Chiaramonte. Contaminazione della rete idrica comunale: occorre la massima chiarezza per tutelare i cittadini

A quasi un mese dalla di­chia­ra­ta emer­gen­za sulla con­ta­mi­na­zio­ne dell’acqua della rete idri­ca co­mu­na­le, l’as­so­cia­zio­ne Spa­zio Chia­ra­mon­te in­ter­vie­ne con l’in­ten­to prio­ri­ta­rio di chie­de­re all’Am­mi­nis­tra­zio­ne Co­mu­na­le una chia­ra e im­me­dia­ta in­for­ma­zio­ne dei cit­ta­di­ni in modo tale che gli st­es­si pos­sa­no evi­ta­re qual­sia­si ris­chio per la pro­pria sa­lu­te.
In­fat­ti dopo le prime seg­na­la­zio­ni da parte di cit­ta­di­ni re­si­den­ti in via Fon­de­ria, il Sin­da­co con l’or­di­nan­za n.82 del 11.04.2018 vieta l’uti­li­z­zo dell’acqua per uso po­ta­bi­le e per l’in­cor­po­ra­zio­ne negli ali­men­ti, li­mi­tan­do­ne l’uso ai soli fini igie­ni­ci sino al ri­pris­ti­no delle con­di­zio­ni di potabilità nelle vie Fon­de­ria, S.G. Bosco, San Rocco, Cas­tron­uo­vo, Ni­co­sia. Però no­no­stan­te l’emer­gen­za in atto il Sin­da­co pu­bbli­ca l’or­di­nan­za solo il gior­no dopo (12 Ap­ri­le).
Pas­sa­no i gior­ni e, nelle set­ti­ma­ne suc­ces­si­ve, mal­gra­do le is­pe­zio­ni ef­fet­tua­te, nulla è stato uf­fi­cial­men­te co­mu­ni­ca­to alla cit­ta­di­nan­za circa le con­di­zio­ni dell’acqua. Il 30 Ap­ri­le 2018 ven­go­no ef­fet­tua­te ve­ri­fi­che e is­pe­zio­ni nelle con­d­ut­tu­re di Corso Eu­ro­pa senza che i cit­ta­di­ni siano stati av­vi­sa­ti di even­tua­li ris­chi e dis­ser­vi­zi: i la­vo­ri sulla rete idri­ca in­fat­ti pos­so­no al­te­ra­re l’integrità e la qualità dell’acqua de­sti­na­ta alle ab­ita­zio­ni.
Dopo ques­to as­sor­dan­te si­len­zio il 3 mag­gio alle 19.00 sulla sua pa­gi­na Facebook il Sin­da­co Se­bas­tia­no Gur­rie­ri pu­bbli­ca un post con cui ribad­is­ce il per­ma­ne­re delle con­di­zio­ni ri­por­ta­te nella sopra ci­ta­ta or­di­nan­za 82, con l’ag­giun­ta della via Ian­ni­z­zot­to; in­for­ma in­ol­tre la cit­ta­di­nan­za e i re­si­den­ti che da gior­no 4 mag­gio anche la con­dot­ta di Corso Um­ber­to sarà in­teres­sa­ta da la­vo­ri di scavo ed is­pe­zio­ne e che per­tan­to, in via pru­den­zia­le, sarà ad­ot­ta­ta ap­po­si­ta or­di­nan­za di di­vie­to dell’uti­li­z­zo dell’acqua po­ta­bi­le anche in ques­ta zona della città.
L’or­di­nan­za viene pu­bbli­ca­ta (Or­di­nan­za Sin­d­a­ca­le N° 99 del 3 mag­gio) e si fa di­vie­to di uti­li­z­za­re l’acqua per uso po­ta­bi­le e per l’in­cor­po­ra­zio­ne negli ali­men­ti, li­mi­tan­do­ne l’uso ai soli fini igie­ni­ci pre­via bol­li­tu­ra con de­cor­ren­za im­me­dia­ta, sino all’ac­cer­ta­ta sus­sis­ten­za delle con­di­zio­ni di si­cu­re­z­za ai fini po­ta­bi­li. Il di­vie­to di uti­li­z­za­re l’acqua è per i re­si­den­ti delle vie in­di­ca­te nella pre­ce­den­te or­di­nan­za, la n. 82 ( vie Fon­de­ria, S.G. Bosco, San Rocco, Cas­tron­uo­vo, Ni­co­sia) a cui si ag­g­iun­go­no la via Ian­ni­z­zot­to e il Corso Um­ber­to.
A ques­to punto è le­git­ti­mo chie­der­si se l’emer­gen­za an­zi­ché es­se­re cir­cosc­rit­ta si stia dif­fon­den­do anche in altre zone della città e come mai si li­mi­ta l’uso dell’acqua ai soli fini igie­ni­ci per­so­na­li, pre­via bol­li­tu­ra (cosa non pre­vis­ta nella pre­ce­den­te or­di­nan­za, la n.82).
Con­si­de­ra­to che, oltre ai cit­ta­di­ni re­si­den­ti, nella zona in­teres­sa­ta dalla ci­ta­ta or­di­nan­za 99 sono ubi­ca­te la Scuo­la per l’In­fan­zia dell’Is­ti­tu­to Com­pren­si­vo “S.A. Guas­tel­la”, una sede stac­ca­ta dell’Is­ti­tu­to Al­ber­ghie­ro, la re­si­den­za per An­zi­a­ni e la Scuo­la per l’In­fan­zia delle Suore degli An­ge­li e nu­me­ro­se attività com­mer­cia­li, data la gravità della si­tua­zio­ne e po­iché il Sin­da­co, in qualità di re­spon­sa­bi­le della sa­lu­te pu­bbli­ca, non ha sa­pu­to fi­no­ra in­for­ma­re in modo ef­fi­ca­ce e tem­pes­ti­vo i cit­ta­di­ni, l’As­so­cia­zio­ne Spa­zio Chia­ra­mon­te ha chies­to a S.E. il Pre­fet­to di Ra­gu­sa, Dott.ssa Co­cu­z­za, e agli uf­fi­ci com­pe­ten­ti dell’ASP, un au­to­revo­le in­ter­ven­to af­fin­ché si possa fare

chia­re­z­za sullo stato della nos­tra con­dot­ta idri­ca per tu­te­la­re la sa­lu­te dei cit­ta­di­ni e ri­por­ta­re alla normalità un ser­vi­zio es­sen­zia­le per la cit­ta­di­nan­za.
L’au­spi­cio è che la si­tua­zio­ne ri­tor­ni ra­pi­d­amen­te alla normalità, fermo re­stan­do l’ob­bli­go dell’Am­mi­nis­tra­zio­ne Co­mu­na­le di in­for­ma­re la cit­ta­di­nan­za in modo chia­ro e tem­pes­ti­vo.

di Redazione05 Mag 2018 10:05
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