ASU: il SINALP denuncia la piaga del precariato in Sicilia

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Sulla spi­no­sa prob­le­ma­ti­ca re­la­ti­va alla sta­bi­li­z­za­zio­ne dei la­vo­ra­to­ri ASU in­ter­vie­ne il Sin­d­a­ca­to Na­zio­na­le La­vo­ra­to­ri e Pen­sio­na­ti (SI­NALP) con una lunga nota del se­gre­ta­rio An­drea Mon­te­leo­ne:

In Si­ci­lia da dec­en­ni la po­li­ti­ca per ob­iet­ti­vi più o meno ve­la­ti crea pre­ca­ria­to nella pu­bbli­ca am­mi­nis­tra­zio­ne.
Ci ren­dia­mo conto che fare po­li­ti­ca crean­do spe­ran­ze di un fu­tu­ro la­vo­ro sta­bi­le e si­cu­ro rende fa­ci­le ot­te­ne­re il con­sen­so.
Vi­ve­re in una terra dove il pre­ca­ria­to, la man­can­za del la­vo­ro, e lo sfrut­ta­men­to ver­go­gno­so di chi vuole solo la­vo­ra­re dig­ni­to­sa­men­te per sfa­ma­re la pro­pria fa­miglia, per­met­te al po­li­ti­co di turno di poter avere fa­ci­le presa sulle spe­ran­ze e le il­lu­sio­ni di chi si ag­grap­pa a tutto pur di so­pra­v­vi­ve­re e ri­ma­ne­re in Si­ci­lia.
Ques­to agire, nei dec­en­ni, ha crea­to il ver­go­gno­so pan­ta­no del pre­ca­ria­to ASU, PIP, CON­TR­AT­TIS­TI, FO­RESTA­LI, AM­MI­NIS­TRA­TI­VI E SA­NI­TA­RI NELLE ASP e per ul­ti­mo ab­bia­mo anche i NA­VI­GA­TOR per un to­ta­le di circa 50 mila schia­vi del nuovo mil­len­nio che non sanno più quale sarà il loro fu­tu­ro.
Poi quan­do fi­nal­men­te un Go­ver­no Re­gio­na­le de­ci­de al­me­no di in­ter­ve­ni­re in un com­par­to di pre­ca­ria­to come gli ASU per porre fine a ques­to ver­go­gno­so pan­ta­no di illegalità e sfrut­ta­men­to dei la­vo­ra­to­ri, in­ter­vie­ne il Go­ver­no Na­zio­na­le di­chia­ran­do che le com­pe­ten­ze in me­ri­to alla loro sta­bi­li­z­za­zio­ne non sono della Re­gio­ne Si­ci­lia­na ma dello Stato.
Nel men­tre gli altri la­vo­ra­to­ri pre­ca­ri, forti della sen­ten­za della Con­sul­ta n. 279 del 2020 con la quale sono state di­chia­ra­te in­am­mis­si­bi­li le ques­tio­ni di legittimità costi­tu­zio­na­le di­chia­ra­te dal Pre­si­den­te del Con­siglio dei Mi­nis­tri che fa ca­de­re, di fatto, il bloc­co alle sta­bi­li­z­za­zio­ni, con­ti­nua­no a chie­de­re a gran voce di es­se­re sta­bi­li­z­za­ti.
Ma i nodi si fanno sem­pre più com­ples­si e di dif­fi­ci­le so­lu­zio­ne vista la con­trap­po­si­zio­ne che si è ormai crea­ta tra Stato e Re­gio­ne.
Con­trap­po­si­zio­ne tutta po­li­ti­ca che sta ot­te­nen­do solo il ri­sul­ta­to ben poco lu­sin­ghie­ro di uc­ci­de­re per l’en­ne­si­ma volta i sogni di cit­ta­di­ni che, sot­to­pa­ga­ti e sfrut­ta­ti in ma­nie­ra inde­g­na, la­vo­ra­no e reg­go­no le sorti della Pu­bbli­ca Am­mi­nis­tra­zio­ne.
Oggi con la pan­de­mia, en­ne­si­ma piaga che af­flig­ge la Si­ci­lia, il Go­ver­no Na­zio­na­le ha dato vita ad ul­te­rio­re pre­ca­ria­to che si andrà a som­ma­re a quel­lo già esis­ten­te.
I tanti pre­ca­ri con­tr­at­tis­ti as­sun­ti dalle ASP ma­tu­reran­no a breve il di­rit­to alla sta­bi­li­z­za­zio­ne e chie­de­ran­no gius­ta­men­te che gli venga ri­co­nos­ciu­to quan­to do­vu­to.
Po­trem­mo elen­ca­re in­te­re pa­gi­ne di pre­ca­ria­to che chie­de che gli venga ri­co­nos­ciu­to il di­rit­to al la­vo­ro come dignità per­so­na­le e so­cia­le, e per ques­to come SI­NALP chie­dia­mo che il Go­ver­no Mu­su­me­ci fac­cia tutto quan­to è pos­si­bi­le af­fin­ché ques­to dua­lis­mo Stato Re­gio­ne venga su­pe­ra­to e si dia at­tua­zio­ne alla sta­bi­li­z­za­zio­ne di tutti i Pre­ca­ri Si­ci­lia­ni.
Già nel com­par­to fo­resta­li ab­bia­mo avuto la Sen­ten­za del Tri­bu­na­le di Ra­gu­sa che ha con­dan­na­to la Re­gio­ne Si­ci­lia­na a ri­co­nos­ce­re ai la­vo­ra­to­ri ben 10 mensilità come ri­sar­ci­men­to per la man­ca­ta sta­bi­li­z­za­zio­ne.
Sen­ten­za pe­san­tis­si­ma che se darà la sveg­lia a tutti i fo­resta­li, solo loro sa­ran­no in grado di far “fal­li­re” la Re­gio­ne Si­ci­lia­na.
Gli ASU sono anch’essi sul piede di guer­ra e non pos­so­no più at­ten­de­re che il Mi­nis­te­ro del La­vo­ro e con esso il Go­ver­no Dra­ghi si espri­ma su chi spet­ta la com­pe­ten­za per la loro sta­bi­li­z­za­zio­ne.
I Pre­ca­ri OSS at­ten­do­no anch’essi nel ris­pet­to della Legge Madia che si dia il via alla loro sta­bi­li­z­za­zio­ne.
Tutti i pre­ca­ri as­sun­ti per l’emer­gen­za COVID stan­no per ma­tu­ra­re anche loro il di­rit­to al ri­co­nos­ci­men­to giu­ri­di­co all’as­sun­zio­ne.
Pur­trop­po sem­pre più ci ren­dia­mo conto che vi­via­mo sopra ad una pol­ve­r­ie­ra so­cia­le che può esplo­de­re in qual­sia­si mo­men­to con danni so­cia­li ed eco­no­mi­ci in­cal­co­la­bi­li.
Chi ha la responsabilità di Go­ver­no deve agire af­fin­ché non suc­ce­da l’ir­re­pa­ra­bi­le.

di Redazione10 Nov 2021 21:11
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