I risultati sono sconfortanti.

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

Torna a far parlare di se il Comitato a difesa dell’aeroporto. Effettivamente c’è troppa calma intorno alle vicende dello scalo e c’è il rischio reale che si metta tutto  nel frigorifero dell’oblio politico. E così, come dicevamo, il Comitato torna alla carica con questo comunicato  che possiamo definire almeno……… pungente.
La situazione attuale dell’Aeroporto di Comiso desta profonda preoccupazione. A fronte di ingenti investimenti pubblicizzati da politici locali come chiave per lo sviluppo, i risultati sono sconfortanti.
I fondi regionali destinati all’aeroporto, inizialmente annunciati come una panacea per tutti i mali, sembrano non sortire alcun effetto sulle compagnie aeree interessate. Pessime si sono rivelate, infatti, le strategie di marketing per attrarre compagnie aeree, rivelatesi
— senza alcuna sorpresa — fallimentari.
L’impressione è che i soldi pubblici promessi siano stati utilizzati solo come specchietto per le allodole da parte di chi, sul tema delle strategie, continua a brancolare nel buio. E così, mentre la preoccupazione sul futuro dello scalo espressa dall’onorevole La Vardera — non eletto nella nostra provincia — rimane una voce nel deserto, non si può non notare il silenzio assordante della politica locale:
deputati nazionali, regionali, senatori, sindaci.
Manca la politica, insomma. Quella che, nei mesi scorsi, quando si è riscoperta con le spalle al muro, si è inventata i tavoli permanenti  che appaiono e scompaiono come quelli delle bische clandestine.
Sorprende l’assenza di una levata di scudi da parte dei veri portatori di interessi — gli imprenditori del settore turistico — ma anche quella di molti, troppi cittadini abituati ad elemosinare diritti. Mentre tutte le promesse su una sfavillante Summer 2026 si sciolgono come neve al sole,  il territorio non può che sottolineare, per l’ennesima volta, l’imbarazzante incapacità dei propri rappresentanti, gli stessi che per mesi ci hanno tenuti incollati agli schermi millantando quotidiane interlocuzioni con i vertici delle compagnie aeree che ancora una volta ci lasceranno “Pedibus  calcantibus” (a piedi, per dirla come qualche Presidente mai eletto dalla cittadinanza).

di Direttore09 Ott 2025 23:10
Pubblicità