Sapeva o non sapeva?
Il Sindaco è sotto attacco. Dopo le questioni castello e Iblea Acque, si ritrova in mano la patata bollente di Ibla baskers. Lo spostamento della manifestazione dall’antico quartiere al centro di Ragusa Superiore, in pratica, non è calata a nessuno. Probabilmente anche in questa occasione è prevalsa quella convinzione, tipica del nostro primo cittadino, che si può fare tutto grazie all’ormai stantio concetto del 63% di consensi. Ma come può aver avallato un cambio così radicale senza comunicarlo a tutti? Non si è minimamente preoccupato di cosa avrebbero detto quelli di Ibla. E poi: se si danno 25 mila euro ad una manifestazione, senza preoccuparsi del loro bilancio, è lecito chiedere che si rispetti il concetto base della stessa e cioè che si faccia a Ibla? Registriamo oggi l’intervento del consiglere Bennardo che da tempo è un aventiniano nel gruppo Cassì. L’istanza dell’associazione organizzatrice di Ibla Buskers, presentata a febbraio 2024, ai fini dell’erogazione di un contributo da parte del Comune di Ragusa per circa 25.000 euro, riporta nel programma dell’evento specifiche che vedono Ragusa Ibla come unico palcoscenico dell’evento. Dagli spazi richiesti all’amministrazione, quali i giardini iblei o l’auditorium San Vincenzo Ferreri, alle intenzioni degli organizzatori volte a valorizzare, si legge, “le peculiarità monumentali, ambientali ed urbanistiche di Ragusa Ibla”. E’ quanto ha fatto emergere nel proprio intervento di ieri pomeriggio in aula il consigliere comunale Federico Bennardo. “Sono sicuro – ha detto Bennardo – che l’edizione di quest’anno a Ragusa superiore sarà un’occasione unica per riscoprire il nostro centro storico sotto una veste inedita, gli organizzatori infatti ci sorprendono da sempre con un evento che si fa notare anche a livello internazionale. Tuttavia, qualcosa non torna. Ieri il sindaco ha dichiarato in consiglio comunale che la notizia di un cambio location sarebbe maturata nei mesi successivi alla ricezione dell’istanza e quindi non proprio una sorpresa come invece aveva dichiarato al quotidiano “La Sicilia” in data 23 agosto. Delle due l’una: non sapeva come ha dichiarato, e quindi non ha vigilato, ed allora ai sensi del regolamento vigente sulle sovvenzioni economiche per eventi culturali può adottare misure perché il contenuto dell’istanza è stato disatteso. Oppure, ben più grave, il primo cittadino era già da tempo edotto sulla questione per una ben precisa (e poco condivisibile) strategia volta a far rivivere il centro storico di Ragusa spostando eventi invece di crearne nuovi. Ecco perché chiediamo maggiore chiarezza su qual è la strategia adottata dall’amministrazione comunale”.