Eppure qualcuno critica la Sac!!!!! Ora c’è l’MPA

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E’ dif­fi­ci­le a cre­der­ci. La po­li­ti­ca, tutta insie­me, tiene bor­do­ne alla Sac, in­co­mincian­do da Schi­fa­ni, ma a poco a poco  qual­cu­no de­bor­da e ries­ce  ad in­di­vi­dua­re pre­ci­se respèonsabilità. In un altro paese, dopo l’in­cen­dio a Fon­ta­na­ros­sa, i ver­ti­ci della Sac sa­reb­be­ro do­vu­ti an­da­re a casa, in at­te­sa dei ri­sul­ta­ti delle com­mis­sio­ni d’in­chies­ta. Ma da noi no! Prima di tutto perchè le com­mis­sio­ni non hanno sa­pu­to fare il loro la­vo­ro, o non hanno avuto il co­r­ag­gio di rac­con­ta­re bene come sono an­da­te le cose, e  quin­di, in­cas­san­do la solidarietà di Schi­fa­ni e ora anche di Tran­ti­no, loro sono tran­quil­li, ai posti di co­man­do, men­tre l’im­ma­gi­ne della Si­ci­lia si va sfal­dan­do sotto i colpi dell’Etna. Ma fi­nal­men­te, di­ce­vo, qual­cu­no alza la testa. A farlo oggi è  il con­siglie­re co­mu­na­le Mpa, Se­rena Spoto che di­chia­ra:  Il fe­no­me­no pa­ros­sis­ti­co dell’Etna, che per l’en­ne­si­ma volta ha de­ter­mi­na­to gra­vis­si­mi di­sa­gi per i pas­seg­ge­ri in trans­ito dall’Ae­ro­por­to di Ca­ta­nia, è un fe­no­me­no che ormai as­su­me ca­r­at­te­re pe­rio­di­co. Ep­pu­re, come sem­pre ac­ca­duto in pre­ce­den­za, la go­ver­nan­ce della SAC sem­bra es­se­re del tutto im­pre­pa­ra­ta alla ges­tio­ne di even­ti che non pos­so­no in alcun modo es­se­re con­si­de­ra­ti stra­or­di­na­ri. Su ques­to punto, per­al­tro, uni­ta­men­te ad altri col­le­ghi con­siglie­ri, in­sis­te la Spoto,  avevo già pre­sen­ta­to lo scor­so agosto una spe­ci­fi­ca in­ter­ro­ga­zio­ne, ri­ce­ven­do dalla SAC ris­pos­te del tutto eva­si­ve.  Stu­pis­ce, in­fi­ne, l’as­sor­dan­te si­len­zio della ca­me­ra di com­mer­cio del sud est Si­ci­lia che, nella qualità di azio­nis­ta di mag­gio­ran­za della SAC, avreb­be il do­ve­re di in­ter­ve­ni­re con la ne­ces­sa­ria du­re­z­za nei con­fron­ti degli at­tua­li am­mi­nis­tra­to­ri, pro­v­ve­den­do al ra­di­ca­le rin­no­va­men­to della Go­ver­nan­ce della SAC. Rin­no­va­men­to che va ef­fet­tua­to con la mas­si­ma celerità al fine del su­pe­rio­re in­ter­es­se del Co­mu­ne di Ca­ta­nia e della Città Me­tro­po­li­ta­na”.
In­ol­tre  è as­so­lu­ta­men­te con­di­vi­si­bi­le l’in­ter­ven­to dell’ono­revo­le Man­lio Mes­si­na, con­ti­nua il con­siglie­re spoto dell’MPA, che de­no­ta ca­ren­ze nella ges­tio­ne dello scalo ae­ro­por­tua­le. Ca­ren­ze che ri­le­va­no tanto, sia sotto il ri­tar­do nella pu­li­zia delle piste di at­ter­rag­gio quan­to, ma anche in ri­fe­rimen­to all’in­com­pren­si­bi­le de­po­ten­zia­men­to dell’ae­ro­por­to di Co­mi­so (che po­treb­be fun­ge­re, in ques­ti casi, da ae­ro­por­to al­ter­na­ti­vo per l’at­ter­rag­gio dei voli di­rot­ta­ti). Tali omis­sio­ni, uni­ta­men­te a quel­le ve­ri­fi­ca­te­si lo scor­so anno in oc­ca­sio­ne dell’in­cen­dio che ha pa­ra­li­z­za­to l’ae­ro­por­to per oltre un mese, com­por­ta­no un gra­vis­si­mo danno di im­ma­gi­ne (e non solo) per la città di Ca­ta­nia, po­nen­do allo st­es­so tempo seri dubbi sull’ad­egua­te­z­za della Go­ver­nan­ce della SAC.

Anche Pna Al­ber­ghi­na co­or­di­na­tri­ce MPA a Ca­ta­nia  ha par­la­to della ques­tio­ne:  La chius­u­ra dell’ae­ro­por­to di Ca­ta­nia pro­prio nel gior­no di fer­ra­gosto a causa della ca­duta di ce­ne­re vul­ca­ni­ca sol­le­va non pochi in­ter­ro­ga­ti­vi sulla ges­tio­ne dell’emer­gen­za ol­tre­ché sulla pre­pa­ra­zio­ne delle autorità lo­ca­li che, an­co­ra una volta, hanno dato prova di es­se­re as­so­lu­ta­men­te im­pre­pa­ra­te ad af­fron­ta­re un fe­no­me­no, quale ap­pun­to quel­lo della ce­ne­re vul­ca­ni­ca, che, pur nella sua imprevedibilità, è un fe­no­me­no sto­ri­co e ci­cli­co e non certo un even­to ec­ce­zio­na­le per la nos­tra città.  Ri­te­nia­mo che l’in­ter­ru­zio­ne delle ope­ra­zio­ni ae­ro­por­tua­li per gran parte della gior­na­ta, sep­pu­re ne­ces­sa­ria in si­tua­zio­ni di peri­co­lo im­me­dia­to, si ap­pa­le­sa come mi­su­ra es­tre­ma che de­no­ta la to­ta­le ca­ren­za di pro­gram­ma­zio­ne per l’ad­ozio­ne di so­lu­zio­ni al­ter­na­ti­ve pron­te all’uso. E’ in­dub­bio che un’at­ten­ta e pro­gram­ma­ta ges­tio­ne, non solo del traf­fi­co aereo, ma anche della ma­nu­ten­zio­ne delle piste avreb­be si­cu­ra­men­te li­mi­ta­to i di­sa­gi ve­nu­tisi a crea­re, per non par­la­re poi della to­ta­le ca­ren­za di in­for­ma­zio­ni tem­pes­ti­ve ai pas­seg­ge­ri e del ne­ga­ti­vo im­pat­to eco­no­mi­co, sia per l’uten­za che per l’in­te­ro set­to­re tu­ris­ti­co e com­mer­cia­le. È in­ac­cet­ta­bi­le che per l’as­sen­za di piani di con­tin­gen­za de­fi­ni­ti e ope­ra­ti­vi venga messa for­te­men­te in dis­cus­sio­ne l’ef­fi­cien­za e venga pa­ra­li­z­za­ta una delle in­fras­trut­tu­re prin­ci­pa­li della nos­tra città ov­ve­ro l’ae­ro­por­to. Ri­te­nia­mo in do­ve­re di chi è ai ver­ti­ci dell’am­mi­nis­tra­zio­ne ae­ro­por­tua­le di do­tar­si con ur­gen­za di stru­men­ti va­li­di ed ef­fi­ca­ci a ga­ran­ti­re che il nos­tro scalo, hub vi­ta­le per il tu­ris­mo, il com­mer­cio e lo svi­lup­po eco­no­mi­co non solo della nos­tra città ma anche di tutta la re­gio­ne possa con­ti­nua­re a svol­ge­re il suo ruolo cru­cia­le.

 

di Direttore17 Ago 2024 17:08
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