Zona artigianale a Ispica
Zona artigianale a Ispica
Si è svolta venerdì mattina a Ispica la cerimonia per la consegna dei lavori per la realizzazione della zona artigianale. Un’opera cruciale per la crescita e lo sviluppo economico, non solo locale, di cui si parla dagli anni Settanta e che finalmente ha visto la luce. La Cna comunale nel 2002, ha chiesto ed ottenuto di separare l’iter della zona artigianale da quello di approvazione del Piano regolatore generale e alla luce del decisivo passo in avanti compiuto, si può dire che era stata un'ottima idea. “Ora – commentano il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, e il segretario territoriale, Carmelo Caccamo – si apre
una nuova fase che arriva dopo che la nostra organizzazione di categoria ha stimolato le varie amministrazioni comunali. Il gruppo dirigente, a partire dal presidente comunale del 2002, Corrado Covato, non si è mai arreso e tutti i presidenti che si sono succeduti hanno da sempre creduto a questa idea, dotare, cioè, la città di una zona artigianale moderna e al passo con i tempi, vicino allo svincolo autostradale, alle spalle del porto di Pozzallo, quindi come area retroportuale vera e propria. Una zona artigianale su cui le future generazioni di piccoli e medi imprenditori potranno investire, garantendo quel ricambio generazionale che assicura continuità alle imprese del nostro settore. Qui gli investitori potranno insediarsi e sfruttare appieno tutte le possibilità messe a disposizione dallo Stato, a cominciare dalla Zes unica”. L’impresa aggiudicataria realizzerà tutte le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, quindi le strade, l’illuminazione pubblica e tutto ciò che sarà necessario per completare quella che si può definire una lottizzazione vera e propria. Subito dopo, la Cna si impegnerà per la stesura di un regolamento che definirà la concessione dei lotti attraverso la predisposizione di un bando. Lunedi prossimo nel corso del TG di Teleiblea andrà in onda un servizio sulla manifestazione di venerdi.
Finalmente il primo ba...
Finalmente il primo bando
È stato pubblicato l'avviso per la manifestazione di interesse a cura del Libero Consorzio Comunale di Ragusa per le rotte di volo verso l'aeroporto di Comiso provenienti da Roma Fiumicino, Milano (tutti gli aeroporti), Venezia, Verona, Bologna, Torino, Pisa. "Questo avviso rappresenta un segnale forte per la ripresa dell'aeroporto della provincia di Ragusa. L'azione della provincia, concertata con tutti i Comuni ibleo ed in accordo con la Camera di Commercio e la Sac, intende dare una risposta immediata al rafforzamento dei voli su Comiso pur traguardando le azioni a medio e a lungo temine. L'obiettivo è quello di intervenire principalmente su un settore, il turismo, trainante per l'economia locale", dichiara la Commissaria straordinaria Patrizia Valenti. La manifestazione di interesse si ripromette di incentivare la ripresa di voli su Comiso provenienti da rotte per le quali i passeggeri hanno manifestato da sempre maggiore gradimento, ed esattamente Roma, Milano, Verona, Venezia, Bologna, Torino, Pisa, attraverso l’acquisto di servizi di incoming commisurate sulla base di un numero effettivo di passeggeri quantificato grazie alla collaborazione della Sac, ente che gestisce l’aeroporto di Comiso, che settimanalmente fornirà un report del numero di passeggeri sulle rotte oggetto dell'avviso."Abbiamo lavorato per snellire e destrutturare l'avviso, in modo tale da renderlo apprezzabile alle compagnie di volo. In questo modo ci aspettiamo grande partecipazione. Non abbiamo messo alcun vincolo sulla decorrenza e la fine dell'azione prevista, sull'ammontare del prezzo che dovrà essere esposto per persona in fase di negoziazione dopo aver presentato il progetto", evidenzia il direttore generale Nitto Rosso. Per ogni singola rotta verrà operata una manifestazione di interesse che dovrà contenere una formale offerta tecnica con le caratteriste del veicolo di cui si dispone e le modalità con cui si intende effettuare il servizio richiesto. I voli dovranno essere operati da aereo jet con una capienza di posti pari o superiore ad 88 posti. La dotazione finanziaria complessiva dell’Ente, per tutte le rotte, è di 3 milioni di euro.
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Eni Versalis, Regione firma protocollo per riconversione.
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Rischio povertà o esclusione sociale per milioni di Italiani
"The City On The Wate...
"The City On The Water | Cercando la Città Altrove”
Da Sabato 22 Marzo, a Scicli, Ragusa, nella splendida cornice di Palazzo Spadaro sarà visitabile “The City On The Water | Cercando la Città Altrove”, la mostra fotografica d’Architettura riflessa di Giancarlo Leone. Ovvero come si riflettono le Architetture – e la Vita - nelle Acque delle Città. Da anni Giancarlo Leone – Architetto classe 1964 - porta avanti una ricerca sulla qualità della Vita nei contesti urbani: “La Città non è più polis o civitas ma è diventata sinoichia, coabitazione, un insieme di persone indifferenti le une alle altre che abitano nello stesso luogo, regolate da rapporti basati sul danaro. La gente vive pertanto in un finto ordine urbano, privo di Condivisione, che mal si coniuga con la Poesia dei loro Cuori”. Questa è la genesi di The City On The Water. Leone ha fotografato la Città Altrove nelle acque che attraversano Milano, Comacchio, Firenze, Venezia, Madrid, Belfort, Sant Gallen, Acitrezza, Catania, Villa Adriana ed altre ancora, con uno smartphone per poi stampare su carta cotone. Senza far uso del fotoritocco. Nel caso di Milano la città restituisce le sue Architetture sull’acqua della Darsena, del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese, in momenti sempre diversi per il passaggio di una papera, di una canoa o di un pesce che mangia in superficie.
O perché il vento è entrato in Città. E così a Venezia le Architetture bizantine baciano l’acqua tra un moto ed un altro; a Firenze l’Arno fa da tela a un dipinto urbano; ad Acitrezza i Malavoglia tornano a navigare sulle acque salate; a Villa Adriana, Tivoli, la Storia risale a galla. O a Comacchio dove le Architetture sono orgogliose di sé stesse lungo i piccoli canali; ma mai quanto le “acque del Vanvitelli” alla Reggia di Caserta. Come scrive Stefano Casciani - critico e designer - nel suo “Sull'acqua ovvero Il teorema di Leone, rabdomante dei riflessi: “…Tecnicamente, l';autore di queste immagini non è un artista. Giancarlo Leone è architetto e urbanista - nel senso di studioso della città- come egli stesso sostiene, ma in realtà il suo modo di progettare sottende l'idea che disegnare una nuova realtà costruita - un edificio, un quartiere, un parco, forse anche un interno domestico - significa comunque confrontarsi con l’idea di città. O perlomeno quell’idea di città come luogo di incontro e interazione sociale, di possibile sperimentazione di modi
abitativi, di utopie realizzabili o almeno di tentativi di realizzare utopie, come da progettisti abbiamo
pensato alla città per molto, forse troppo tempo. E La particolarità di queste immagini, il loro indiscutibile fascino nel raccontare un universo liquido di cui Leone sembra aver scoperto la segreta porta di accesso sta forse proprio nella loro origine da una variazione su questo pensiero progettuale. Ovvero si direbbe che Leone - invece di pensare alla città unicamente nella sua dimensione progettabile concreta, quella fatta di malta e mattoni, cemento e vetro, leggi cervellotiche e pratiche kafkiane, che trattiene normalmente l’architetto al tavolo da lavoro, sul cantiere o nell’ufficio dell’amico avvocato - abbia un bel giorno deciso di lasciare questi luoghi deputati per uscire a guardare la città e i suoi spazi: prendendo atto semplicemente della loro esistenza…”
E intanto c'è il caro vol...
E intanto c'è il caro voli per Pasqua
Come ogni anno ci si avvicina al periodo di Pasqua e, dando un’occhiata ai prezzi che le varie compagnie mettono in atto da e per Comiso (in questo caso la situazione su Catania non è dissimile) è sin troppo facile accorgersi di rincari che non hanno assolutamente nessuna giustificazione”. Lo dice la deputata regionale del M5s di Ragusa, Stefania Campo, che torna su un argomento assai spinoso e sentito come quello dei voli da e per la Sicilia, a cavallo delle vacanze. “Ci possiamo accorgere che andare da Milano a Londra, o perfino a Oslo sia più conveniente che atterrare all’aeroporto di Comiso nel periodo 18-28 aprile. Per quanto riguarda gli altri aeroporti italiani, per potere arrivare in Sicilia nello stesso periodo, non c’è alcuna differenza. I nostri studenti fuori sede, se vorranno trascorrere le festività pasquali in famiglia, saranno costretti a spendere centinaia e centinaia di euro per tornare a casa; i turisti, da parte loro, saranno a dir poco scoraggiati dal venire in Sicilia in quel periodo. E tutto questo mentre, nonostante i vari annunci, aspettiamo ancora novità significative sulla continuità territoriale, che permetterebbe quantomeno ai siciliani di viaggiare con tariffe calmierate e quando siamo già arrivati al 21 marzo, ovvero già in primavera, e non si ha alcuna notizia di una Summer che mai come quest’anno si annuncia fredda e incerta. L’imminente bando della Camera di Commercio del Sud-Est che, grazie ai fondi provenienti dalla Regione (lo ricordiamo, ben 9 milioni di euro in tre anni, con tre milioni l’anno), che dovrebbe servire da incentivo alle nuove rotte e ad eventuali altre nuove compagnie, non potrà avere effetti positivi per l’estate. Per non parlare della pubblicità che Sac (non) mette nemmeno in atto. Ed è così che si scopre per caso, ma sempre senza alcun annuncio ufficiale, che per esempio, il Comiso-Parigi, che sarà operato da Transavia, sarà operativo tra qualche settimana. La scarsa programmazione dei voli estivi incide negativamente sul settore turistico locale. Le strutture ricettive della provincia di Ragusa, che tradizionalmente beneficiano dell’afflusso di turisti durante la stagione estiva, registreranno un pesante calo delle prenotazioni. La diminuzione dei collegamenti aerei limita l’accessibilità della zona, rendendola meno competitiva rispetto ad altre destinazioni turistiche. La verità è che non c’è un piano industriale e che si continua a navigare a vista. Solo rattoppando qua e là, magari con l’aiuto di compagnie che poi dall’oggi al domani cancellano tratte e intere destinazioni. Noi lo diciamo da anni e continuiamo a ripeterlo: il Cda di Sac si è dimostrato totalmente inadeguato e dovrebbe dimettersi in blocco”.
Gli "Egizi" a Ragusa
Gli "Egizi" a Ragusa
La Sicilia per la prima volta ospita i reperti delle collezioni del Museo Egizio di Torino, il più antico Museo al mondo dedicato alla storia dell’antico Egitto.
Ragusa, capitale del barocco, accoglierà a partire dal 13 aprile 2025 la mostra “Gli Egizi e i doni del Nilo”, che propone un viaggio alla scoperta di una delle civiltà più antiche del Mediterraneo.
Oltre tremila anni di storia lungo le sponde del Nilo saranno narrati al Museo della Cattedrale - Palazzo Garofalo, dove si potranno conoscere la vita, l’arte, la religione, le tombe e molto altro ancora, attraverso l’esposizione di 24 opere provenienti da Torino, e con la partecipazione di tutti i musei siciliani che ospitano opere egizie quali il Museo del Papiro “Corrado Basile” di Siracusa, il Museo Archeologico Nazionale Antonio Salinas di Palermo e il Museo Archeologico Ibleo di Ragusa.La mostra, attraverso l’esposizione di preziose opere archeologiche, sale multimediali, apparati didattici e scenografici, consente di comprendere e di immergersi nel mondo dell’antico Egitto, per una esperienza unica.
Prodotta e organizzata dal Comune di Ragusa e da Arthemisia, in compartecipazione con la Fondazione Federico II, la mostra è curata per il Museo Egizio da Paolo Marini.
Nel Museo della Cattedrale – Palazzo Garofalo di Ragusa, gioiello del barocco siciliano, i visitatori scopriranno l’antica civiltà nilotica attraverso un percorso espositivo ideato attorno a 27 opere archeologiche – oltre alle opere provenienti dai Musei della Sicilia -, un viaggio nel tempo dall’Epoca Predinastica (3900−3300 a.C.) all’Età greco-romana (332 a.C.−395 d.C.). Vasi, stele, amuleti e papiri, oltre a una maschera funeraria in cartonnage, offriranno al pubblico una sintesi del museo egizio più antico al mondo, che nel 2024 ha celebrato i duecento anni dalla sua nascita.
Tra i capolavori in mostra, un modellino di imbarcazione dei corredi funerari del Primo Periodo Intermedio (2118 - 1980 a.C.), in legno stuccato e dipinto, decorato con una coppia di occhi udjat a protezione dello scafo. Queste imbarcazioni in genere rappresentano il viaggio del defunto verso la città sacra di Abido. Dalla Galleria della cultura materiale del Museo Egizio proviene invece il set completo di vasi canopi in alabastro di Ptahhotep, vissuto durante il Terzo Periodo Intermedio (1076 - 722 a.C.). I 4 vasi, utilizzati per conservare separatamente gli organi del defunto, sono chiusi da coperchi zoomorfi che ritraggono i Figli di Horus.
L’esposizione dedica anche un focus alle figure di Johann Joachim Winckelmann e Jean-François Champollion, con una riflessione che riporta il visitatore alle origini dell’Egittologia.Winckelmann, fondatore del Neoclassicismo, fu tra i primi a trattare l'arte egizia in un contesto scientifico, mentre Champollion, decifratore dei geroglifici, contribuì alla comprensione della lingua e della cultura egizia, gettando le basi dell'egittologia moderna.
La scomparsa di Giann...
La scomparsa di Gianni Cavalieri
Gianni Cavalieri, Presidente di Despar Italia e di Syneos, è prematuramente venuto a mancare ieri. Imprenditore di grande visione e figura chiave nella Distribuzione, Gianni Cavalieri ha condotto con successo per anni le aziende del gruppo Ergon.
Gianni Cavalieri ha rappresentato una guida e un modello per tutti coloro che hanno lavorato con lui. Con la sua passione e la capacità di trasferire conoscenze ed esperienza, ha contribuito alla crescita professionale e personale dei collaboratori.
Sentinelle della salute:...
Sentinelle della salute: taskforcesanita@gmail.com
Le denunce raccolte saranno analizzate e portate all’attenzione delle istituzioni competenti, con eventuali azioni legali per garantire la risoluzione delle problematiche segnalate
Da troppo tempo assistiamo a episodi intollerabili di malasanità, con pazienti costretti a subire lunghe attese per esami diagnostici o interventi urgenti, reparti ospedalieri al collasso e una gestione dei servizi non sempre all’altezza delle esigenze dei cittadini – afferma il segretario nazionale Tanasi Con questa iniziativa vogliamo trasformare ogni cittadino in una sentinella della salute, affinché nessuna ingiustizia o inefficienza passi inosservata."
La UILCA organizza un ...
La UILCA organizza un incontro sulla desertificazione bancaria. [VIDEO]:
La UILCA Ragusa Siracusa, sindacato dei lavoratori bancari, assicurativi ed esattoriali, ha tenuto questa mattina una conferenza stampa presso la sede UIL di Ragusa per denunciare la crescente desertificazione degli sportelli bancari nei piccoli comuni siciliani e presentare l’incontro sul tema “Non solo desertificazione bancaria - Il territorio al servizio delle persone”, che si terrà il prossimo 18 marzo, a partire dalle ore 16, presso l’Hotel Poggio del Sole di Ragusa.
Sergio La Rosa, segretario UILCA Ragusa e Siracusa, accompagnato durante l’incontro con la stampa da Carmelo Sampieri (coordinatore UILCA in Baps), ha sottolineato come “la chiusura delle filiali bancarie stia causando gravi disagi ai cittadini, soprattutto anziani, che non hanno familiarità con i servizi di online banking”.
“In molti piccoli centri - ha spiegato La Rosa - la banca rappresenta un presidio essenziale, al pari di una farmacia o di un ufficio postale, e la chiusura delle filiali comporta un impoverimento del tessuto sociale e un rischio di isolamento per le comunità locali”.
Durante la conferenza stampa è stato spiegato come “la desertificazione bancaria sia strettamente legata allo spopolamento dei piccoli comuni e come possa favorire il ricorso al credito illegale e all'usura. La mancanza di sportelli bancari, infatti - ha aggiunto il segretario - unita alla chiusura di altri servizi essenziali come gli ospedali, spinge i cittadini ad abbandonare i piccoli centri creando un vuoto che può essere facilmente colmato dalla criminalità organizzata. Inoltre, la chiusura degli sportelli determina anche la perdita di posti di lavoro e impedisce ai giovani siciliani di trovare impiego nel settore”.
Per contrastare la desertificazione bancaria, la UILCA propone la creazione di un organismo regionale che favorisca la collaborazione tra enti locali e istituti di credito. Questi e altri temi saranno trattati durante l’incontro del 18 marzo al quale parteciperanno rappresentanti di Anci Sicilia e delle principali banche presenti sul territorio, la segretaria generale della UIL Sicilia Luisella Lionti, il Segretario Generale UILCA Sicilia Giuseppe Gargano e il Segretario Generale della UILCA Fulvio Furlan.
"La provincia di Ragusa, in questo quadro, rappresenta un'eccezione essendo l'unica in Italia ad avere la presenza di almeno uno sportello bancario in ogni comune", ha concluso La Rosa. "Ci auguriamo che questo modello virtuoso possa essere esteso a tutta la Sicilia, per garantire ai cittadini l'accesso ai servizi bancari e contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni".