L’odissea dei ritardi potrebbe essere la normalità

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E’ stata una vera odissea. Si dice sempre così quando si tratta di voli con un ritardo importante. Ed è quello che è accaduto venerdi pomeriggio ai passeggeri pronti a imbarcarsi sul volo della Ryanair FR9004  da Fiumicino per Comiso.. L’orario previsto era quello delle 16,35 ma appena arrivati al gate indicato, cioè l’A9, si è subito capito che le cose non sarebbero andate lisce. Prima di tutto dovremmo chiedere perchè il gate usato per i voli per Comiso , l’A9 appunto, è nel piano inferiore ed è l’unico senza aria condizionata. Suggeriamo al proprietario dell’aeroporto di destinazione, in questo caso Comiso, e quindi la SAC  di fare una nota di protesta agli “aeroporti di Roma” per ottenere,  non diciamo una collocazione migliore, ma almeno l’area condizionata.  Ma torniamo al fatto. Appena arrivati al gate inizia l’odissea. I passeggeri, senza dare una ben che minima informazione, vengono sbattuti in altri gate e solo alle 20,30 si da il via alle operazioni d’imbarco. Non parliamo di finger , cioè dei bracci che dal terminal arrivano fino all’aereo perchè per certi voli, leggi Comiso, è più che sufficiente il vecchio e collaudato bus nel quale vengono stipate almeno 50 persone senza nessuna prevenzione anti covid.  Insomma alle 21 con 4,30  ore di ritardo il volo per l’aeroporto ibleo è partito. La compagnia ha inviato delle mail dicendo che è possibile per tutti passeggeri richiedere un rimborso di 250 euro. Il minimo considerando i disagi subiti. Attenzione bisognerà abituarsi a questi disservizi perchè l’intero settore è in crisi per mancanza di personale e si prevedono perdite economicamente gravi .  Secondo Assoturismo Confesercenti su stime elaborate da Cst per l’associazione di categoria, nell’ipotesi che il caos dei voli che da settimane sta colpendo i principali aeroporti europei continui anche durante il mese di agosto il  turismo italiano rischia di perdere 1,2 milioni di passeggeri e 800 milioni di fatturato, solo per quanto riguarda i servizi turistici a terra non più usufruiti dai viaggiatori. I rischi per agosto Fino ad ora, spiega la federazione delle imprese turistiche, “grazie al grande lavoro svolto dalle agenzie di viaggio e dai tour operator, il sistema turistico ha retto senza eccessivi contraccolpi cancellazioni e disservizi, riuscendo quasi sempre a garantire alternative ai passeggeri dei voli annullati. Ma siamo al limite: se la situazione di caos dovesse andare avanti anche in agosto, quando è più complicato riproteggere i passeggeri su altri voli, correremmo il rischio effettivo di annullamento di tutti gli altri servizi prenotati a destinazione, sia in Italia sia all’estero. Anche perchè le compagnie low cost, quelle che stanno soffrendo maggiormente la carenza di personale e le più colpite dagli scioperi, hanno il 67% dei posti disponibili sui voli diretti in Italia“. “E se è vero – continua la nota – che le ripercussioni economiche dei disservizi molto probabilmente verranno regolate dalle polizze assicurative dei ‘pacchetti’, rimane più complicata la soluzione per i passeggeri ‘fai da te’. E’ plausibile dunque immaginare che, se la situazione di criticità dovesse prolungarsi anche per il mese di agosto, i passeggeri possano cambiare destinazione o addirittura rinunciare al volo, tra l’altro in un contesto in cui le tariffe sono aumentate in maniera significativa“. Nei periodi di ‘normalità’ – sottolinea ancora Assoturismo – il numero di passeggeri in Italia nel mese di agosto ha sempre superato i 20 milioni (circa 70% internazionali).

di Direttore25 Lug 2022 19:07
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