La Uil vuole chiarezza su Camere di Commercio e Aeroporto
Giochi di potere e scontri politici hanno di fatto segnato la fine della Camera di Commercio del Sud-Est. Non vorremmo assistere a una replica della triste vicenda delle ex Province, dove tutto è cambiato perché tutto peggiorasse. Ragusa, che nella Camera di Commercio ha sempre trovato un punto di riferimento per il sistema produttivo del territorio, teme ridimensionamenti del ruolo e delle funzioni di questo ente. La Uil non accetterà compromessi al ribasso, che fanno forse comodo a qualcuno nei Palazzi ma certo non servono a lavoratori e cittadini”. Lo affermano i dirigenti della Uil iblea, riuniti in Esecutivo nella sede di via Natalelli su convocazione della segretaria generale della Uil Sicilia e Area Vasta, Luisella Lionti.
L’organizzazione sindacale definisce “prioritaria la difesa delle specificità di questa provincia, che in passato sono state efficacemente tutelate anche dalla Camera di Commercio”. L’Esecutivo, guidato da Luisella Lionti, sottolinea: “Se malgrado la gravissima carenza di infrastrutture s’è resa praticabile una strada per lo sviluppo e l’occupazione, ciò è dovuto a un fragile equilibrio che va preservato. Anzi, consolidato. Per questo, noi diciamo no a ogni salto nel buio e intanto rivendichiamo che presto e bene vengano concluse incompiute di lungo corso quale la Ragusa-Catania, mentre sollecitiamo chiarezza sulle prospettive dell’aeroporto di Comiso dopo l’incorporazione della società di gestione Soaco alla Sac di Catania. Noi chiediamo la valorizzazione delle potenzialità dello scalo comisano, indispensabile per quella crescita di turismo e agricoltura che qui rappresentano fondamenta di reddito e lavoro. Le sorti di aeroporto e Camera di Commercio sono da sempre strettamente connesse, non è certo casuale quindi che su questi vogliamo accendere nuovi riflettori proponendo a istituzioni locali, forze sociali e associazioni un fronte comune di pensiero e azione”.
Alla riunione ha partecipato Claudio Barone. Il segretario generale della UilPensionati Sicilia ha rilanciato da Ragusa la richiesta che “la Regione entri nelle strutture per anziani e disabili”. “Niente calcoli elettorali, se mancano efficienza e umanità – esclama Barone – “La Regione spende molto, ma controlla poco o nulla. Anzi, neppure sa cosa c’è nei centri di accoglienza e assistenza e cosa si fa, spesso purtroppo cosa non si fa, per disabili e anziani. Tutto il contrario rispetto al nostro modello di intervento pubblico per la non autosufficienza. Qui come altrove siamo grati a magistratura e forze dell’ordine per avere scoperto autentiche residenze dell’orrore, ma abbiamo bisogno anche di buona prevenzione e questa deve essere svolta dalla Regione, che magari potrebbe cominciare accertando comune per comune quali e quante siano le strutture. Chiediamo, però, verifiche vere. Sul campo. I soli controlli burocratici, a tavolino, rischiano spesso di apparire come la beffa che accompagna il danno”.
L’Esecutivo della Uil di Ragusa è composto da Arianna Amalfi, Giuseppe Arestia, Silvio Balsamo, Giorgio Bandiera, Giovanni Bartolotta, Sergio Carmina, Giovanni Cassibba, Giovanni D’Avola, Concetta Di Gregorio, Carmelo Distefano, Anna Floridia, Cinzia Fruscione, Sergio La Rosa, Gianni Mantello, Marco Pirone, Franco Rocca, Lucia Saddemi, Peppe Scarpata, Carlo Spinello.