Congresso PD : a prevalere sono stati ” i tesserati”
Congresso caldo quello del PD che ha visto uno scontro che è andato ben oltre al termine verbale. IL nodo della questione era basato sulla modalità del voto per eleggere il nuovo segretario. Il problema è chi ha il diritto di votare solo gli iscritti o come è accaduto in altre occasioni si devono fare delle primarie aperte. A prevalere sono stati ” i tesserati” capeggiati dal segretario regionale uscente, Anthony Barbagallo della corrente Schlein che , hanno imposto un regolamento nel quale sono cancellate le primarie per eleggere i vertici del partito. Decideranno quindi tutto gli iscritti del partito senza coinvolgere allargare il campo come è accaduto in altre occasioni. Questi i risultati del voto sul regolamento riportati ieri in assemblea da Igor Taruffi, inviato dalla Schlein, In sala i votanti erano soltanto 20 di cui 18 favorevoli e 2 astenuti. Collegati invece via zoom 155 di cui 151 favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti. Il totale secondo Taruffi è di 169 favorevoli, 4 contrari e 4 astenuti. Il conto non sembra tornare esattamente ma i numeri sembrano troppo alti per pensare a brogli vari anche se resta qualche dubbio. Infatti non si sa esattamente chi abbia partecipato al voto; non vi è stata alcuna chiamata nominale; non si è ben capito quant’era il quorum necessario, e non sono stati resi noti i nomi di coloro che hanno votato via zoom. Anthony Barbagallo ha accusato la maggioranza del gruppo parlamentare regionale del Pd di intelligenza con il nemico. Giovanni Burtone, uno dei leader dell’altra area, dal canto suo, ha ricordato a Barbagallo la provenienza dalle file dei lombardiani. Per evitare lacerazioni, spaccature e abbandoni sarà necessario che qualcuno nel Pd nazionale imponga una mediazione