Tutti d’accordo. Anzi..

E’ stato effettuato un sondaggio tra i siciliani per valutare come siano state accolte le misure più restrittive che sono anche frutto del passaggio dell’isola in zona arancione. Contrariamente  a quanto si poteva temere  la stragrande maggioranza dei siciliani  invece  favorevole alle misure restrittive che sono state adottate nelle ultime ore. Un terzo dei siciliani, addirittura, vorrebbe misure più stringenti. Certo, se non ci fosse stata durante le festività la indisciplina di una ristretta minoranza, che impone a tutti gli altri enormi costi sociali ed economici, non avremmo avuto necessità di diventare “zona arancione”. Questo ci deve fare pensare. Soprattutto gli imprenditori che lamentano il blocco covid dovrebbero impegnarsi nei controlli. Abbiamo visto che appena è possibile si creano, davanti ai locali per esempio, assembramenti assurdi. In tali occasioni si nascondono i pericoli maggiori. Soddisfatto dunque il president Musumeci che ha dichiarato: Auspico che i prefetti ed i sindaci diano disposizioni più rigorose alle Forze dell’ordine ed alla polizia municipale affinché la vigilanza, soprattutto nei luoghi della movida, sia diffusa e più efficace. Al tempo stesso, vorrei assicurare i nostri operatori economici di avere già inoltrato al presidente Conte una lettera, firmata assieme ai colleghi delle altre quattro Regioni arancione, per chiedere che il Governo ci fornisca doverose e puntuali rassicurazioni circa un’immediata messa in campo di ristori e della loro quantificazione, come previsto per le zone rosse, onde evitare ulteriori penalizzazioni alle categorie operanti nelle attività produttive, commerciali, ricettive, turistiche, gastronomiche, sportive e ricreative, affinché venga scongiurato il rischio, assai concreto, che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia delle nostre Regioni».

di Direttore09 Gen 2021 20:01
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