Al Tar contro il Comune di Comiso per l’ex base
Dopo quasi due anni di domande e risposte inframezzate da silenzi e incomprensioni la società Aerolinee Siciliane ha deciso di ricorrere al Tar di Catania per avere riconosciute le sue ragioni in merito alla concessione di adeguata area all’interno delle ex base americana a Comiso. La storia inizia tempo addietro in data 9/01/2020 quando la società Aerolinee chiedeva al Comune di Comiso la concessione di un’area tecnica per la realizzazione di un hangar di manutenzione di aerei di linea e narrow body: Il Comune, che protocollava tale richiesta lo stesso giorno 2020, rispondeva in data 13/01/2020 l’area andava individuata con più esattezza e allo scopo allegava una mappa dell’intera area per marcare l’area di interesse Immediatamente, la società Aerolinee Siciliane individuava il sito di interesse allegando anche l’ulteriore documentazione richiesta ma, tuttavia, il Comune con nota prot. 2597 del 20/01/2020 (all.4) comunicava che l’area scelta era già interessata ad altra progettazione avviata dall’Ente ed invitava, quindi, a selezionare un’altra area.
Da quel momento prendeva vita un lungo scontro epistolare nel quale ad ogni richiesta di Aerolinee seguivano risposte elusive, quasi una sorta di muro di gomma, che miravano a non permettere alla società di iniziare l’attività considerata essenziale per un qualunque aeroporto nel mondo. Parliamo infatti assistenza alla parte motoristica e tecnica dei velivoli. Nel ricorso quindi l’avvocato del ricorrente dice: E’ evidente è che l’Amministrazione continua a dare risposte elusive che non sono né di accoglimento né, tanto meno, di rifiuto della richiesta avanzata e motiva le risposte con rinvii a comunicazioni di altri soggetti che hanno, in maniera molto chiara, evidenziato la loro estraneità alla vicenda. Ricordiamo ai lettori che tutta l’area ex Usaf è stata ceduta alla Regione Siciliana e, ancora, da questa ceduta al Comune di Comiso. Tali terreni sono vincolati, in via preliminare, per la realizzazione di opere ed iniziative connesse al volo civile, come l’hangar che vorrebbe realizzare la ricorrente……indi, non solo unico soggetto che può rilasciare quanto richiesto è il Comune di Comiso ma, per di più, il Comune è vincolato a rilasciare concessioni, sui terreni con finalità specifiche come quelle espresse da Aerolinee
L’avvocato della suddetta società conclude dicendo che tale inadempimento del Comune di Comiso è assolutamente illegittimo e si chiede, ai sensi degli artt. 31 e 117 c.p.a., l’accertamento dell’obbligo dell’Amministrazione di provvedere con pronuncia sulla fondatezza della pretesa … voglia dunque il TAR in accoglimento del presente gravame:
– accertare e dichiarare l’illegittimità dell’inadempimento
dall’Amministrazione all’istanza del 9/01/2020 prot. n. 943 per come
modificata dalla richiesta del 17/11/2020;
– conseguentemente, ordinare all’Amministrazione, ai sensi degli artt. 31
e 117 c.p.a., di provvedere con pronuncia sulla fondatezza della pretesa
dedotta in giudizio, fissando il relativo termine e nominando, fin da ora, in
caso di inosservanza, il Commissario che provveda in via sostitutiva a spese
del Comune;
– condannare il Comune di Comiso al risarcimento dei danni ingiusti
causati alla ricorrente con il proprio inadempimento.
Ora chi vi scrive, (che ha passato buona parte della propria vita a battersi per l’aeroporto di Comiso, perchè sia libero da interessi e da schiavitù varie), non sa certo come andrà a finire. Se il Tar darà ragione alle Aerolinee, il Comune e la Soaco avranno davvero molti problemi. In caso contrario sarà sempre il Comune e la Soaco a subire le conseguenze visto che non potrà contare su attività al servizio del volo. Ora mi permetto di dire che a Comiso non hanno capito nulla! Basta guardare la foto del titolo. C’è tanto spazio che si potrebbe fare un altro scalo. A parte quindi ogni legge ed ogni regolamento, a parte l’illusione di avviare attività di cargo(difficilissima), se fossi stato il sindaco del Comune di Comiso avrei cercato, autonomamente, qualcuno disposto ad avventurarsi in quell’area inesplorata che è la ex base americana. Avrei detto : vi diamo l’area a prezzo simbolico a patto che entro x anni facciate partire un’attività inerente al concetto di volo. In caso contrario dovrete andar via eccetera eccetera. Perchè il comune non ha fatto così neanche dopo che ben 3 bandi per il cargo sono andati deserti? Deserti o non se ne sa niente!. Non abbiamo infatti contezza dei maltesi, degli arabi, degli imprenditori che hanno sorvolato la base prendendo per il……bavero esperti e funzionari locali. Probabilmente ormai è una questione di principio. a quella società, rappresentata da quella persona, non deve essere concesso nulla. Ma è un errore grosso quanto un hangar.