Non basta il gruppo per fare turismo
Ha fatto tanto scalpore tra i media e la politica locale il messaggio di una simpatica guida che, con un video registrato inviato a tutti, lamenta una situazione che a Ragusa è addirittura endemica, cioè fa parte del dna cittadino tanto da non poter essere mai debellata, cioè la mancanza dei bagni pubblici per i turisti. Chi vi scrive, nel passato, ha sbraitato contro ogni amministrazione, ha suggerito la realizzazione questi servizi in luoghi idonei come ad esempio i giardini iblei ma alla fine ogni tentativo è risultato vano e al turista non resta che appellarsi alla bontà del gestore del bar più vicino. E’ chiaro che non si può giustificare la mancanza di tale indispensabile struttura cittadina e anche noi ci uniamo al coro multicolore che chiede che funzionino i bagni con carta igienica, tovagliette e sapone…. Ma per essere come al solito un po’ dissacrante mi dispiace di non aver avuto sotto mano la guida perchè mi sarebbe piaciuto chiedere da dove veniva questo gruppo e quale era il tempo dedicato alla nostra città…. Ormai da molti anni, Ragusa, seppur ben conosciuta, a causa di una difficoltà di approccio è considerata nei tour come un sito turistico da 2 ore. Cioè il bus si ferma al “Signuruzzo Ritrovato” la guida prende il gruppo e lo fa salive velocemente verso Piazza Duomo, pausa con spiegazione e quindi di nuovo giù verso i bus. per i bisogni fisiologici, se non c’è il servizio pubblico, ci si deve rivolgere, dicevamo prima a qualche bar che in cambio di un caffe mette a disposizione i 5 litri d’acqua dello sciacquone e la più frequente pulizia. Insomma non è questo che intendiamo per turismo. La colpa non è delle guide ma probabilmente deriva da un totale abbandono da almeno una decina di anni di una qualunque politica di marketing o di promozione. Le organizzazioni preposte a livello regionale sono assenti e spesso in malafede, intendo dal punto di vista della immagine turistica, mentre quelle comunali hanno da tempo demandato a piccoli impresari locali lo svolgimento delle attività di spettacolo contrabbandate per turistiche. Insomma non basta avere un gruppo che arranca su corso 25 aprile per sentirsi città turistica. Devono esserci i servizi giusti di accoglienza ma dobbiamo far crescere i soggiorni, i pranzi e le cene per i turisti e offrire anche una serie di appuntamenti ed avvenimenti che possano invitare l’ospite a scegliere di stare a Ragusa un giorno in più. E’ troppo semplice attaccare l’amministrazione perche manca la carta igienica dobbiamo mirare più in alto e dotarci di una struttura che guardi a questo problema. La carta igienica si compra e costa poco .