Forze dell’Ordine numericamente insufficienti e sotto organico
Ci sono ormai delle città che possiamo definire di frontiera se non addirittura al di la della frontiera. Succede ovunque quando il fenomeno migratorio non è regolato e non si è in grado di offrire lavoro e sistemazioni dignitose. Lo vediamo ogni giorno in Tv. Pensate all’hotel di Firenze o ad alcuni rifugi nei boschi del nord e nella campagne del sud. Non è politica ma ragionamento che dovrebbe spingerci a capire che i limiti sono ormai superati da tempo. Inutile chiedere sempre più uomini e mezz,i che tra l’altro non saranno mai disponibili a tempo indeterminato, occorre creare condizioni e stili di vita. Se questo non si può fare serve agire di conseguenza ponendo limiti. A Vittoria che spesso è stata appunto considerata, a torto o a ragione, città di frontiera il sindaco Aiello ha voluto fare delle considerazioni in merito all’ordine pubblico in città. “I temi della sicurezza e dell’Ordine pubblico non sono risolvibili in ambito locale. La competenza è dello Stato attraverso gli strumenti previsti dalla legge e l’adeguamento delle Forze dell’Ordine. È ovvio che è l’intera Città che deve collaborare e in primis il Corpo dei Vigili Urbani. Ma la questione non può essere mistificata o peggio consegnata alle corbellerie di una sociologia d’accatto che ne fa un fatto etnico. Ci vogliono uomini e mezzi.
Rivolgo forte appello alla politica regionale e nazionale perché siano potenziati gli strumenti che ci consentano di monitorare e controllare il territorio anche con sistemi telematici. Ma ci vogliono più’ uomini e più’
mezzi. Le Forze dell’Ordine sono il presidio che noi ringraziamo ogni giorno per quello che fanno: ma sono numericamente insufficienti, sotto organico, soprattutto a Vittoria, città difficile.
Chi specula sulle nostre difficoltà su questo terreno fa solo male alla Città, mente sapendo di mentire e si assume responsabilità omissive vergognose. A noi il compito non solo di collaborare ma anche quello di organizzare
spazi e servizi di crescita civile, di strutture efficienti e di buon governo, senza traffici illeciti o corruzioni devastanti. E non è cosa facile dopo quasi venti anni di latitanza amministrativa”.