Ambiente: Qualcosa non va! Il sindaco commenta!
Articolo di Peppe Lizzio.
In un precedente nostro articolo, davamo notizia su due importanti report di carattere ambientale redatti rispettivamente da Arpa Sicilia e Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana. Report che avevano evidenziato dati non esaltanti per la città di Ragusa.
A tal proposito esprimevamo viva preoccupazione.
La espressa preoccupazione, viene ancor più acuita , oggi, alla luce dalla pubblicazione del report “Ecosistema Urbano 2023” redatto da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e il Sole 24 Ore sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo.
Ragusa, viene clamorosamente bocciata retrocedendo in classifica di ben 21 posizioni occupando, infatti, la 87.ma posizione rispetto alla 66.ma dell’ anno scorso.
Bisogna tornare indietro di ben cinque anni (2018) per trovare così in basso la nostra Città (allora era 86.ma) in questa speciale classifica.
La bocciatura subita, è clamorosa se si analizzano alcuni parametri che hanno influito negativamente sul risultato finale.
Ragusa continua a soffrire nell’offerta del trasporto pubblico (103 posto su 110), nel tasso di motorizzazione (88.mo posto).
Forti criticità emergono dalla presenza di PM10 (85, lo scorso anno terza posizione) dalla ingente dispersione idrica (85), e soprattutto sull’uso efficiente di suolo (104) e numero di alberi (91). Emerge quindi un quadro finale dove Ragusa perde sulla qualità dell’aria , nel trasporto pubblico, nell’uso efficiente di suolo, nella presenza di polveri sottili.
Se Ragusa retrocede a una posizione di classifica che aveva cinque anni fa , ci si chiede , allora, che politiche ha messo in campo l’amministrazione del sindaco Cassi in questi anni per una città più sostenibile e vivibile.
Politiche evidentemente fallimentari che vanno profondamente riviste, ripensate e soprattutto attuate.
La sfida per una città più green impone che si mettano in campo interventi lungimiranti e innovativi non più rimandabili, prevedendo do anche risorse adeguate .
La vera sfida per una buona amministrazione è su questi temi ambientali e non esclusivamente nel campo delle opere pubbliche.
Non possiamo che ripetere quanto scritto una settimana fa, siamo seriamente preoccupati “perché, al contrario di quanto è solito sostenere il sindaco Cassi, a quanto pare non va tutto bene in Città”.
Il sindaco Cassì ha subito commentato la Classifica di legambiente:
“Il posizionamento di Ragusa nel rapporto Ecosistema urbano 2023 di Legambiente non può lasciarci soddisfatti e insieme ai tecnici in forza al Comune analizzeremo punto per punto i vari indici di questa classifica per capire dove e come poter migliorare. A prescindere dai posizionamenti, alcuni positivi altri negativi, abbiamo infatti sempre considerato i diversi studi che ogni anno classificano città e province
italiane come stimolo per fare meglio.
È nostra intenzione lavorare anche su quei criteri che oggettivamente ci penalizzano, come il rapporto tra metri di piste ciclabili e abitanti, inevitabilmente connesso alla conformazione del territorio, o il gran numero di auto paragonato alla popolazione,
che è anche frutto di una mentalità difficile da sradicare. Elementi come questi rappresentano sfide che Ragusa deve affrontare e che può
vincere. Lo stesso Ecosistema urbano, infatti, certifica Ragusa come una delle migliori città per raccolta differenziata e un esempio virtuoso a livello nazionale per il regolamento innovativo che consente lo sfruttamento di energie rinnovabili anche in centro storico. Due ambiti in cui Ragusa fino a non molti anni fa annaspava e in cui ora primeggia. Anche alla voce Ztl, considerata da Legambiente indicatore di qualità, Ragusa è finalmente presente”.
Ma cosa si aspettavano i ragusani e il sindaco? Non vivo a Ragusa ma vengo spesso quasi mensilmente, vivo al nord in Emilia non specifico la città perché il confronto potrebbe sembrare azzardato e imbarazzante.
Ad ogni modo le città moderne in Italia ed Europa stanno cercando di assecondare la transizione ecologica, quindi isole pedonali, spazi sempre più ristretti per le auto, mezzi pubblici spesso elettrici o a metano, piste ciclabili e non dite che a Ragusa non si possono realizzare perché le bici elettriche o a pedalata assistita adesso possono andare ovunque.
Ma dove vogliamo andare, a Ragusa pochissima gente cammina a piedi, pochissima gente utilizza i bus anche perché se il servizio è pessimo e non c’è nessuna politica mirata alla sensibilizzazione e all’utilizzo del mezzo, questa è la città dove la generazione z quella che imbratta i monumenti e occupa le strade da noi va a scuola con le minicar diesel super inquinanti, città che in Italia detiene il record di vendite di questi piccoli mezzi …paradosso tutto ragusano, questo è l’emblema come a Ragusa su questo fronte siamo all’anno zero e le statistiche inesorabilmente lo certificano, cosa pensa di fare il sindaco che ha ottenuto il 60% dei consensi?