Zona artigianale a Ispica

Zona artigianale a Ispica

Si è svol­ta venerdì mat­ti­na a Ispi­ca la ce­ri­mo­nia per la conseg­na dei la­vo­ri per la re­a­li­z­za­zio­ne della zona ar­ti­gia­na­le. Un’opera cru­cia­le per la cres­ci­ta e lo svi­lup­po eco­no­mi­co, non solo lo­ca­le, di cui si parla dagli anni Set­tan­ta e che fi­nal­men­te ha visto la luce. La Cna  co­mu­na­le nel 2002, ha chies­to ed ot­te­nu­to di se­pa­ra­re l’iter della zona ar­ti­gia­na­le da quel­lo di ap­pro­va­zio­ne del Piano re­go­la­to­re ge­ne­ra­le  e alla luce del de­ci­si­vo passo in avan­ti com­piu­to, si può dire che era stata un'ot­ti­ma idea.  “Ora – com­men­ta­no il pre­si­den­te ter­ri­to­ria­le Cna Ra­gu­sa, Giu­s­ep­pe San­to­co­no, e il se­gre­ta­rio ter­ri­to­ria­le, Car­me­lo Cac­ca­mo – si apre
una nuova fase che ar­ri­va dopo che la nos­tra or­ga­ni­z­za­zio­ne di ca­te­go­ria ha sti­mo­la­to le varie am­mi­nis­tra­zio­ni co­mu­na­li. Il grup­po di­ri­gen­te, a par­ti­re dal pre­si­den­te co­mu­na­le del 2002, Cor­ra­do Co­va­to, non si è mai ar­reso e tutti i pre­si­den­ti che si sono suc­ceduti hanno da sem­pre cre­duto a ques­ta idea, do­ta­re, cioè, la città di una zona ar­ti­gia­na­le mo­der­na e al passo con i tempi, vi­ci­no allo svin­co­lo au­tos­tra­da­le, alle spal­le del porto di Po­z­zal­lo, quin­di come area re­tro­por­tua­le vera e pro­pria. Una zona ar­ti­gia­na­le su cui le fu­tu­re ge­ne­ra­zio­ni di pic­co­li e medi im­pren­di­to­ri po­tran­no in­ves­ti­re, ga­ran­ten­do quel ri­camb­io ge­ne­ra­zio­na­le che as­si­cu­ra continuità alle im­pre­se del nos­tro set­to­re. Qui gli in­ves­ti­to­ri po­tran­no in­se­diar­si e sfrut­ta­re ap­pie­no tutte le possibilità messe a dis­po­si­zio­ne dallo Stato, a co­mincia­re dalla Zes unica”. L’im­presa ag­giu­di­ca­ta­ria realizzerà tutte le opere di ur­ba­ni­z­za­zio­ne pri­ma­ria e se­con­da­ria, quin­di le stra­de, l’il­lu­mi­na­zio­ne pu­bbli­ca e tutto ciò che sarà ne­ces­sa­rio per com­ple­ta­re quel­la che si può de­fi­ni­re una lot­ti­z­za­zio­ne vera e pro­pria. Sub­ito dopo, la Cna si impegnerà per la stesu­ra di un re­go­la­men­to che definirà la con­ces­sio­ne dei lotti at­tra­ver­so la pre­dis­po­si­zio­ne di un bando. Lu­ne­di pros­si­mo nel corso del TG di Te­leiblea andrà in onda un ser­vi­zio sulla ma­ni­fes­ta­zio­ne di ve­ner­di.


Finalmente il primo ba...

Finalmente il primo bando

È stato pu­bbli­ca­to l'av­vi­so per la ma­ni­fes­ta­zio­ne di in­ter­es­se a cura del Li­be­ro Con­sor­zio Co­mu­na­le di Ra­gu­sa per le rotte di volo verso l'ae­ro­por­to di Co­mi­so pro­ve­nien­ti da Roma Fiu­mici­no, Mi­la­no (tutti gli ae­ro­por­ti), Ve­ne­zia, Ve­ro­na, Bo­lo­gna, To­ri­no, Pisa.   "Ques­to av­vi­so rap­pre­sen­ta un seg­na­le forte per la ri­presa dell'ae­ro­por­to della pro­vin­cia di Ra­gu­sa. L'azio­ne della pro­vin­cia, con­cer­ta­ta con tutti i Co­mu­ni ibleo ed in ac­cor­do con la Ca­me­ra di Com­mer­cio e la Sac, in­ten­de dare una ris­pos­ta im­me­dia­ta al raf­for­za­men­to dei voli su Co­mi­so pur tra­guar­dan­do le azio­ni a medio e a lungo te­mi­ne. L'ob­iet­ti­vo è quel­lo di in­ter­ve­ni­re prin­ci­pal­men­te su un set­to­re, il tu­ris­mo, tra­inan­te per l'eco­no­mia lo­ca­le", di­chia­ra la Com­mis­sa­ria stra­or­di­na­ria Pa­tri­zia Va­len­ti. La ma­ni­fes­ta­zio­ne di in­ter­es­se si ri­pro­met­te di in­cen­ti­va­re la ri­presa di voli su Co­mi­so pro­ve­nien­ti da rotte per le quali i pas­seg­ge­ri hanno ma­ni­fes­ta­to da sem­pre mag­gio­re gra­dimen­to, ed esat­ta­men­te Roma, Mi­la­no, Ve­ro­na, Ve­ne­zia, Bo­lo­gna, To­ri­no, Pisa, at­tra­ver­so l’ac­quis­to di ser­vi­zi di in­co­ming com­mi­su­ra­te sulla base di un nu­me­ro ef­fet­ti­vo di pas­seg­ge­ri quan­ti­fi­ca­to gra­zie alla col­la­bo­ra­zio­ne della Sac, ente che ges­tis­ce l’ae­ro­por­to di Co­mi­so, che set­ti­ma­nal­men­te fornirà un re­port del nu­me­ro di pas­seg­ge­ri sulle rotte ogget­to dell'av­vi­so."Ab­bia­mo la­vo­ra­to per snel­li­re e de­strut­tu­ra­re l'av­vi­so, in modo tale da ren­der­lo ap­pre­z­za­bi­le alle com­pag­nie di volo. In ques­to modo ci as­pet­ti­a­mo gran­de par­te­ci­pa­zio­ne. Non ab­bia­mo messo alcun vin­co­lo sulla de­cor­ren­za e la fine dell'azio­ne pre­vis­ta, sull'am­mon­ta­re del pre­z­zo che dovrà es­se­re es­posto per per­so­na in fase di nego­zia­zio­ne dopo aver pre­sen­ta­to il pro­get­to", evi­den­zia il di­ret­to­re ge­ne­ra­le Nitto Rosso. Per ogni sin­go­la rotta verrà ope­ra­ta una ma­ni­fes­ta­zio­ne di in­ter­es­se che dovrà con­te­ne­re una for­ma­le of­fer­ta tec­ni­ca con le ca­r­at­ter­is­te del vei­co­lo di cui si dis­po­ne e le modalità con cui si in­ten­de ef­fet­tua­re il ser­vi­zio ri­chies­to. I voli do­vran­no es­se­re ope­ra­ti da aereo jet con una ca­pien­za di posti pari o su­pe­rio­re ad 88 posti. La do­ta­zio­ne fi­nan­zia­ria com­ples­si­va dell’Ente, per tutte le rotte, è di 3 mi­lio­ni di euro.


Eni Versalis, Regione fi...

Eni Versalis, Regione firma protocollo per riconversione.

«Alla luce degli impegni presi da Eni per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, sia per i propri dipendenti sia per quelli delle aziende dell'indotto, la Regione Siciliana ha deciso che firmerà il protocollo Eni-Versalis per la riconversione del Polo di Priolo-Ragusa». Lo ha annunciato il presidente Renato Schifani, dopo le interlocuzioni avute con la società e con il ministero delle Imprese. «Ringrazio il ministro Adolfo Urso - ha aggiunto il governatore - per essersi fatto portatore delle nostre istanze per avere maggiori garanzia a tutela di lavoratori e imprese dell'Isola».
Al momento della firma del protocollo d’intesa, infatti, il governo regionale, con l’assessore all'Economia Alessandro Dagnino, si era riservato di approfondire il testo per verificare che gli impegni assunti dall’impresa fossero contenuti nel testo dell’accordo. La Regione ha, quindi, formulato alcune richieste. In primo luogo, ha chiesto che l’impegno a mantenere i livelli occupazionali fosse assunto già nell’immediato e per tutta la durata dell'investimento in Sicilia. A tal proposito, ha voluto che le tutele sul personale, estese anche all'indotto, riguardassero specificamente la Sicilia e non fossero considerate su base nazionale. Infine, ha chiesto l’attivazione di iniziative di supporto per le imprese dell’indotto, come ad esempio il mentoring, al fine di agevolarne la riconversione.
Le istanze avanzate dalla Regione sono state tutte accolte e raccolte in un addendum al protocollo, nel quale si specifica anche che "nella regione Sicilia gli investimenti previsti saranno complessivamente superiori ai 900 milioni di euro, di cui 800 per la bioraffineria, 100 per la piattaforma circolarità con l’impianto Hoop di riciclo chimico delle plastiche e alcune decine di milioni a Ragusa per i progetti riportati nel protocollo".
«Su impulso del presidente Schifani - commenta Dagnino - abbiamo lavorato con cura alla formulazione di una richiesta ferma e circostanziata, con l’obiettivo di arrivare a un testo nettamente migliorativo rispetto al protocollo originario e contenente impegni tangibili e puntuali a tutela del tessuto economico e sociale regionale. Siamo riusciti nell’intento e adesso vigileremo perché i contenuti dell’accordo, come modificato secondo le nostre richieste, siano pienamente rispettati dall’investitore».
«Il governo Schifani - aggiunge l’assessore delle Attività produttive Edy Tamajo - segue con la massima attenzione questa vertenza sin dalla prima ora, consapevole dell’importanza strategica che i siti industriali di Priolo e Ragusa rivestono per il sistema imprenditoriale siciliano. Accogliamo positivamente anche la disponibilità di Eni-Versalis a illustrare le modalità attuative del Protocollo nell’ambito di un apposito Tavolo di coordinamento e monitoraggio. È un segnale di apertura e trasparenza che riteniamo indispensabile per garantire un processo di riconversione sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale».

Rischio povertà o escl...

Rischio povertà o esclusione sociale per milioni di Italiani

“I numeri forniti oggi dall’ISTAT non lasciano spazio a interpretazioni: nel 2024, oltre il 23% della popolazione italiana si trova in una condizione di rischio povertà o esclusione sociale, con un calo del potere d'acquisto reale del -1,6%. Un fallimento che porta la firma delle politiche economiche adottate negli ultimi due anni.” Lo dichiara il prof. Francesco Tanasi, Giurista e Segretario Nazionale del Codacons, commentando i dati ufficiali pubblicati in data odierna.
“Non solo non si è riusciti a contenere l’inflazione e l’impennata delle bollette energetiche, ma si è lasciato spazio a dinamiche speculative che hanno gravemente danneggiato i cittadini. A fronte di un aumento dei redditi nominali del 4,2%, il dato reale ci dice che le famiglie oggi possono acquistare meno beni e servizi rispetto all'anno precedente. È un cortocircuito economico inaccettabile.”
Diventa così palese una grave violazione dell’articolo 3 della Costituzione, che impone alla Repubblica il dovere di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono l’uguaglianza dei cittadini
“Non si può più perdere tempo con bonus elettorali e misure-tampone – continua Tanasi –. Chiediamo una riforma strutturale del sistema fiscale, un piano nazionale contro la povertà, e interventi urgenti per contrastare l’aumento dei prezzi dei beni primari. Inoltre, il Governo apra immediatamente un tavolo permanente con le associazioni dei consumatori: servono soluzioni vere, e le servono adesso.” - conclude il Segretario Tanasi

"The City On The Wate...

"The City On The Water | Cercando la Città Altrove”

Da Sa­ba­to 22 Marzo, a Sci­cli, Ra­gu­sa, nella splen­di­da cor­ni­ce di Pa­la­z­zo Spa­da­ro sarà vi­si­ta­bi­le “The City On The Water | Cer­can­do la Città Al­tro­ve”, la mos­tra fo­to­gra­fi­ca d’Ar­chi­tet­tu­ra ri­fles­sa di Gi­an­car­lo Leone. Ov­ve­ro come si ri­flet­to­no le Ar­chi­tet­tu­re – e la Vita - nelle Acque delle Città. Da anni Gi­an­car­lo Leone – Ar­chi­tet­to clas­se 1964 - porta avan­ti una ri­cer­ca sulla qualità della Vita nei con­tes­ti ur­ba­ni: “La Città non è più polis o ci­vi­tas ma è di­ven­ta­ta si­no­ichia, coa­bi­ta­zio­ne, un insie­me di per­so­ne in­dif­fe­ren­ti le une alle altre che ab­ita­no nello st­es­so luogo, re­go­la­te da rap­por­ti ba­sa­ti sul da­na­ro. La gente vive per­tan­to in un finto or­di­ne  ur­ba­no, privo di Con­di­vi­sio­ne, che mal si con­iu­ga con la Poe­sia dei loro Cuori”. Ques­ta è la ge­ne­si di The City On The Water. Leone ha fo­to­gra­fa­to la Città Al­tro­ve nelle acque che at­tra­ver­sa­no Mi­la­no, Co­mac­chio,    Fi­ren­ze, Ve­ne­zia, Ma­d­rid, Bel­fort, Sant Gal­len, Aci­tre­z­za, Ca­ta­nia, Villa Ad­ria­na ed altre an­co­ra, con uno smart­pho­ne per poi stam­pa­re su carta co­to­ne. Senza far uso del fo­to­ri­toc­co. Nel caso di Mi­la­no la città re­sti­tuis­ce le sue Ar­chi­tet­tu­re sull’acqua della Dar­se­na, del Na­viglio Gran­de e del Na­viglio Pa­vese, in  mo­men­ti sem­pre di­ver­si per il pas­sag­gio di una pa­pe­ra, di una canoa o di un pesce che man­gia in su­per­fi­cie.
O per­ché il vento è en­tra­to in Città. E così a Ve­ne­zia le Ar­chi­tet­tu­re bi­zan­ti­ne ba­cia­no l’acqua tra un moto ed un altro; a Fi­ren­ze l’Arno fa da tela a un di­pin­to ur­ba­no; ad Aci­tre­z­za i Ma­la­voglia tor­na­no a na­vi­ga­re sulle acque sa­la­te; a Villa Ad­ria­na, Ti­vo­li, la Sto­ria ri­s­a­le a galla. O a Co­mac­chio dove le Ar­chi­tet­tu­re sono  or­goglio­se di sé st­es­se lungo i pic­co­li ca­na­li; ma mai quan­to le “acque del Van­vi­tel­li” alla Reg­gia di Ca­ser­ta. Come scri­ve Ste­fa­no Ca­s­cia­ni - cri­ti­co e de­sig­ner - nel suo “Sull'acqua ov­ve­ro Il teo­re­ma di Leone, rab­do­man­te dei ri­fles­si: “…Tec­ni­ca­men­te, l';au­to­re di ques­te im­ma­gi­ni non è un ar­ti­s­ta. Gi­an­car­lo Leone è ar­chi­tet­to e ur­ba­nis­ta - nel senso di stu­dio­so della città-​  come egli st­es­so sos­tie­ne, ma in realtà il suo modo di pro­get­ta­re sot­ten­de l'idea che di­seg­na­re una nuova realtà cos­trui­ta - un edi­fi­cio, un quar­tie­re, un        parco, forse anche un in­ter­no do­mes­ti­co - sig­ni­fi­ca co­mun­que con­fron­tar­si con l’idea di città. O per­lo­me­no          quell’idea di città come luogo di in­con­tro e in­tera­zio­ne so­cia­le, di pos­si­bi­le sper­imen­ta­zio­ne di modi
ab­ita­ti­vi, di uto­pie re­a­li­z­za­bi­li o al­me­no di ten­ta­ti­vi di re­a­li­z­za­re uto­pie, come da pro­get­tis­ti ab­bia­mo
pen­sa­to alla città per molto, forse trop­po tempo. E La particolarità di ques­te im­ma­gi­ni, il loro in­dis­cu­ti­bi­le fas­ci­no nel rac­con­ta­re un uni­ver­so li­qui­do di cui Leone sem­bra aver sco­per­to la se­gre­ta porta di ac­ces­so sta forse pro­prio nella loro ori­gi­ne da una va­ria­zio­ne su ques­to pen­sie­ro pro­get­tua­le. Ov­ve­ro si di­reb­be che Leone - in­ve­ce di pen­sa­re alla città uni­ca­men­te nella sua dimen­sio­ne pro­get­ta­bi­le con­cre­ta, quel­la fatta di malta e mat­to­ni, ce­men­to e vetro, leggi cer­vel­loti­che e pra­ti­che kafkiane, che tr­at­tie­ne nor­mal­men­te l’ar­chi­tet­to al ta­vo­lo da la­vo­ro, sul can­tie­re o nell’uf­fi­cio dell’amico av­vo­ca­to - abbia un bel gior­no de­ci­so di la­s­cia­re ques­ti luo­ghi de­pu­ta­ti per us­ci­re a guar­da­re la città e i suoi spazi: pren­den­do atto sem­pli­ce­men­te della loro esis­ten­za…”


E intanto c'è il caro vol...

E intanto c'è il caro voli per Pasqua

Come ogni anno ci si av­vi­ci­na al pe­rio­do di Pas­qua e, dando un’oc­chia­ta ai pre­z­zi che le varie com­pag­nie met­to­no in atto da e per Co­mi­so (in ques­to caso la si­tua­zio­ne su Ca­ta­nia non è dis­si­mi­le) è sin trop­po fa­ci­le ac­cor­ger­si di rin­ca­ri che non hanno as­so­lu­ta­men­te nes­su­na gius­ti­fi­ca­zio­ne”. Lo dice la de­pu­ta­ta re­gio­na­le del M5s di Ra­gu­sa, Ste­fa­nia Campo, che torna su un ar­go­men­to assai spi­no­so e sen­ti­to come quel­lo dei voli da e per la Si­ci­lia, a cav­al­lo delle va­can­ze. “Ci pos­sia­mo ac­cor­ge­re che an­da­re da Mi­la­no a Lon­dra, o per­fi­no a Oslo sia più con­ve­nien­te che at­ter­ra­re all’ae­ro­por­to di Co­mi­so nel pe­rio­do 18-28 ap­ri­le. Per quan­to ri­guar­da gli altri ae­ro­por­ti ita­lia­ni, per po­te­re ar­ri­va­re in Si­ci­lia nello st­es­so pe­rio­do, non c’è al­cu­na dif­fe­ren­za. I nos­tri stu­den­ti fuori sede, se vor­ran­no tras­cor­re­re le festività pas­qua­li in fa­miglia, sa­ran­no cos­tret­ti a spen­de­re cen­ti­naia e cen­ti­naia di euro per tor­na­re a casa; i tu­ris­ti, da parte loro, sa­ran­no a dir poco sco­r­ag­gia­ti dal venire in Si­ci­lia in quel pe­rio­do. E tutto ques­to men­tre, no­no­stan­te i vari an­nun­ci, as­pet­ti­a­mo an­co­ra novità sig­ni­fi­ca­ti­ve sulla continuità ter­ri­to­ria­le, che per­met­te­reb­be quan­to­me­no ai si­ci­lia­ni di viag­gia­re con ta­rif­fe cal­mie­ra­te e quan­do siamo già ar­ri­va­ti al 21 marzo, ov­ve­ro già in pri­ma­ve­ra, e non si ha al­cu­na no­ti­zia di una Sum­mer che mai come quest’anno si an­nun­cia fre­d­da e in­cer­ta. L’im­mi­nen­te bando della Ca­me­ra di Com­mer­cio del Sud-​Est che, gra­zie ai fondi pro­ve­nien­ti dalla Re­gio­ne (lo ri­cor­dia­mo, ben 9 mi­lio­ni di euro in tre anni, con tre mi­lio­ni l’anno), che do­vreb­be ser­vi­re da in­cen­ti­vo alle nuove rotte e ad even­tua­li altre nuove com­pag­nie, non potrà avere ef­fet­ti po­si­ti­vi per l’es­ta­te. Per non par­la­re della pubblicità che Sac (non) mette nem­me­no in atto. Ed è così che si sco­pre per caso, ma sem­pre senza alcun an­nun­cio uf­fi­cia­le, che per esem­pio, il Comiso-​Parigi, che sarà ope­ra­to da Tran­savia, sarà ope­ra­ti­vo tra qual­che set­ti­ma­na. La scar­sa pro­gram­ma­zio­ne dei voli es­ti­vi in­ci­de ne­ga­ti­va­men­te sul set­to­re tu­ris­ti­co lo­ca­le. Le strut­tu­re ri­cet­ti­ve della pro­vin­cia di Ra­gu­sa, che tra­di­zio­nal­men­te be­ne­fi­cia­no dell’af­flus­so di tu­ris­ti du­ran­te la stagio­ne es­ti­va, re­gis­treran­no un pe­san­te calo delle pre­no­ta­zio­ni. La di­mi­nuzio­ne dei col­le­ga­men­ti aerei li­mi­ta l’accessibilità della zona, ren­den­do­la meno com­pe­ti­ti­va ris­pet­to ad altre de­sti­na­zio­ni tu­ris­ti­che. La verità è che non c’è un piano in­du­stria­le e che si con­ti­nua a na­vi­ga­re a vista. Solo rat­top­pan­do qua e là, maga­ri con l’aiuto di com­pag­nie che poi dall’oggi al do­ma­ni can­cel­la­no tr­at­te e in­te­re de­sti­na­zio­ni. Noi lo di­cia­mo da anni e con­ti­nuia­mo a ri­pe­te­r­lo: il Cda di Sac si è di­mos­tra­to to­tal­men­te in­ad­egua­to e do­vreb­be dimet­ter­si in bloc­co”.


Gli "Egizi" a Ragusa

Gli "Egizi" a Ragusa

La Si­ci­lia per la prima volta os­pi­ta i re­per­ti delle col­le­zio­ni del Museo Egi­zio di To­ri­no, il più an­ti­co Museo al mondo de­di­ca­to alla sto­ria dell’an­ti­co Egit­to.
Ra­gu­sa, ca­pi­ta­le del ba­r­oc­co, accoglierà a par­ti­re dal 13 ap­ri­le 2025 la mos­tra “Gli Egizi e i doni del Nilo”, che pro­po­ne un viag­gio alla sco­per­ta di una delle civiltà più anti­che del Me­di­ter­ra­neo.
Oltre tre­mi­la anni di sto­ria lungo le spon­de del Nilo sa­ran­no nar­ra­ti al Museo della Cat­te­dra­le - Pa­la­z­zo Ga­ro­fa­lo, dove si po­tran­no co­nos­ce­re la vita, l’arte, la re­li­gio­ne, le tombe e molto altro an­co­ra, at­tra­ver­so l’es­po­si­zio­ne di 24 opere pro­ve­nien­ti da To­ri­no, e con la par­te­ci­pa­zio­ne di tutti i musei si­ci­lia­ni che os­pi­ta­no opere egi­zie quali il Museo del Pa­pi­ro “Cor­ra­do Ba­si­le” di Si­ra­cu­sa, il Museo Ar­cheo­lo­gi­co Na­zio­na­le An­to­nio Sa­li­nas di Pa­ler­mo e il Museo Ar­cheo­lo­gi­co Ibleo di Ra­gu­sa.La mos­tra, at­tra­ver­so l’es­po­si­zio­ne di pre­zio­se opere ar­cheo­lo­gi­che, sale mul­ti­me­dia­li, ap­pa­ra­ti di­dat­ti­ci e sce­no­gra­fi­ci, con­sen­te di com­pren­de­re e di im­mer­ger­si nel mondo dell’an­ti­co Egit­to, per una espe­rien­za unica.
Pro­dot­ta e or­ga­ni­z­za­ta dal Co­mu­ne di Ra­gu­sa e da Ar­the­mi­sia, in com­par­te­ci­pa­zio­ne con la Fon­da­zio­ne Fe­de­ri­co II, la mos­tra è cu­ra­ta per il Museo Egi­zio da Paolo Ma­ri­ni.
Nel Museo della Cat­te­dra­le – Pa­la­z­zo Ga­ro­fa­lo di Ra­gu­sa, gio­iel­lo del ba­r­oc­co si­ci­lia­no, i vi­si­ta­to­ri sco­priran­no l’an­ti­ca civiltà ni­lo­ti­ca at­tra­ver­so un per­cor­so es­po­si­ti­vo idea­to at­tor­no a 27 opere ar­cheo­lo­gi­che – oltre alle opere pro­ve­nien­ti dai Musei della Si­ci­lia -, un viag­gio nel tempo dall’Epoca Pre­d­i­nas­ti­ca (3900−3300 a.C.) all’Età greco-​romana (332 a.C.−395 d.C.). Vasi, stele, amu­le­ti e pa­pi­ri, oltre a una mas­che­ra fu­ne­ra­ria in car­ton­na­ge, of­friran­no al pu­bbli­co una sin­te­si del museo egi­zio più an­ti­co al mondo, che nel 2024 ha ce­le­bra­to i due­cen­to anni dalla sua nas­ci­ta.
Tra i ca­po­la­vo­ri in mos­tra, un mo­del­li­no di im­bar­ca­zio­ne dei cor­re­di fu­ne­ra­ri del Primo Pe­rio­do In­ter­me­dio (2118 - 1980 a.C.), in legno stuc­ca­to e di­pin­to, de­co­ra­to con una cop­pia di occhi udjat a pro­te­zio­ne dello scafo. Ques­te im­bar­ca­zio­ni in ge­ne­re rap­pre­sen­ta­no il viag­gio del de­fun­to verso la città sacra di Abido. Dalla Gal­le­ria della cul­tu­ra ma­te­ria­le del Museo Egi­zio pro­vie­ne in­ve­ce il set com­ple­to di vasi ca­no­pi in ala­bas­tro di Pta­hho­tep, vis­su­to du­ran­te il Terzo Pe­rio­do In­ter­me­dio (1076 - 722 a.C.). I 4 vasi, uti­li­z­za­ti per con­ser­va­re se­pa­ra­ta­men­te gli or­ga­ni del de­fun­to, sono chiusi da co­per­chi zo­omor­fi che ri­tra­g­go­no i Figli di Horus.
L’es­po­si­zio­ne de­di­ca anche un focus alle fi­gu­re di Jo­hann Joachim Winckelmann e Jean-​François Cham­pol­lion, con una ri­fles­sio­ne che ri­por­ta il vi­si­ta­to­re alle ori­gi­ni dell’Egit­to­lo­gia.Winckelmann, fon­da­to­re del Ne­o­clas­si­cis­mo, fu tra i primi a tr­at­ta­re l'arte egi­zia in un con­te­s­to scien­ti­fi­co, men­tre Cham­pol­lion, de­ci­fra­to­re dei ge­rogli­fi­ci, contribuì alla com­pren­sio­ne della lin­gua e della cul­tu­ra egi­zia, get­tan­do le basi dell'egit­to­lo­gia mo­der­na.


La scomparsa di Giann...

La scomparsa di Gianni Cavalieri

Gi­an­ni Cav­a­lie­ri, Pre­si­den­te di De­spar Ita­lia e di Sy­neos, è pre­ma­tu­ra­men­te ve­nu­to a man­ca­re ieri. Im­pren­di­to­re di gran­de vi­sio­ne e fi­gu­ra chia­ve nella Dis­tri­bu­zio­ne, Gi­an­ni Cav­a­lie­ri ha con­dot­to con suc­ces­so per anni le azien­de del grup­po Ergon.
Gi­an­ni Cav­a­lie­ri ha rap­pre­sen­ta­to una guida e un mo­del­lo per tutti co­lo­ro che hanno la­vo­ra­to con lui. Con la sua pas­sio­ne e la capacità di tras­fe­ri­re co­nos­cen­ze ed espe­rien­za, ha con­tri­bui­to alla cres­ci­ta pro­fes­sio­na­le e per­so­na­le dei col­la­bo­ra­to­ri.


Sentinelle della salute:...

Sentinelle della salute:  taskforcesanita@gmail.com

l Codacons lancia in Sicilia il progetto Sentinelle della Salute Codacons, un'iniziativa di partecipazione civica che mira a raccogliere e denunciare le criticità del sistema sanitario regionale. L’obiettivo è offrire ai cittadini un canale diretto per segnalare episodi di malasanità, tempi d’attesa eccessivi, carenze strutturali e igienico-sanitarie, qualità scadente del cibo ospedaliero, disservizi nei reparti e nelle ambulanze, nonché ogni altra problematica che comprometta il diritto alla salute e la qualità dell’assistenza sanitaria.
II Codacons invita tutti i cittadini a segnalare le criticità del sistema sanitario e a denunciare ogni violazione del diritto alla salute. Le segnalazioni possono essere inviate via email a Taskforcesanita@gmail.com o tramite WhatsApp al numero 3715201706.
Le denunce raccolte saranno analizzate e portate all’attenzione delle istituzioni competenti, con eventuali azioni legali per garantire la risoluzione delle problematiche segnalate
Il progetto rientra nell’ambito delle attività del Codacons volte a garantire la tutela del diritto alla salute sancito dall’Articolo 32 della Costituzione Italiana, secondo cui la Repubblica "tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività". Inoltre, attraverso l’azione delle Sentinelle della Salute, il Codacons intende monitorare il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), obbligatori per legge e spesso disattesi, oltre a verificare eventuali violazioni delle norme sulla sicurezza sanitaria e sulla qualità dell'assistenza.
Da troppo tempo assistiamo a episodi intollerabili di malasanità, con pazienti costretti a subire lunghe attese per esami diagnostici o interventi urgenti, reparti ospedalieri al collasso e una gestione dei servizi non sempre all’altezza delle esigenze dei cittadini – afferma il segretario nazionale Tanasi  Con questa iniziativa vogliamo trasformare ogni cittadino in una sentinella della salute, affinché nessuna ingiustizia o inefficienza passi inosservata."
 "Solo unendo le forze e facendo sentire la nostra voce possiamo pretendere una sanità più efficiente e vicina ai bisogni delle persone. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare attivamente e a non rimanere in silenzio di fronte alle ingiustizie!" conclude Tanasi.
Il Codacons si impegna a vigilare, denunciare e intervenire affinché ogni cittadino possa godere di un’assistenza sanitaria equa, tempestiva e di qualità.

La UILCA organizza un ...

La UILCA organizza un incontro sulla desertificazione bancaria. [VIDEO]:

La UILCA Ra­gu­sa Si­ra­cu­sa, sin­d­a­ca­to dei la­vo­ra­to­ri ban­ca­ri, as­si­cu­ra­ti­vi ed esat­to­ria­li, ha te­nu­to ques­ta mat­ti­na una con­fe­ren­za stam­pa pres­so la sede UIL di Ra­gu­sa per de­nun­cia­re la cres­cen­te de­ser­ti­fi­ca­zio­ne degli spor­tel­li ban­ca­ri nei pic­co­li co­mu­ni si­ci­lia­ni e pre­sen­ta­re l’in­con­tro sul tema “Non solo de­ser­ti­fi­ca­zio­ne ban­ca­ria - Il ter­ri­to­rio al ser­vi­zio delle per­so­ne”, che si terrà il pros­si­mo 18 marzo, a par­ti­re dalle ore 16, pres­so l’Hotel Poggio del Sole di Ra­gu­sa.
Ser­gio La Rosa, se­gre­ta­rio UILCA Ra­gu­sa e Si­ra­cu­sa, ac­com­pag­na­to du­ran­te l’in­con­tro con la stam­pa da Car­me­lo Sam­pie­ri (co­or­di­na­to­re UILCA in Baps), ha sot­to­li­nea­to come “la chius­u­ra delle fi­lia­li ban­ca­rie stia cau­san­do gravi di­sa­gi ai cit­ta­di­ni, so­pr­at­tut­to an­zi­a­ni, che non hanno familiarità con i ser­vi­zi di on­li­ne banking”.
“In molti pic­co­li cen­tri - ha spie­ga­to La Rosa - la banca rap­pre­sen­ta un pre­si­dio es­sen­zia­le, al pari di una far­ma­cia o di un uf­fi­cio pos­ta­le, e la chius­u­ra delle fi­lia­li com­por­ta un im­po­ve­rimen­to del tes­su­to so­cia­le e un ris­chio di iso­la­men­to per le comunità lo­ca­li”.
Du­ran­te la con­fe­ren­za stam­pa è stato spie­ga­to come “la de­ser­ti­fi­ca­zio­ne ban­ca­ria sia stret­ta­men­te le­ga­ta allo spo­po­la­men­to dei pic­co­li co­mu­ni e come possa fa­vo­ri­re il ri­cor­so al cre­di­to il­le­ga­le e all'usura. La man­can­za di spor­tel­li ban­ca­ri, in­fat­ti - ha ag­giun­to il se­gre­ta­rio - unita alla chius­u­ra di altri ser­vi­zi es­sen­zia­li come gli ospe­da­li, spin­ge i cit­ta­di­ni ad ab­ban­do­na­re i pic­co­li cen­tri crean­do un vuoto che può es­se­re fa­cil­men­te col­ma­to dalla criminalità or­ga­ni­z­za­ta. In­ol­tre, la chius­u­ra degli spor­tel­li de­ter­mi­na anche la per­di­ta di posti di la­vo­ro e im­pe­dis­ce ai gio­v­a­ni si­ci­lia­ni di tro­va­re im­pie­go nel set­to­re”.
Per con­trasta­re la de­ser­ti­fi­ca­zio­ne ban­ca­ria, la UILCA pro­po­ne la crea­zio­ne di un or­ga­nis­mo re­gio­na­le che fa­vo­ris­ca la col­la­bo­ra­zio­ne tra enti lo­ca­li e is­ti­tu­ti di cre­di­to. Ques­ti e altri temi sa­ran­no tr­at­ta­ti du­ran­te l’in­con­tro del 18 marzo al quale par­te­ci­pe­ran­no rap­pre­sen­tan­ti di Anci Si­ci­lia e delle prin­ci­pa­li ban­che pre­sen­ti sul ter­ri­to­rio, la se­gre­ta­ria ge­ne­ra­le della UIL Si­ci­lia Lui­sel­la Lion­ti, il Se­gre­ta­rio Ge­ne­ra­le UILCA Si­ci­lia Giu­s­ep­pe Gar­ga­no e il Se­gre­ta­rio Ge­ne­ra­le della UILCA Ful­vio Fur­lan.
"La pro­vin­cia di Ra­gu­sa, in ques­to qua­dro, rap­pre­sen­ta un'ec­ce­zio­ne es­sen­do l'unica in Ita­lia ad avere la pre­sen­za di al­me­no uno spor­tel­lo ban­ca­rio in ogni co­mu­ne", ha con­clu­so La Rosa. "Ci au­gu­ria­mo che ques­to mo­del­lo vir­tuo­so possa es­se­re es­te­so a tutta la Si­ci­lia, per ga­ran­ti­re ai cit­ta­di­ni l'ac­ces­so ai ser­vi­zi ban­ca­ri e con­trasta­re lo spo­po­la­men­to dei pic­co­li co­mu­ni".