Sostiene Pe..ppe Lizzio
Si può affermare che le abbondanti pioggie di sabato mattina, hanno avuto il grande pregio, metaforicamente parlando, di pulire e di trascinare via le tante incrostazioni , le tante sedimentazioni che si erano accumulate all’interno del Consiglio Comunale di Ragusa.
Le pioggie purificatrici, sono state le dichiarazioni dei Consiglieri Comunali Benbardo, Caruso e Zagami che, finalmente, hanno dichiarato di non appartenere più alla maggioranza che sostiene il Sindaco Cassì in Consiglio.
Dichiarazione che segnano un punto fermo e di chiarezza, in una situazione che ormai da un anno si trascinava stancamente e strumentalmente.
Le vicende che hanno portato i tre consiglieri a questa scelta sono note, ed è inutile in questa sede ripercorrerle. Si può solo dire che ognuno di loro ha percorso un cammino che da posizioni e da tematiche di interesse diverse, lì ha portati via via a un sentire politicamente comune, rafforzati in questo percorso dalla sciatteria amministrativa incapace di dare risposte alle domande e richieste tutte da loro legittimante avanzate, e dalla evidente mediocrità politica di Cassì non all’altezza di gestire le fibrillazioni e le critiche politiche che gli venivano giistamente mosse.
Ma oramai tutto questo è un dato di fatto , un punto fermo che ci porta a certificare che la maggioranza del Sindaco Cassì dai 17 consiglieri iniziali, oggi si è ridotta a 14.
Perché si sia ridotta non interessa perché basta rileggere gli articoli di stampa degli ultimi 12 mesi per capire le ragioni di quanto accaduto.
Oggi , proprio alla luce di quanto di interessante politicamente è avvenuto, la domanda da porsi deve essere obbligatoriamente un’altra; siamo proprio sicuri e certi che i 14 consiglieri rimasti alla corte di Cassì siano un corpo unito , granitico capace di assicurare al Sindaco la maggioranza in Consiglio o invece no? E quanti altri seguiranno i tre fuoriusciti?
Rispondere a questa domanda non è affatto facile e soprattutto non vi è nessuna certezza.
Il Sindaco Cassì, dall’abbandono dei tre consiglieri, esce, politicamente molto indebolito.
Quella immagine di Sindaco vincente dall’atteggiamento di distaccata superiorità/ sufficienza che da sempre lo contraddistingue per la prima volta, in maniera chiara , viene intaccata, scalfita incrinata.
Tutto cio grazie ad una azione politica concertata, studiata a tavolino e messa in atto dai tre consiglieri oramai indipendenti.
Consiglieri che hanno operato la loro scelta anche nel momento giusto.
Non solo perché la loro decisione è stata comunicata nel corso della seduta del Consiglio Comunale dedicata alla enfatica “Relazione annuale del Sindaco’ , che ne è risultata quindi offuscata, ma perché le loro dichiarazioni di indipendenza giungono nel momento in cui si stanno facendo, a livello provinciale, i giochi in vista delle elezioni di secondo livello del prosdimo dicembre Elezioni che com’è noto porteranno alla elezione del Presidente del Libero Consorzio comunale.
Su questo fronte dove Cassì da “finto civico”, fa continui viaggi nelle segreterie di due ben individuati partiti politici del centrodestra per cercare appoggio alla sua candidatura a Presidente, né esce fortemente indebolito perché non solo si presenta, adesso, al tavolo delle trattative con tre consiglieri in meno, ma per come si argomentava prima, Cassì il prossimo 15 dicembre in occasione delle elezioni non è certo , non è sicuro al 100% di poter contare su 14 voti .
Su questo punto si aprono prospettive inquietanti per Cassì.
Nella sua variegata ed eterogenea maggioranza rimasta , si può essere certi ché tutti ma proprio tutti gli daranno il voto , o nel segreto dell’urna , qualcuno coglierà l’attimo per minare, per intaccare ulteriormente l’immagine vincente che Cassì si è dato dopo il risultato delle passate edizioni amministrative.
Maggioranza residua dove, a dire dei tre consiglieri dissidenti, come si evince dalle dichiarazioni rese in Consiglio comunale, vige un modus operandi poco democratico avvezzo a far fuori, politicamente parlando, chi non si allinea ai voleri del capo e del suo cerchio magico.
Senza sottovalutare il fatto che ridimensionare Cassì sia a livello di Consiglio Comunale oggi, e sia a livello di elezioni provinciali domani, ha anche un grande significato e vantaggio politico in vista del futuro prossimo.
Futuro prossimo che tradotto vuole dire elezioni regionali del 2027 a cui Cassì obbligatoriamente guarda essendo oramai al suo secondo e ultimo mandato.
Un Cassì con una immagine indebolita può tornare utile ai suoi possibili futuri avversari politici.
Tutto questo porta alla inevitabile conclusione che nei prossimi mesi la navigazione del Cassì 2 non sarà facile , con tanti ostacoli da superare , dove sarà veramente difficile mantenere saldi, compatti e fedeli alla causa i 14 consiglieri comunali rimasti, (chissà per quanto tempo ancora), a fianco del Sindaco Cassì.