A Ragusa Nello Musumeci lancia l’ultimo appello a Dipasquale.

musumeciIl candidato alla presidenza della Regione Siciliana per il centrodestra, l’on. Nello Musumeci, è stato questa mattina a Ragusa nell’ambito degli incontri programmati con i rappresentanti degli organi di stampa in ogni provincia dell’Isola. Appuntamenti che vanno avanti già da un paio di settimane, cioè da quando lo stesso Musumeci ha ufficializzato la propria candidatura.
Presenti oggi anche l’on. Innocenzo Leontini e l’on. Peppe Drago per Cartiere Popolare.
La conferenza stampa odierna è servita, sostanzialmente, a ribadire quanto già detto lì dove si sono svolte le altre, con qualche sottolineatura in chiave locale, adattando quindi i ragionamenti alla provincia iblea.

Non ha voluto parlare degli avversari, Musumeci, secondo il quale determinate faccende che attengono alla sfera personale di ognuno non dovrebbero mai essere oggetto di discussione politica. Ha voluto fare un accenno, però, agli ex alleati, quelli la cui nuova collocazione politica ha sorpreso sia lui che molti elettori. Parlava di Gianfranco Miccichè e di Nello Dipasquale. Nei confronti del primo ha spiegato che essendo stato indicato come candidato presidente proprio dal leader di Grande Sud, non vede ragioni valide per le quali Miccichè non dovrebbe tornare a far parte della coalizione di centrodestra e, allo stesso tempo, sicilianista ed autonomista.
Analoga considerazione è stata fatta nei confronti dell’ex Sindaco di Ragusa che “si è presentato agli elettori iblei portando avanti un progetto di centrodestra, costruito in numerosi anni sempre all’interno della stessa area politica e che oggi ha deciso di aderire ad un progetto nello schieramento opposto a quello in cui ha sempre militato. Spero che anche Dipasquale possa ripensarci, c’è ancora tempo”.
Trattate anche le questioni relative al mantenimento dell’Ente provincia e l’aeroporto di Comiso.
Per Musumeci, si tenterà di conservare l’istituto provincia regionale, ma, nel caso in cui dovessero farsi insistenti le richieste di soppressione dell’ente si cercherà di garantire l’identità territoriale con ogni mezzo.
Non ha voluto soffermarsi a lungo sull’aeroporto di Comiso, invece, sostenendo che parlare di questo argomento in provincia di Ragusa potrebbe essere interpretato come una speculazione elettorale. Tuttavia, ne ha evidenziato l’importanza senza dimenticare le altre centinaia di infrastrutture ed opere pubbliche dimenticate nella nostra regione.
Nessun riferimento invece al listino del Presidente, qualora venisse eletto, né ai papabili assessori. “Il candidato presidente non si deve occupare di questi argomenti perché il ruolo istituzionale impone altro, incontrare i volti della Sicilia ed ascoltare gli elettori. A questi problemi ci penseranno i partiti che compongono la coalizione, ma mi impegnerò, per quanto riguarda la composizione della futura giunta regionale, sempre che sia io il nuovo presidente, affinché sia garantita una rappresentanza territoriale ad ogni provincia”.

Assenti, invece, i rappresentanti del Popolo della Libertà. Si è notata soprattutto l’assenza del deputato nazionale Nino Minardo, coordinatore provinciale del Pdl, e di Giovanni Cultrera, coordinatore cittadino dello stesso partito. A parte alcune presenze non rappresentative dell’intero Popolo della Libertà ibleo (c’era l’ex assessore al Comune di Ragusa Francesco Barone) è sembrato ai più che qualcuno abbia volutamente disertato l’incontro.

di Redazione17 Set 2012 16:09
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