Piove sul bagnato!!
E’ proprio il caso di dirlo. Questa Pasqua a Ragusa non è andata come si voleva. I motivi possono essere tanti ma ci si è messo anche il tempo che non è stato assolutamente clemente alternando un cielo plumbeo e scrosci di pioggia a sprazzi di sole ma con una temperatura invernale. E così la tanto attesa ripartenza, dalle nostre parti, non è avvenuta. Questa affermazione deriva da una piccolissima indagine fatta in mattinata. I b&b che sono il polso delle presenze non hanno raggiunto il sold out e gli esercenti si lamentano allo tesso modo. Il titolare del bar “Bianco Mangiare” in piazza Duomo a Ibla da la colpa di sicuro al clima che ha impedito alla gente si sedersi all’aperto per gustare i nostri prodotti ma di sicuro c’è dell’altro. Alla base di tutto, dice appunto Salvatore Avola, è che c’è stata molto meno gente in giro. Forse il caro voli o comunque la situazione economica generale ma queste giustificazioni contrastano con i toni trionfalistici dei giornali o dei tg regionali: boom di presenze nella Sicilia Occidentale con Trapani, San Vito Locapo e Marsala e lo stesso dicasi per Catania e Messina. Dunque se Taormina ride Ragusa non sembra avere avuto la stessa fortuna. E’ pur vero che contro il maltempo c’è poco da fare ma occorre capire come si può intervenire. Chi vi scrive ha sempre detto che è arrivato il momento di andare oltre Montalbano che per noi è stato un elemento di promozione eccellente. Ora bisogna puntare ad altro. Occorre valutare e far crescere le nostre capacità di attrarre, siano esse culturali, paesaggistiche o anche gastronomiche, e fare di tutto per promuoverle. Ragusa è una destinazione che non ha bisogno di essere scoperta perchè è di per se conosciutissima ma ora il suo fascino si sta appannando e quindi serve una piano di recupero per ripartire alla grande nel prossimo anno.