Il comitato Art 32 lancia l’allarme anestesisti.

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Con una sequenza di delibere ( n. 2531, 2532, 2533 del 7 dicembre scorso) i vertici dell’azienda sanitaria di Ragusa hanno preso atto della impressionante   emorragia  di medici anestesisti che a partire dal primo febbraio colpirà il nostro sistema sanitario locale.
Non intendiamo addossare specifiche responsabilità ai vertici aziendali , ma siamo in piena emergenza !
Si rischia il blocco delle sale operatorie !!
Le dimissioni pressoché contemporanee di tre anestesisti costituiscono la rappresentazione più evidente di un esodo , che non è iniziato ieri e , purtroppo , non si fermerà nel breve periodo.
Un esodo frutto della scellerata strategia  di privatizzazione della sanità.
L’impalcatura politica è chiarissima : demolire ad ogni costo il servizio sanitario unico nazionale.
La strozzatura negli accessi ai percorsi di formazione, le condizioni economiche e organizzative penalizzanti rispetto al privato sono frutto di una pianificazione strategica.
La nostra battaglia per difendere il servizio sanitario pubblico si innesta nei principi costituzionali di garanzia della protezione sociale per tutti i cittadini anche per i meno fortunati.
La sanità efficiente, come l’istruzione di qualità e un dignitoso sistema pensionistico si stanno trasformando  in uno scambio commerciale per coloro che possono spendere.  Per i redditi medio-bassi, invece, una scadente qualità dei servizi sociali.
La nostra associazione, pur non essendo collaterale ad alcun partito, non rinuncia alle battaglie politiche sulla sanità.
Facciamo pertanto appello ai soggetti politici ( sindaci e parlamentari regionali) troppo spesso appiattiti sulla furia della privatizzazione.  Occorre una forte pressione, istituzionale e sociale.  Occorrono urgenti misure eccezionali, già positivamente sperimentate in altre regioni attraverso  adeguati incentivi al personale interno e il reclutamento straordinario di medici dall’estero.
Non c’è più tempo da perdere. Senza stringenti contromisure le aziende sanitarie saranno soffocate   dai predatori della salute che, speculando sul bisogno, offrono servizi a costi stratosferici.

di Direttore10 Dic 2024 00:12
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