DIREZIONE RAGUSA

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Come abbiamo detto la campagna elettorale a Ragusa entra nella sua fase cruciale durante la quale ogni mossa deve essere soppesata in modo da scontrarsi con gli avversari e nemmeno con la gente. Peppe Cassì che ha mostrato qualche piccola falla nella sua corazza mette sempre più carne al fuoco e oggi ufficializza, con questo comunicato, lo slogan per la città futura.
Una città rigenerata, sostenibile, che parla ai giovani di futuro con prospettive di sviluppo in chiave Euro-Mediterranea.  Affiancando all’esperienza del gruppo Peppe Cassì Sindaco la trasversalità di sensibilità nata con Ragusa Prossima, Partecipiamo Ragusa Futura, De Luca per Ragusa e Ragusa Terramadre, il programma “Direzione Ragusa 2023-2028” (disponibile su www.peppecassi.it) prosegue da quanto fatto, e dal completare i progetti avviati affinché Ragusa non debba ricominciare da capo, aggiungendo nuove azioni concrete.Pensando al Centro Superiore, in questi 5 anni si è invertita la desertificazione causata da vecchie politiche urbanistiche riempiendo di nuove funzioni aree abbandonate. A queste, aggiungeremo la riqualificazione dei Locali ex Standa, di Piazza Libertà, di Palazzo Ina. In attuazione del Prg, da adottare nei primi mesi, acquisiremo immobili privati senza pregio per realizzare spazi di socialità e parcheggi. Riguarderà anche il Centro, senza svuotare Ibla, il potenziamento dell’università con il ritorno di Agraria e l’organizzazione di master e corsi professionalizzanti. Per Ibla, a fianco delle opere in corso, pensiamo ad un Museo del Cinema e della Fotografia alla Cancelleria, alla rigenerazione artistica di via Velardo, ma anche alla Guardia medica e a un Comitato permanente di confronto.
Attenzione per servizi (collegamenti e stazione dei bus, per esempio) e riqualificazione (piazza Malta, l’area verde di via Caboto, un centro polifunzionale) anche per Marina. Le frazioni vedranno proseguire la realizzazione di opere strutturali, come accaduto per Camemi e Gatto Corvino con la rete idrica, ad esempio. Il Piano luci (per monumenti ed efficientamento pubblica illuminazione), il Piano idrico (sostituzioni di condotte, installazione di valvole per la pressione, analisi di flussi), il Piano “Ragusa pedonale” (rifacimento marciapiedi, attraversamenti in sicurezza e abbattimento barriere architettoniche) saranno 3 strumenti fondamentali per la vivibilità, che si uniranno al rinnovamento dei servizi di Raccolta dei rifiuti e Trasporto pubblico, entrambi oggetto di nuova gara e quindi potenziati. Ragusa 2028 è una città umana che mette al centro l’integrazione straniera con uno specifico comitato e l’“informastranieri”; i diritti delle persone con disabilità, favorendo l’inclusione lavorativa e il “Dopo di noi”; la terza età, con azioni di assistenza e di scambio intergenerazionale. Ragusa 2028 è una città in cui muoversi in maniera sostenibile. La nuova mobilità parte dalla rigenerazione dell’ex scalo merci con la nuova stazione dei bus, della metro-ferroviaria, connessa alla città grazie ad opere il cui iter è già avviato, come gli ascensori tra Carmine (Ragusa Centro) e San Paolo (Ibla); la riqualificazione delle stazioni ferroviarie di Ragusa e di Ibla; l’apertura di nuove fermate in via Colajanni e a Cisternazzi, in prossimità del Polo Ospedaliero. Questa visione urbana sarà arricchita dall’ampliamento delle piste ciclabili: ne prevediamo una interna alla Riserva dell’Irminio, sulla base di un progetto già finanziato, ed una sulla strada Ragusa-Chiaramonte per raggiungere cava Celone e Cava Misericordia. Ed ancora, un collegamento ciclo-pedonale per Ibla lungo la via Risorgimento. Continuando a parlare di ambiente: ai 2 parchi in via di restauro (Donnafugata e Giardini Iblei) e ai 2 che stanno nascendo ex novo (via Australia e Scalo Merci) ne aggiungeremo altri 2: il Parco Urbano Vallata Santa Domenica (già finanziato) e il Parco Agricolo Urbano. L’installazione del fotovoltaico sui tetti della zona industriale e il riutilizzo dell’acqua in tutti gli interventi edilizi contribuiranno all’ecosostenibilità. Fondamentali saranno l’attrattività culturale e turistica. I record di Donnafugata sono prova di una svolta che va puntellata. Come? Alcuni esempi: una Fondazione culturale, come in tutte le città d’arte, che gestisca innanzitutto il Teatro Concordia; rendere agibili i teatri in pietra sotterranei di Cava Gonfalone; far conoscere la storia “segreta” aprendo Parco minerario e i rifugi antiaerei.
Il turismo non può prescindere dall’attuare il Piano Strategico già predisposto, dall’avviare la Promo-commercializzazione della “destinazione Ragusa”, dall’attivare il portale “Ragusa Welcome” dove scoprire la nostra terra e acquistare già online visite, soggiorni, esperienze. Si inserisce in questa strategia la visione “Euro-Mediterranea”: troppo a lungo abbiamo percepito la nostra posizione geografica come un limite. La sfida è quella di allargare la prospettiva politica e valorizzare una nuova centralità, diventando anello di congiunzione e porta tra l’Europa e il Mediterraneo. Vogliamo accreditare Ragusa come Capitale Europea del Barocco e beneficiare della trasformazione in atto del Foro Boario in Polo fieristico polifunzionale per ospitare la prima Expo Euro-

E’ chiaro che molte di queste sono solo idee che dovranno trovare sia i fonsi che la voglia per essere poi realizzate e soprattutto bisognerà essere certi che sia possibile farle.

di Direttore08 Mag 2023 12:05
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