fronteggiando non senza difficoltà.
Detto questo sul progetto Sprar ci sono delle valutazioni da fare.
Dò per scontato il senso umanitario che ha sempre caratterizzato la nostra città per convinzione e tradizione delle sue classi dirigenti, ma immagino, al di là delle rispettabili opinioni di ognuno, che una risposta urgente e credibile a questo problema va data.
Mi chiedo e chiedo, quali problemi di consociazione arreca la presenza di donne, fuggite dalla guerra e dalla fame dei paesi di origine, e che stanno per ottenere asilo politico.
Si trovano da anni nel nostro Paese e quindi si tratta di continuare il processo di ospitalità e di integrazione.
Si vuole solo, lo impone prima della legge la coscienza di ognuno di noi, di donne che reclamano libertà, lavoro e un futuro migliore per i propri figli.
Non c’è atteggiamento umano, cristiano e cattolico che possa dire no ad una rivendicazione di questa natura.
Veniamo al merito della questione. Ho un grande rispetto per quei cittadini, firmatari della petizione, che contestano il luogo dove ospitare le quindici donne extracomunitarie.
E’ del tutto evidente che sono pronto a confrontarmi con chiunque per trovare una soluzione adeguata al problema, ma senza pregiudizi e con la mente libera da riserve mentali come ribadito in sede di Consiglio Comunale aperto del 14 maggio 2014.

di Redazione15 Mag 2014 22:05
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