Cotta o cruda?

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All’hotel la Pineta di Chiaramonte, il sottoscritto, è particolarmente legato perchè più di quaranta anni fa mi ci sono sposato. Allora era una struttura molto bella con la sala ricevimenti alegante e spaziosa, l’albergo con arredi di qualità e spesso vi si svolgevano serate danzanti con star nazionali. Poi il degrado. Troppo tempo hanno impiegato i proprietari a vendere l’impianto e quando l’amministrazione comunqle è riuscita ad entrane il possesso era poco più di un rudere. Inoltre, con una nuova visione ambientalista generalizzata, la Pineta è davvero un pugno nell’occhio. La vcosa più giusta sarebbe buttrla giù completamente e ripristinare il verde.  Ma non nè possibile. Si tratta pur sempre di un bene che ha un valore. Ma da anni il Comune brancola nel buio perchè per fare qualuqnue intervento ci vogliono i soldi. E quindi tutto fermo e  immagine sempre più brutta. Ora lex Provincia avendo trovato nei cassetti qualche milioncino ha fatto un progetto che prevede una parziale ristrutturazione lasciando immutata la destinazione d’uso, quella di essere la sede dell’istituto alberghiero. Secondo me era una soluzione ottimale ed inaspettata che non fa spendere nulla al Comune.  Ma come sempre accade  c’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Ed ecco che alcuni consiglieri comunali d’opposizione  intervengono con questo comunicato.
Come già espresso Iacono considera l’intervento per l’ex hotel La Pineta “miope” poiché si andrà ad abbattere gran parte della struttura per realizzare solo su un piano una sede distaccata dell’Istituto Alberghiero.
“Capisco che spesso la politica ha bisogno di lasciare la propria “firma” con l’avvio di un’opera tangibile – dice Iacono – ma qui siamo dinanzi a una scelta, e a una “firma”, che consideriamo ben poco futuribile e dai costi esosi per i cittadini. Infatti leggere le lodi verso il sindaco Cutello, da parte del direttore generale del Libero Consorzio Nitto Rosso, per aver deliberato la demolizione dei due terzi della struttura dell’ex hotel stride con la realtà fattuale”.
“Una realtà che vede il Comune di Chiaramonte pagare rate di circa 50mila euro l’anno sino ancora al 2044 per una struttura che vedrà l’abbattimento di due piani e che ospiterà una cucina professionale per la sezione distaccata dell’Alberghiero. E’ soltanto questo che serve al territorio? Un territorio vocato al turismo della montagna, all’accoglienza, all’eccellenza enogastronomica e dell’olio. Mentre nelle altre città si sfruttano fondi Pnrr e altre tipologie di fondi europei per potenziare la ricettività turistica a Chiaramonte ci precludiamo tutto ciò, gettando alle ortiche un bene che è stato valutato nel 2009 dall’Ufficio catasto di Ragusa 1.350.000 euro e nel 2024 dal Comune di Chiaramonte 1.100.000 euro”.
Ora mi permetto di dire che le rate del mutuo il comune le deve pagare lo stesso ma visto che è quasi in dissesto come potrà intervenire nel restauro? Allora io credo che sarebbe bene prendersi questo regalo della provincia e migliorare il tutto.  basta dare un’occhiata alla foto di copertina per capire che non si può lasciare la struttura in quelle condizioni.
Ci sono anche altre considerazioni, che riportiamo, ma a questo punto lasciamo ai lettori decidere se siamo davanti ad una buona prospettiva o no.
“Le motivazioni esplicitate dal dottor Rosso in merito all’abbattimento e alla conseguente “visione” della Chiesa, che è comunque visitabile, non sembrano reggere dinanzi alle prospettive che si potrebbero aprire con una progettazione concreta e in grado di guardare al futuro. Gli stessi studenti dell’Alberghiero, con una struttura ricettiva di qualità, potrebbero trovare adeguati sbocchi occupazionali. Inoltre ci chiediamo se il Libero Consorzio potrà sobbarcarsi i doppi costi di gestione di due sedi distaccate dell’Alberghiero a Chiaramonte. Quindi ci appelliamo alla dottoressa Valenti, al dottor Rosso, al sindaco Cutello affinché i fondi della variazione di bilancio vengano impiegati per altre opere a Chiaramonte così come avviene nel resto della Provincia e affinché si guardi a una diversa prospettiva per il rilancio del territorio”, concludono.
di Direttore18 Ago 2024 19:08
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