Colpo basso per l’agricoltura.
“Rischiamo una perdita di oltre 120 milioni di euro di risorse finanziarie del Psr. Per l’agricoltura siciliana sarebbe un colpo mortale”. A quanto pare ci sarebbe una lettera inviata dal capo di gabinetto del ministero delle Politiche agricole alla segreteria della conferenza Stato – Regioni nella quale si avanza l’ipotesi di dirottare i fondi dal Sud al Nord del Paese attraverso alcuni criteri che alla fine penalizzerebbero soprattutto la Sicilia. A paventare questa ipotesi è l’on Ragusa presidente della commissione attività produttive all’ARS che ha dichiarato: ” Le ragioni che ispirano invece la distribuzione dei fondi Feasr sono chiaramente indicate dalla normativa europea e sono esclusivamente indirizzate a colmare il divario tra le aree più ricche ed evolute e le aree più povere e marginali. Sovvertire questa logica significherebbe pugnalare alle spalle i nostri agricoltori, negando loro quei fondi che già spettano per gli accordi presi nel momento in cui ha preso il via la scorsa programmazione europea”.
“Tutto questo – contina l’on. Ragusa – costerebbe, complessivamente, alle Regioni del Sud un saldo negativo di oltre 407 milioni di euro. Si arriva addirittura all’assurdo giuridico di modificare modalità e schemi di riparto già in corso (ed approvati da tutti gli organi competenti) per ragioni incomprensibili. Non possiamo fare finta di niente e soprattutto non possiamo consentire che accada tutto questo. Ecco perché ci stiamo organizzando, anche in seno alla commissione, per rispedire al mittente questa irricevibile proposta. L’agricoltura siciliana non può subire, men che meno in questo complicato momento, un colpo basso del genere. Vorrebbe dire pregiudicare il futuro di migliaia di imprenditori del settore. Ed ecco perché ci aspettiamo anche che il Governo della Regione prenda posizione”.