La vallata da rigenerare. Come e perchè:
Personalmente ho visto almeno una decina di progetti relativi alla Vallata Santa Domenica che poi sono stati riposti nei cassetti…. Tutti i sindaci ha cercato di lasciare il loro segno su questo polmone verde al centro della città che però da sempre risulta difficile da raggiungere e percorrere. Eppure ha un enorme fascino considerando che è zona con alberi sempre verdi e conserva anche resti del nostro passato. I problemi dicevamo sono tanti. prima di tutto la fruibilità e in quali orari. E’ pacifico che io di notte non ci andrei per raggiungere Ibla a piedi e quindi si deve capire come organizzare i percorsi e i tempi. Poi c’è la difficoltà del clima perchè d’inverno diventa difficile fare tutto. Infine ci voglio le idee perchè non basta pulire, fare i muretti e rigenerare le piante ma occorre capire cosa ce ne dobbiamo fare, a parte il concetto del recupero. Non si può prendere il sole sull’erba e neanche andare a cavallo ( penso al Central Park a New York, con le dovute proporzioni) e neanche al momento si pensa ad un bar o a un ristorante. Però 7 milioni e passa aiutano a pensare. E’ infatti questa la spesa per la Rigenerazione Ambientale Urbana per la Vallata Santa Domenica, finanziata con i fondi del P.N.R.R. Con determina dirigenziale n° 3907-2023 del 23 giugno, sono stati aggiudicati i lavori di euro 7.150.000 al Consorzio stabile Agoraa S.C.a R.L. con sede a Tremestieri Etneo. Grazie a Dio non ci possiamo lamentare della capacità degli uffici a intercettare fondi così come è accaduto per Villa Moltisanti per la quale resta sempre l’interrogativo su cosa farne.
“Teniamo fede all’impegno assunto in campagna elettorale – afferma il sindaco Peppe Cassì – quando annunciammo che la ditta responsabile della rigenerazione della Vallata sarebbe stata individuata entro il 30 luglio.
Il recupero dei percorsi e dei muri a secco, la messa in sicurezza dei muretti perimetrali di via Natalelli e via Dalla Chiesa, la sistemazione della condotta fognaria e la bonifica del verde, la nuova illuminazione e il ripristino dei contesti architettonici abbandonati, come quello delle carcare, si congiungeranno in continuità con la rigenerazione già messa in atto nella parte sottostante via Natalelli, in un processo di progressiva “riappropriazione” di questo polmone verde nel cuore di Ragusa. Un’area degradata, piena di vegetazione e di rifiuti di ogni tipo, si sta riqualificando dalla sommità fino a Ibla, ritrovando la sua storica funzione di collegamento tra i
due centri storici della città”.