E Taverniti tuonò.

E Taverniti tuonò.

Enzo-Taverniti1 (1)Tonino Taverniti presidente della Sac , che è la maggiore azionista della Soaco, ha scioccato i presenti all'inaugurazione dell'aeroporto, questa mattina, facendo una amara considerazione. Quando ha preso il microfono infatti l'industriale ibleo ha subito lamentato il fatto che la struttura sia stata inaugurata senza  ne  voli ne passeggeri. Dunque uno spreco di denaro perchè  il personale sarà comunque presente nello scalo, i servizi   saranno contestualmente attivati ed i consumi faranno crescere le bollette.  Ha ragione Taverniti.Ma siamo in piena campagna elettorale e questa inaugurazione, pur senza aerei e traffico, può significare che Alfano ha fatto, in qualche modo, il suo dovere. Dunque la Sac  ha mal sopportato questa fregola di accelerare i tempi di funzionamento di almeno 3 mesi perchè, dice Taverniti,  sarebbe stato più giusto inaugurare l'aeroporto in concomitanza con un primo volo ufficiale con passeggeri e check in.   Ma se ben ricordiamo sia la SAC  che la Soaco da almeno sei mesi ma  forse anche di più ci hanno sempre assicurato che decine di compagnie erano pronte a scendere a Comiso. perchè non è accaduto? E' vero però  che i tempi sono cambiati.  Se l'aeroporto fosse stato aperto, come si doveva, nel 2007 forse le cose sarebbero andate diversamente.  L'Alitalia non era  fallita e non avevamo ancora speso 1.200 milioni euro per salvarla con una operazione truffa in concorso con Air One. Malpensa  non era in crisi, le low cost esistevano ancora. C'era pure la  Wind jet. Ora nessuno vuole investire e tra l'altro Comiso ha delle tariffe abbastanza alte. Lo conferma l'unica compagnia straniera, di questo siamo certi, che  sia interessata a fare dei voli. Il costo dell'handling e le tasse dei passeggeri sono troppo alti e questo scoraggia l'unico settore che con facilità potrebbe andare su Comiso. Parliamo delle piccole compagnie intenzionate a fare dei collegamenti brevi verso il sud, l'Africa cioè, e non verso il nord per il quale c'è già tanta concorrenza. Taverniti, se il suo messaggio verrà alla fine compreso, si troverà contro tutta la classe politica iblea che, senza capirne molto,  sa solo  ripetere,  ormai da un decennio,  che l'aeroporto è volano dell'economia. Una bella sfida!!


Ciccio Barone lamenta la chiusura anticipata degli Asili Nido

Ciccio Barone lamenta la chiusura anticipata degli Asili Nido

baroneAffollato incontro ieri sera alla Cuccagna di Ragusa per la presentazione delle liste a supporto ella candidatura di Francesco Barone, “Idee per Ragusa” e “Costruiamo il futuro”. Barone, accanto agli assessori designati Peppe Arezzo e Fabrizio Chessari, ha ripercorso le tappe che hanno portato a una scelta ben precisa e condivisa: quella di correre da soli. Il candidato sindaco di Ragusa è tornato anche a parlare della mancata presentazione della terza lista “per la quale – ha detto – siamo nelle condizioni di potere fare ricorso dato che eravamo all’interno del Comune nei tempi previsti dalla legge. Abbiamo tempo fino al 15 giugno per potere presentarlo e dunque prenderemo una decisione dopo le elezioni”. Quindi un pensiero per gli avversari: “Quella di presentare un candidato di Territorio che si chiama come me è davvero una bassezza politica – ha detto Barone – noi queste cose non le avremmo mai fatte e non le faremo mai”. E’ stata quindi la volta degli assessori designati e di tutti i consiglieri delle due liste a supporto che hanno espresso un pensiero sulla campagna elettorale che li vede protagonisti. Barone, intanto, interviene sulla chiusura anticipata degli asili nido comunali, dal 30 al 15 giugno, a causa delle difficoltà organizzative del personale. “E’ un atto inammissibile del commissario – esclama – siamo pronti a schierarci con le famiglie che hanno subito questa decisione che va proprio contro di loro”.

 


Inaugurato!!!!

Inaugurato!!!!

inaugurazione aeroportoInaugurato ufficialmente il nuovo aeroporto di Comiso. Sono passati quasi nove anni da quel 23 ottobre del 2004 quando fu posta la prima pietra dando così il via alla costruzione della struttura al servizio dell'aviazione civile. Le previsioni del progetto, citato dall'allora Governatore della Sicilia  Totò Cuffaro presente alla cerimonia,  parlavano di appena 900 giorni, 3 anni, ma si sa da noi il tempo non è uguale a quello delle altre nazioni o  regioni d'Italia.  La causa di questi ritardi è da ricercare nei tanti errori fatti sia dal punto di vista tecnico che amministrativo, nelle questioni politiche, nelle rivendicazioni e nelle campagne elettorali. Ma questa è acqua passata. Alfano e Dibennardo possono ritenersi soddisfatti per i lavoro fatto e a testimoniarlo oggi c'erano per l'inaugurazione i deputati regionali, nazionali ed i vertici amministrativi dell'intero territorio.  Il taglio del nastro di questa mattina   chiude dunque, almeno lo speriamo, il capitolo della realizzazione della struttura ma apre quello della fruizione. I vertici della Soaco stanno lavorando agli accordi con le compagnie ben coscienti che oggi la situazione economica potrebbe relegare Comiso ad un ruolo di secondo piano. E questa è la sfida che il sindaco e gli altri vogliono affrontare. Emblematica anche la protesta che è stata organizzata dai lavoratori dei 3 complessi turistici chiusi dalla magistratura e che rischiano di restare chiusi per tutta la stagione. I cartelli innalzati dai lavoratori fanno chiaro riferimento all'attentato che si sta facendo al turismo ibleo. Apre l'aeroporto e chiudono gli alberghi. Non è un bel messaggio. Ritornando al futuro e quindi parlando di voli la Soaco tiene tutto segreto. Ci sono alcuni aerei privati che hanno chiesto di utilizzare lo scalo ed è già qualcosa. A noi risulta per certo a si sta lavorando su un collegamento stabile con Malta, 15 minuti di volo, con una richiesta di assistenza passeggeri per il primo atterraggio che dovrebbe avvenire il 21 giugno prossimo.


San Giorgio ed i commenti dei lettori

San Giorgio ed i commenti dei lettori

San Giorgio 2013 il simulacro dinanzi al DuomoLa festa di san Giorgio porta con se ancora  delle  polemiche. In un altro articolo dal titolo " E' qui la festa" abbiamo pubblicato un commento del  sig. Giovanni  che lamentava le forti spese che sono state affrontate per la festa, vedi fuochi d'artificio, senza pensare a chi ha bisogno di aiuto.  Come  è giusto che sia qualcuno è  stato subito pronto a rispondere. Per noi è un piacere pubblicare commenti e  dibattiti che si mantengano nell'ambito della correttezza e dell'educazione, senza passare nel campo delle offese personali, delle considerazioni   sulla moralità politica di questo o quel personaggio.  Ma non daremo invece spazio  a giudizi  sboccati  che vengono espressi basandosi su dicerie e comunque senza conoscere la realtà dei fatti. Detto questo  ecco due commenti, firmati, di risposta all'articolo suddetto.

"Rispondo al direttore e al sig. Giovanni.   Premetto che non faccio parte di alcun comitato ma, con rammarico, mi sento colpito. La festa di San Giorgio ha sempre portato problemi con sé, per invidia, di certo, o solo per il gusto di vederla morire. Chi dice a lei, sig. Direttore e a lei sig. Giovanni, che non ci siano state offerte per gli indigenti? Vi assicuro che dalle parrocchie di Ibla e dal comitato arrivano numerosi aiuti alle famiglie che hanno “davvero” difficoltà  Eh già  vi dico questo perché ho visto che l’80/90% di coloro che si dicono bisognosi e non possono comprarsi il pane, hanno sempre come acquistare sigarette, iphone, gratta e vinci e così via…eppure, nonostante i fuochi d’artificio, qui a Ibla si trova sempre come aiutare i bisognosi. Certo, nessun può imporre a un altro in quale modo o nei confronti di chi essere caritatevole, e soprattutto, nonostante si dicano un mare di castronerie sulla “mondanità” della festa del patrono, qui ci si sente in dovere di non “pubblicizzare” le proprie elemosine. Vi assicuro che per ogni dieci euro spese per le bombe ce ne sono stati altrettanti per la gente bisognosa. Riguardo ai “nomi noti” dello spettacolo, credo sia meglio dare spazio a giovani esordienti piuttosto che favorire chi un nome lo ha giá costruito, e gli esordienti sanno, o dovrebbero sapere, che la “gavetta” si paga…. Se fosse stato invitato un personaggio noto avreste detto che sarebbe stato meglio destinare quei soldi a questo e quello. Per concludere, quelle grida della domenica notte, pre fuochi, non erano riferite ai prefetti o ai questori, e questo anche un bambino dell’asilo lo avrebbe capito, a quei personaggi che escono la testa nei periodi pre-elettorali, che continuano a far false promesse, illudendo e dando false speranze a gente davvero bisognosa. Erano per loro quei “buffoni” e quei fischi non per chi si era distinto nello svolgimento delle sue mansioni. I cittadini ragusani sono stanchi di vederli sorridere alle spalle di chi sta male, ed é per questo che si é preferito un artistico spettacolo piromusicale alle parole atone di gente senza credo. Concludo chiedendo al direttore, quanti dei contributi regionali destinati alle  emittenti, o degli introiti della pubblicità fate avere ai terremotati? O anche voi, come noi, agite nel silenzio, senza far sapere alla mano sinistra ciò che fa la destra? Grazie e buon lavoro" Firmato Salvatore Tribastone.

(  Non facciamo commenti sull'ultima frase che fa riferimento ai contributi per le  emittenti. Salvatore ha notizie ben lontane dalla realtà almeno per quanto riguarda l'emittente a noi collegata)

Veniamo ora all'altro intervento.

" E veramente strano e oltremodo sospetto il fatto che il signor giovanni si ricordi dei terremotati e degli indigenti solo in occasione dei festeggiamenti del Patrono di Ragusa S.Giorgio e dimentichi guarda caso che anche in occasione dei festeggiamenti per S.Giovanni gli enti pubblici hanno dato sempre gli stessi contributi che ha ricevuto San Giorgio. (vedi delibere comunali atti ufficiali ) i quali sono stati spesi anche per i fuochi di artificio di mezzanotte oltre che per le altre spese che una festa patronale richiede. Consiglierei al caro signor giovanni una cura per la memoria perché si ricordi anche delle altre feste dove si sparano fuochi, oltre che delle cure termali anti partigianato nel senso cattivo della parola partigiano e non certo nel vero senso del termine, visto che ci siamo, già dall’anno scorso, accorti che soffre da sindrome cronica anti S.Giorgio aggravata da complesso di inferiorità. Per il resto vorrei al di la della polemica con questo signore che non ha il coraggio di firmare o mettere la faccia alle proprie elucubrazioni, sottolineare le lacrime i sentimenti di gioia delle centinaia di anziani commossi al passaggio del simulacro del Patrono San Giorgio per le strade del quartiere superiore e la straordinaria accoglienza tra grida di giubilo delle comunita’ Cattedrale, Ecce Homo e Maria Ausiliatrice. Inoltre per dovere di cronaca quest’ anno come anche l’anno scorso una ingente parte della raccolta e’ stata destinata ai poveri. E mentre che ci siamo ricorderei al signor giovanni che la festa del Patrono di Ragusa S.Giorgio richiama ogni anno migliaia di fedeli e turisti che da soli in quelle giornate di festa creano un movimento economico che riesce a far respirare molte imprese locali le quali sono purtroppo vessate da questa crisi che attanaglia anche la nostra città. Siamo a disposizione del signor giovanni".  Firmato Gianni Giannone.

Per concludere ricordiamo che pubblicheremo solo commenti che non contengono parolacce e offese di alcun genere


E' qui la festa?

E' qui la festa?

San Giorgio 2013La festa è passata. Purtroppo in questo mondo fatto di tag, twitter e  face book  nessuna considerazione viene presa per quello che è cioè un pensiero su un argomento senza l'intenzione di offendere e screditare. Oggi è infatti  di moda aggiungere il proprio commento ad ogni articolo infarcito di parole come ladri, buffoni, politici di m... oppure da fiera come è solito dire un nostro affezionato lettore che ha superato i 50 commenti intervenendo con queste terminologie su qualunque  articolo sia esso politico o se si parla di cucina. E' accaduto anche per l'articolo dedicato al premio Ibla per il quale credevamo fosse la giustificazione più adatta ad un comportamento esagerato di fronte a personalità come il prefetto, il questore etc etc.  Non vogliamo intervenire ancora perchè al lettore non devi dire mai come stanno le cose:  lui è già pieno delle sue convinzioni e nessuno può cambiarle. Ora invece pubblichiamo l'intervento di un altro lettore che crediamo abbia toccato, almeno in parte,  il cuore del problema. Ecco cosa dice il sig. Giovanni che ci ha chiesto di non dare il nome per non prendersi gli attacchi degli eroi senza macchia e senza paura del web. Ecco la lettera.  Già lo scorso anno abbiamo avuto modo di sottolineare la necessità di non spendere troppi soldi per i fuochi d’artificio delle feste patronali, ma anche quest’anno siamo costretti a ribadirlo dopo quanto abbiamo visto ieri sera a Ibla, alla festa di San Giorgio. Nell’anno in cui Ragusa per la prima volta ha conosciuto la dura protesta durata oltre un mese, degli indigenti che erano rimasti senza contributi e senza lavoro, per la festa di San Giorgio l’ente pubblico ha confermato lo stesso ingente contributo speso in gran parte in fuochi d’artificio. Ma era il caso? La crisi c’è solo per la povera gente o vale la pena ridimensionare un po’ tutto? E anche la conclusione della festa, tra i fischi e le grida “buffoni, buffoni”, per l’eccessivo ritardo con cui si stava svolgendo una manifestazione inserita nel programma voluto dal comitato organizzatore, è la riprova di come la festa vada assolutamente rivisitata. Del resto è vero che c’era tanta gente ma non come accadeva negli anni d’oro, quando c’erano maggiori attrattive, dal dramma col drago infuocato ai cantanti famosi. Nel fine settimana, tanto per uscir fuori di metafora, il comitato organizzatore non ha saputo pensare a nomi di sicura attrattiva. Eppure basterebbe prendere esempio dalla più banale festa paesana o sagra da quattro soldi dove c’è sempre almeno un grande nome del mondo dello spettacolo. A Ibla, per questa festa del santo cavaliere edizione 2013, nessun nome di rilievo se non spazio per qualche giovane talento a quanto pare venuto a cantare gratuitamente o con un modesto rimborso. Insomma nessuna attrattiva e non c’è dunque nemmeno da stupirsi se entrambe le tv ragusane che hanno finora garantito la diretta, perfino quella via satellite, abbiano deciso di smobilitare. Lo scorso anno avevamo suggerito “niente bombe per San Giorgio” chiedendo di destinare quei soldi alle famiglie terremotate. Ma visto che siamo in una Repubblica dove c’è libertà d’espressione, alcune persone vicine al comitato ci hanno insultato pubblicamente sui social network e in vari commenti sui siti web. Quest’anno abbiamo allora deciso di fare una riflessione a festa finita, proprio per evitare ogni polemica. Forse sarebbe stato meglio meno “bombe” e più soldi per gli indigenti. Anche San Giorgio ne sarebbe stato contento. E che dire poi della scandalosa polemica che si è sviluppata con la storica banda San Giorgio, estromessa per poche centinaia di euro, e riammessa dopo una serie di toni decisamente accesi mandando all'ultimo momento a quel paese l'altra banda che era stata chiamata. Tutto ciò ci fa comprendere come i soldi  vadano gestiti opportunamente, con la supervisione dell’ente che li concede e non come mega contributo ad un’associazione nata da qualche anno che compie scelte che in pochi gestiscono e di cui, alla fine, nessuno si sente responsabile. Eppure i fischi e gli insulti ci sono stati.  Il commento della redazione è semplice. C'è sempre un modo buono per fare le cose e noi dobbiamo trovarlo.


Ecco l'aeroporto!

Ecco l'aeroporto!

dibennardo alfanoEra un Falcon 900 dell'aviazione militare l'aereo che questo pomeriggio è atterrato, intorno alle 15,00,  sulla pista dell'aeroporto di Comiso. Un volo speciale che è servito per fare il test su tutta una serie di servizi d'emergenza che una struttura aeroportuale deve garantire. Con l'esercitazione di  oggi infatti, si è simulato un incidente  in fase d'atterraggio con conseguente incendio e numerosi feriti. I mezzi di soccorso, in tutto  una decina,  si sono quindi precipitati  a metà della pista per soccorrere le persone coinvolte nel sinistro. Tutto è andato  bene, come ha detto il responsabile dell'Enac il dott. Fusco, e da questa esperienza si  potranno avere indicazioni utili per evenienze di ogni genere. Ma all'aeroporto c'erano anche i padroni di casa e cioè il sindaco Alfano e il presidente della Soaco  Dibennardo. D'obbligo la foto con l'aereo. L'avvenimento è servito anche a sancire la praticabilità della pista e dello stesso scalo che sarà inaugurato ufficialmente giorno 30 alle ore 8,30. Alle domande dei giornalisti sulla piena funzionalità della struttura Alfano ha assicurato che, a breve , ci saranno notizie molto positive che dimostreranno come la scelta di puntare sull'aeroporto per lo sviluppo del territorio sia quella giusta. Per ora a noi basta questo. Ci sarebbe piaciuto avere anche altre notizie su collegamenti, compagnie e costi ma abbiamo deciso di lasciar correre in attesa del taglio del nastro e poi della piena operatività.


L'ipogeo è servito!

L'ipogeo è servito!

celonaC'erano tutti, questa mattina a Cava Celona, sulla strada per Chiramonte,  per mostrare quanto è stato fatto in questi ultimi tempi, grazie ad un progetto comunitario  Italia Malta per il recupero degli ipogei nel territorio ibleo. Abbiamo detto tutti e siamo certi di non sbagliare.  Basta dare un'occhiata all'elenco delle autorità che riportiamo senza badare all'importanza della carica. Partiamo dal Vescovo Urso e quindi il prefetto, il questore, i rappresentanti delle forze dell'ordine, i commissario della provincia, tutto il comune di Ragusa guidato dal commissario, il soprintendente  di Ragusa  e moltissimi dirigenti, l'assessore regionale ai BBCC ed il direttore generale dello stesso assessorato, i sindaci di due comuni maltesi, il rappresentante Unesco Bondin, i deputati Dipasquale e Ragusa, al,eno 3 dei candidati a sindaco di Ragusa etc etc. Avremo certamente dimenticato qualcuno ma i lettori ci scusino.  Cosa è successo per avere tante autorità in una remota contrada di campagna? Grazie, dicevamo, a degli interventi dell' EU è stato recuperato un ipogeo che risale a 4 mila anni fa. Si tratta di aree sotto terra o ingrottate che venivano usate dagli indigeni  come  per inumare i propri cari defunti e per svolgere cerimonie sacre. Ce ne sono parecchi dalle nostre parti ed il progetto  ha avuto il merito di interessarsi prima di tutto del restauro fermo restando che servirà soprattutto un modo per farli fruire a studiosi e turisti. Entusiasta l'assessore Sgarlata, da archeologo esperto proprio in questo campo, che ha assicurato , insieme al suo direttore generale, l'attenzione della regione a questa nuova esperienza culturale.  Questa sera Teleiblea dedicherà un ampio servizio alla inaugurazione.


Premio Ibla con protesta.

Premio Ibla con protesta.

premio iblaAppendice con fischi per la festa di San Giorgio durante la tradizionale cerimonia per la consegna dei premi Ibla 2013. Come si sa il l'iniziativa  istituita e voluta da Giorgio Sortino giunta alla 16° edizione si conclude sempre con una premiazione che si svolge in concomitanza con la festa del santo patrono di Ibla. Quest'anno, forse perchè era già tardi e la gente aspettava da tempo  di vedere lo spettacolo piromusicale e quindi il santo salire la scalinata, durante la premiazione ci sono state delle proteste e dei fischi. In particolare il disappunto degli spettatori si è concentrato sul Senatore Mauro che doveva consegnare il riconoscimento ad uno dei premiati. Giovanni Mauro ha saputo gestire il momento riferendolo alla campagna elettorale ma poi la protesta è proseguita coinvolgendo un pò tutti. Non riusciamo però a capire quale possa essere stata la motivazione, oltre alla stanchezza della giornata, che ha spinto qualcuno a manifestare contro. Probabilmente c'entra anche questa mania dell'anti politica che mette insieme tanti fattori. Il più preoccupante è di sicuro l'ignoranza  che viaggia di pari passo con il populismo che questa volta ha avuto come bersaglio il senatore Mauro. Speriamo che la causa di tutto non sia stato  il passato dell'ex presidente della Provincia che è stato ampiamente riconosciuto e riaccreditato  dalla legge.  La protesta però non ha riguardato il premio che da anni Giorgio Sortino si ostina a portare avanti con enormi difficoltà. Nella foto con  Sortino i premiati di ieri: l'ex prefetto di Ragusa Giovanna Cagliostro, il procuratore di Modica Franceso Puleio ed il colonnello della GdF Francesco Fallica.


Modica : presentata lista Megafono

Modica : presentata lista Megafono

Il Megafono modicaEsperienza e competenza al servizio del territorio. È, in sintesi, il nucleo fondante della proposta del candidato Sindaco Mommo Carpentieri per la città di Modica. Lo ha ribadito nel corso della conferenza stampa di presentazione dei candidati della lista de "Il Megafono" per le elezioni amministrative del 9 e 10 giugno, svoltasi ieri all’hotel Torre del Sud, alla presenza, tra gli altri, dell’on. Nello Dipasquale, leader in provincia de “Il Megafono”, dell’on. Antonio Borrometi, leader regionale dei “Popolari per la Sicilia”, e di Franco Migliore, punto di riferimento di “Insieme per cambiare”.

Anche il “Megafono” sostiene Carpentieri, e lo fa con una lista caratterizzata da candidati appartenenti alle diverse fasce lavorative: professionisti, casalinghe, lavoratori dipendenti, tra cui tanti giovani, che hanno deciso di sostenere la candidatura di Carpentieri per un progetto che è riuscito a riunire insieme l’esperienza e la competenza, che stanno alla base della scelta nella designazione della squadra assessoriale che dovrà guidare la città, e quelle idee innovative che non si rispecchiano più nella vecchia politica, così come, peraltro, da progetto portato avanti dal presidente della Regione, Rosario Crocetta.

E ci sono anche i “Popolari per la Sicilia” e “Insieme per cambiare” a sostenere la candidatura a sindaco di Carpentieri, per quell’esperienza che lo ha visto già realizzare con competenza progetti importanti per il territorio.

“Il presidente della Regione, Crocetta, ha voluto fortemente che Mommo Carpentieri fosse il candidato di Megafono – ha detto Dipasquale -. Crocetta è convinto che l’esperienza del nostro candidato possa fare la differenza in questa tornata elettorale”.

E pure l’on. Borrometi ha ribadito come “la candidatura di Carpentieri sia la più idonea per amministrare la città. Carpentieri era stato indicato da noi come sindaco già in occasione delle elezioni politiche, perché già allora convinti della competenza dell’uomo e della proposta civica per Modica. Sono contento di poterlo sottolineare oggi, accanto all’amico Dipasquale”.

Il candidato Sindaco Carpentieri ha posto l’accento sulla propria proposta amministrativa. “Sono orgoglioso di poter annoverare nella mia proposta politica persone del calibro di Nello Dipasquale ed Antonio Borrometi. Loro sono la garanzia – ha detto Carpentieri – che si potrà, con competenza, far ritornare Modica ad essere Grande di nuovo”.

 


“Sprigioniamo sapori”.

“Sprigioniamo sapori”.

carcere ragusaÈ stato siglato il protocollo di intesa tra il Consorzio “La Città solidale” e la direzione della Casa Circondariale di Ragusa che di fatto sancisce la nascita dell’impresa sociale “Sprigioniamo sapori”. Il marchio dei prodotti finora confezionati all’interno della struttura carceraria diventa una reale impresa che vedrà protagonista il Consorzio ed alcuni detenuti.

“Il progetto – spiega Aurelio Guccione, presidente del Consorzio – punta alla valorizzazione dei prodotti tipici siciliani, con particolare riguardo alla focacceria ragusana ed alla biscotteria secca per colazione. Ma quel che più conta, in questo momento, è sottolineare il fatto che, all’interno della casa circondariale, abbiamo dato vita ad un percorso di economia realmente sociale che guarda alle persone in difficoltà e punta alla loro qualificazione professionale”.

Un cammino di eccellenza che si propone di confrontarsi sul mercato tradizionale.

“Siamo in grado – aggiunge Guccione – di allestire banchetti, di curare il catering per eventi, matrimoni o altre occasioni. Partiremo a pieno regime giugno. Siamo già in condizione di provvedere alla distribuzione esterna delle focacce, di piatti pronti e dei biscotti. Daremo lavoro reale a due detenuti e puntiamo a crescere ancora. Se tutto ciò è stato possibile, corre l’obbligo di ringraziare il direttore della casa circondariale di Ragusa, il dottor Santo Mortillaro che ha deciso di darci fiducia”. “Sprigioniamo sapori” si avvia a diventare una cooperativa mista che vedrà la partecipazione dei detenuti lavoratori. Nasce come logica conseguenza del progetto di reinserimento sociale “Rompete le righe”, finanziato dal Fondo sociale europeo. “Rompete le righe” si è sviluppato a Ragusa e Modica attraverso azioni di formazione e work experience di cucina e cucina regionale che hanno coinvolto decine di detenuti. Tutti protagonisti di un lavoro educativo straordinario della durata di 900 e 1500 ore.  “Abbiamo dimostrato – sottolinea Guccione - che è possibile spendere bene tali fondi e, soprattutto, che è possibile, attraverso un percorso formativo di centinaia di ore, creare delle ottime condizioni di lavoro anche per i detenuti. Questi e non altri, a nostro avviso, sono i compiti di chi lavora nel campo dell’economia sociale. Ridare dignità a chi ha avuto problemi con la giustizia e che, di conseguenza, ha oggettive difficoltà ad inserirsi nel tessuto sociale. È alle fasce deboli che dobbiamo guardare per essere degli operatori sociali credibili”.  Uno sguardo verso chi si trova in condizioni di svantaggio che, tuttavia, non trascura la qualità. “Senza dubbio i nostri servizi – conclude il presidente de La Città Solidale – puntano all’eccellenza. Nelle nostre cucine lavoreranno anche degli chef professionisti che aiuteranno i detenuti e fungeranno loro da guide e maestri. I nostri lavoratori escono tutti da corsi di formazione attuati con professionisti di grande valore. la qualità dei nostri prodotti deve essere l’arma in più per vincere le sfide che il mercato impone di giocare. A noi, però, spetta la responsabilità di giocare mantenendo un occhio di attenzione verso la persona umana. Il risultato positivo sarà una diretta conseguenza di questa attenzione”.