Bisogna fare qualcosa! Ci stanno prendendo per i ….fondelli
A casa mia il compito, importante ed essenziale, di fare la spesa tocca a me e quindi sono diventato esperto in fatto di prezzi ed offerte speciali decantate dai vari supermercati. Sono in grado di accorgermi quindi del quotidiano aumentare die beni di prima necessita e non posso che denunciare che qualcosa non sta andando nel verso giusto e quelli della grande distribuzione stanno giocando sporco. Mi sono già lamentato del pomodoro che viene dall’Olanda e del nostro prodotto tipo ciliegino che tocca vette inesplorate. Per chi gode di lauti stipendi pochi euro in più su un prodotto non fanno la differenza perchè alla fine paga sempre Pantalone. Ma per tanti altri, pensionati, impiegati, operai, la situazione è ben diversa. Vi voglio far fare una considerazione. Generalmente quello che viene del territorio, a KM zero, dovrebbe essere a prezzo concorrenziale. Se poi si tratta di prodotti lattiero caseari si dovrebbe registrare una calata verticale del prezzo visto che gli allevatori piangono, è il caso di dirlo, sul latte da vendere, e le industrie hanno più prodotto da piazzare. Ma non è così. E qualcuno mi deve dire perchè. Oggi ho comprato una vaschetta di “cosacavaddu ” grattugiato, (obbligatorio per un ragusano per condire ogni tipo di pasta o raviolo o per aggiungere in pratica ad ogni ricetta pesce compreso). Ebbene il prezzo odierno sfiora i 17 euro al KG. Una cifra irragionevole per tutte le motivazioni che abbiamo descritto prima. E’ un prodotto locale che non prevede particolari trasporti, non ha un protocollo e spesso non è proprio dei più buoni e si vende grattugiato appunto. In poco tempo siamo passati dai 10 euro circa ai 17. Come è possibile?? C’è in atto una speculazione che la grande distribuzione sta portando avanti per fare profitti, credo ingiustificati, su quel prodotto. Se parli con il titolare ti dice che lui lo compra dalla casa madre e quindi è a prezzo imposto. Una vergogna. Non tanto per il prezzo ma proprio perchè essendo uno dei nostri prodotti più rinomati, che vogliamo promuovere in giro, costringere i ragusani a pagarlo tanto è davvero una vergogna. Plaudo invece a quelli di Progetto Natura che in Fiera Agricola hanno venduto dello straordinario Dop, quello con tanto di protocollo e controllo da parte dei centri di ricerca, a € 14,50 e ne hanno piazzato tonnellate. Insomma se c’è un’autorità preposta, tipo Nas, suggeriamo fare un blitz e vedere le fatture d’acquisto. Se tale prezzo risulta giustificato nella filiera ci rivolgeremo agli allevatori e produttori perchè smettano di piangere.
Buongiorno, sono un piccolo stagionatore di cosacavaddu ibleo e posso contribuire ad introdurre qualche chiarimento. Per anni il prezzo del latte alla stalla è stato di circa 40 centesimi al litro. Nel 2022 è balzato a 70 centesimi (causa guerra e mancato arrivo di cagliata da polonia, romania, germania.) Nonostante l’aumento del costo dei mangimi e dei foraggi in generale (circa 20%) l’aumento del 70% del prezzo del latte è stato assolutamente spropositato e ovviamente non destinato a durare. Molti nostri allevatori, spesso anche caseificatori con la loro tipica scarsissima lungimiranza hanno pensato male di smettere di caseificare e vendere il latte alla stalla. Con questo hanno fatto crollare tutta la filiera dei nostri formaggi tipici. Abbiamo visto nei supermercati le provole a 12 euro! Ora il prezzo del latte è sceso a 50 centesimi al litro (che data l’inflazione equivalgono ai 40 centesimi del 2021) ma, lo stagionato ed il semi stagionato manca perchè non prodotto nei mesi scorsi. A questo si aggiunga che la GDO mentre ha ricarichi minimi sui prodotti nazionali carica almeno il 30% su quelli locali.
Spero di essere stato utile.