Consolidamento e recupero della Fornace Penna
Grazie all’ultima variazione di bilancio approvata dall’ARS, sono state messe a disposizione
dell’Assessorato ai Beni Culturali, risorse per oltre mezzo milione di euro per i lavori di
consolidamento e recupero della Fornace Penna, uno degli ultimi esempi di archeologia
industriale in Sicilia nonché simbolo di un intero lembo di terra iblea. A darne notizia
l’Onorevole Ignazio Abbate che già lo scorso 15 ottobre era riuscito ad ottenere un primo
finanziamento da 25 mila euro per i primi interventi di somma urgenza onde scongiurare il
crollo del terzo settore di finestre. “Lavori che sono solo l’antipasto di quello che interesserà
la Fornace Penna nei prossimi mesi – ci tiene a precisare l’On.Abbate – visto che verrà
effettuata un’attenta operazione di recupero e conservazione di questa straordinaria
testimonianza storica di inizio ‘900. Se finalmente siamo riusciti a concretizzare una pratica
che da anni si trascinava tra promesse e continui rinvii è grazie al lavoro sinergico effettuato
insieme alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Ragusa e all’Assessorato Regionale ai Beni
Culturali. I ringraziamenti in questi casi sono doverosi nei confronti dell’Assessore
Scarpinato, del Sovrintendente De Marco e dell’Ing. La Rocca. Ognuna di queste figure ha
compreso la necessità degli interventi ed ha lavorato per accelerare l’iter burocratico. A
brevissimo, entro questo mese, verrà espletata la gara d’appalto e quindi potremo finalmente
dare il via ai lavori. Quello che è certo è che, in tempi relativamente celeri, finalmente siamo
riusciti prima ad acquisire l’immobile e quindi a mandare in gara i lavori di restauro. Nel
mezzo, come detto, il recupero del terzo piano di finestre che rischiavano il crollo da un
momento all’altro. La Fornace Penna continuerà a vivere e con essa una testimonianza delle
nostre radici industriali. Questa di oggi è una delle soddisfazioni maggiori che ho avuto da
quando sono a Palermo, visto che sono cresciuto all’ombra di questa struttura ed ho sempre
temuto, come tutti, per il suo crollo da un momento all’altro”.