Non credo alla “consulta proponente”
Ho più volte pensato alla svolta che ha voluto dare il sindaco ai compiti delle ormai famosa commissione per la Tassa di Soggiorno. Credo che ci sia un errore di interpretazione , forse però voluto, che lo ha trasformato in una consulta proponente piuttosto che in un organismo di controllo. E così ho pensato di mandare una lettera al primo cittadino per manifestargli i miei dubbi. Tra le altre cose gli ho scritto: Mi é sembrato, infatti, di capire che Lei abbia deciso, unilateralmente, di dare un ruolo diverso a quell’organismo, nato una decina d’anni fa, al momento dell’introduzione dell’imposta a Ragusa. I consiglieri comunali di allora temevano che tali risorse venissero spese senza alcuna regola e per attività diverse dall’ambito turistico cosa che, per altro, puntualmente si è verificata. Da qualche tempo il suddetto organismo, a mio avviso, non effettua più soltanto il controllo delle spese, compito per il quale si giustificherebbe la presenza politica di consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, ma è diventato una specie di “consulta proponente” formata da persone delle quali non si conoscono le esperienze ne si valutano bene le competenze ma che poi sono chiamate ad analizzare e approvare, a priori, l’operato presente e futuro dell’amministrazione nel settore del turismo. E’ infatti evidente che non vi fanno parte, come invece sarebbe opportuno, le figure essenziali in quel campo a partire dalle agenzie di viaggi fino ai tour operator, ai vettori che sono le uniche figure titolate a creare pacchetti di incoming e offrire, secondo la legge, servizi diversi come la ristorazione tradizionale e d’eccellenza, trasferimenti, escursioni guidate ed altro. Non vi sono neppure rappresentate le Pro Loco, che per le ultime normative nazionali sono delle APS, iscritte, come Lei saprà certamente, al Runts, il che le pone in prima linea per l’impegno sociale. Avere all’interno di questo osservatorio, promosso in modo improprio ad organismo proponente, solo degli albergatori e proprietari di B/B (che non sono neanche delle vere attività economiche) è quindi riduttivo poiché manca per intero il comparto capace di programmare e organizzare pacchetti e soggiorni, veicolarli e poi venderli per riempire gli hotel e anche gli esercizi extra alberghieri. Dopo tutta una serie di considerazioni in merito ho poi concluso con un suggerimento: che si possa istituire finalmente una vera e propria “autorità” nel campo del turismo, dotata di una certa autonomia gestionale, che possa contare sull’esperienza qualificata di tutte le forze locali del settore. La finalità primaria è quella di individuare degli obiettivi a brevissimo termine, investendo in cultura, intrattenimento, qualità e quantità dell’accoglienza e della ricettività, potendo così contare su più espressioni della nostra città senza farsi fuorviare da piccole beghe personali ed invidie di quartiere. La ringrazio per l’attenzione. Naturalmente la lettera lascerà il tempo che trova, non cambierà assolutamente nulla visto che la macchina del Sindaco va avanti ad occhi chiusi e senza potersi guardare intorno. Se alla fine, dopo tanti incontri inutili dove si parla solo di teoria senza riuscire a mettere in pratica nemmeno uno straccio di progetto, dopo aver aperto il cuore e le casse comunali al “conquistador” più raccomandato del momento si cercherà di rimediare in famiglia, almenopotrò dire di aver fatto qualcosa. Buon divertimento.