Nonostante tutto!

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

L’isolamento infrastrutturale del territorio vittoriese è oramai un dato di fatto.
Eppure, l’economia di questa terra è l’emblema del dinamismo. 7287 imprese attive
(al 12 maggio 2023), circa la metà sono imprese agricole, 850 circa sono attività
artigianali, il resto opera nel commercio e nell’industria. Vittoria è la città
dell’agroalimentare di qualità, qui opera il secondo mercato ortofrutticolo italiano alla
produzione dove transita il 75% dei prodotti ortofrutticoli che arrivano sulle tavole
degli italiani. Con quasi 6.000 produttori (censiti dalla stessa struttura) che
conferiscono regolarmente il loro prodotto. Vittoria è la città del vino di alta qualità.
252 ettari di superfice coltivata a uva da vino che produce 4.724 ettolitri di Cerasuolo
Docg e 5.593 ettolitri di Vittoria Doc. Vittoria è la città dove sono operativi due
distretti tra i più significativi del Mezzogiorno: il distretto ortofrutticolo del Sud Est
Sicilia (Doses) e il distretto del cibo del Sud Est siciliano. Entrambi aggregano circa
300 imprese per un fatturato che supera i 300 milioni di euro con un numero di
addetti che sfiora le 4.000 unità.
“Un piccolo territorio che presenta, da anni, queste peculiarità – sottolinea il
responsabile organizzativo della Cna di Vittoria, Giorgio Stracquadanio – dovrebbe
essere servito da infrastrutture che ne sappiano valorizzare le caratteristiche. E invece
no. L’economia di questa terra sconta un isolamento ormai decennale. Le promesse,
seguite da delusioni, sono state così tante da averne perso il conto. Autoporto,
aeroporto, collegamento stradale con il porto di Pozzallo e con Catania, Messina o
Palermo; sono opere cha hanno la stessa valenza delle bolle di sapone: miraggi,
ipnotici e colorati che mentre ti incanti a guardarli, puff, svaniscono. Malgrado ciò le
imprese di questa città continuano ad avere fiducia, aspettano che qualcosa possa
cambiare, sono come i bambini alla vigilia di Natale, aspettano la mezzanotte per
poter scartare finalmente il regalo, ma la mezzanotte non arriva mai perché c’è
sempre qualcuno che riporta indietro le lancette dell’orologio. Intanto, nell’attesa,
questa economia – che ha creato lavoro produttivo, reddito e risparmio – continua a
subire danni e mortificazioni. Un esempio sui tanti che si potrebbero fare:
l’autotrasporto – settore fortemente strategico per la commercializzazione
dell’agroalimentare – oltre a non avere una piattaforma logistica degna e capace di

aggregare le merci – deve subire una viabilità in condizioni vergognose e per giunta
ricca di trappole, come gli autovelox disseminati lungo l’attuale Ragusa Catania. Per
quanto tempo ancora il valore economico di questo territorio deve essere
marginalizzato e umiliato? Da anni si sente dire che le imprese di questa terra devono
essere sostenute con un livello di infrastrutture all’altezza della loro dinamicità. Ma le
parole ricche di riconoscimenti estetici, se non sono seguite dai fatti, sono fuffa. Le
imprese di Vittoria meritano un elogio civile ma anche un appello, un rimprovero, a
far sentire la loro voce”.

di Direttore16 Mag 2023 23:05
Pubblicità