Il punto…. sui punti chiave per Comiso.
L’attuale gestione degli aeroporti siciliani, in particolare quelli di Catania e Comiso, sta sollevando forti critiche, evidenziando una governance politica inefficace e le sue dirette conseguenze sul territorio. La SAC dopo aver affrontato gravi disagi a Fontanarossa nell’estate del 2023, ha mostrato una gestione particolarmente deficitaria anche a Comiso, dove si registra un calo del 58% dei passeggeri rispetto all’anno precedente.
L’amministratore delegato Torrisi è al centro delle polemiche, nonostante il sostegno del presidente della Regione Renato Schifani. Secondo molti l’assenza di un meccanismo che permetta di rimuovere i dirigenti in caso di risultati insoddisfacenti è una garanzia per continuare a fare errori di gestione.
Ci hanno riempito la testa con la storia della gestione integrata. Questo sistema però sembra favorire solo Catania lasciando Comiso nell’abbandono.
Nonostante il mancato rispetto del piano degli investimenti, l’aeroporto di Fontanarossa si conferma il quarto più trafficato d’Italia ad aprile 2025. Tuttavia, questa crescita mette in evidenza la sua fragilità per sovraffollamento, servizi carenti senza pensare ad emergenze, come quella vissuta due anni fa.
Comiso, nonostante faccia parte del tanto decantato sistema, è ridotto a scalo d’emergenza, operativo solo in condizioni eccezionali come vento forte o attività vulcanica dell’Etna.
Sono tanti i milioni di euro investiti ma l’aeroporto ibleo offre solo quattro voli per la stagione estiva, penalizzando un territorio ad alto potenziale turistico come Ragusa. Mancano collegamenti essenziali con Roma e Milano, dopo la sospensione delle operazioni di Aeroitalia per scarsa redditività e disservizi.
Ora, dico finalmente, qualcuno ha deciso di accusare la SAC di cercare costantemente un capro espiatorio per giustificare i propri fallimenti. Due anni fa La Ryanair, maggiore vettore a Comiso , scomparve dalle pista da un giorno all’altro e nessuno è riuscito a capire perchè e non è stato più possibile convincere la compagnia irlandese a tornare.
La Sac in un comunicato stampa ha ribadito che ogni decisione su Comiso è stata presa di concerto con il Comune che quindi era a conoscenza di ogni scelta nel bene e nel male.
Non per difendere la sindaca ma è chiaro che chi possiede meno del 2 per cento, pur essendo a conoscenza di una qualunque malefatta, non è certo in grado di opporsi. Diverse invece le responsabilità quando non si ha avuto il coraggio di revocare le concessioni a Soaco e Sac.
Fratelli d’Italia ha criticato aspramente la gestione di SAC, definendo la governance “fallimentare” e chiedendo un “immediato cambio di passo” e una “assunzione di responsabilità” da parte di SAC E a proposito della solita tiritera sui collegamenti e cioè della cosiddetta mancanza di intermodalità ci sembra che l’idea dell’aeroporto era voluta proprio per superare il gap della marginalità. Un aeroporto dovrebbe infaatti contribuire a superare tali lacune, non esserne ostacolato.
Sappiamo però che nonostante il quadro critico, ci sono ingenti fondi disponibili oltre a quelli per il cargo(?) ci sono i tre milioni l’anno per tre anni per incentivare nuove rotte dalla Regione e i fondi del Libero Consorzio di Ragusa. I bandi della Camera di Commercio che promettono cinque nuove tratte internazionali non hanno ancora portato risultati concreti. Per Roma e Milano si attende la continuità territoriale.
Malumori ha poi suscitato l’ipotesi del ritorno di Aeroitalia andata via ai primi di maggio insalutato ospite. La compagnia, che purtroppo lascia sempre un mare di polemiche, a questo punto sarebbe l’unica ancora di salvezza ma a quale prezzo?
L’ultima da raccontare ci riporta al 18 aprile scorso quando Schifani ha sollecitato il commissario straordinario della Camera di commercio del Sud-Est, Antonio Belcuore, ad approvare il bilancio e a rinviare la nomina dei nuovi vertici di SAC. Schifani ha ribadito che la scelta spetta agli organi della Camera di Commercio una volta ricostituiti, garantendo che l’attuale CDA di SAC rimarrà in carica fino al 31 agosto 2025, data entro cui Belcuore dovrà procedere alla composizione degli organismi.
La notizia è che per il 6 giugno è convocata l’assemblea dei soci della Sac. Vuoi vedere che non sapendo ne leggere ne scrivere fanno il nuovo CdA in barba a Schifani???