Sostiene Pe..ppe Lizzio

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

In occasione della conferenza stampa tenutasi a Palazzo di Città, con oggetto l’approvazione del PRG, il Sindaco Cassì si è lanciato in un attacco,  politicamente inutile, verso quei Consiglieri comunali che non hanno contribuito all’approvazione dell’importo strumento urbanistico. Il Sindaco ha particolarmente stigmatizzato il comportamento di coloro che, a suo dire, hanno adottato “una mediocre strategia politica” cercando così di far mancare il numero legale del Civico Consesso con il solo scopo di mettere in difficoltà l’avversario,  in questo caso l’Amministrazione.
Appare opportuno ricordare al Sindaco Cassi che la strategia di far mancare il numero legale, da sempre usata sia dalla maggioranza che dall’opposizione, è del tutto legittima e consentita dal Regolamento.
Anzi serve proprio a far rispettate il Regolamento che prevede e richiede la presenza in aula in primo è secondo appello di 13 Consiglieri.
Tutte le assemblee elettiva sono, puntualmente, disciplinate  nello svolgimento dei propri lavori da precisi Regolamenti e il Comune di Ragusa non fa ovviamente eccezione.
È noto che il Sindaco  non apprezza le critiche e non tollera chi non è conforme ai suoi canoni comunicativi, dettati peraltro da altri. Tuttavia, questo aspro attacco al modo di fare politica di alcuni Consiglieri comunali è sembrato eccessivo rischiando di mostrare disprezzo per il loro ruolo e per le regole del gioco politico in democrazia.
Un Consigliere comunale, proprio perché deve rappresentare al meglio le istanze e gli interessi di chi gli ha dato fiducia con il voto, agisce nel modo che ritiene più opportuno, votando a favore, contro, astenendosi o non partecipando alla votazione. Il Consigliere dovrà poi rispondere ai suoi elettori a fine mandato  e non al sindaco…. chiunque sia..
Sembra, ad oggi, che il Sindaco Cassì voglia interpretare la politica  a suo modo, apprezzandone solo quei comportamenti e scelte che possano essere utili ai  disegni e ai fini politici della suo mandato.
Ma la vera politica, della quale il Sindaco si sforza di continuare a promuovere l’immagine di un finto senso “civico”, è ben altro. La politica è fatta di scontri, di tattiche e strategie volte a contrastare chi politicamente è distante dalle proprie posizioni, ma ciò non impedisce di perseguire, come dice il Sindaco, “il bene della Città”.
Perché, tra l’altro, non è detto che il bene comune che ha in mente Cassì sia tale per tutti. E’ certamente inoppugnabile che il sindaco, un anno fa, ha ottenuto il 63% dei consensi ma ha votato solo il 56% dei Ragusani aventi diritto al voto e un pizzico di umiltà che non guasta mai.
La politica non è soltanto buona amministrazione ma è anche altro. A Rino Formica viene attribuita la frase “La Politica è sangue e merda”. Questa affermazione, seppur dura, riflette il fatto che la politica è anche ricerca del consenso e del compromesso. Spesso per ricercare consenso e compromessi, bisogna anche saper negoziare, assumere posizioni “borderline”, giocare di astuzia o mostrarsi irremovibili.
Non possiamo illuderci che tutto questo avvenga con spirito ecumenico e francescano o, per restare nel campo laico, decoubertiano.
Occorre quindi che l’amministratore si faccia una ragione se qualcuno lo avversa o lo critica e agisca di conseguenza iniziando a studiare la politica, quella vera. Probabilmente tale comportamento potrà tornare utile in occasione di altre competizioni elettorali. In questo caso dovrà smettere di indossare la maschera di finto “civico” e scendere nell’arena politica con le insegne di un partito. E in quel momento ci sarà chi lo aspetterà al varco.
Dunque  il rispetto per  i Consiglieri comunali, e il loro fondamentale ruolo, è il primo importante passo per un nuovo modo di affrontare la politica locale.

Articolo di Pepe Lizzio

di Direttore14 Mag 2024 23:05
Pubblicità