DVB-T2: la fine delle emittenti locali.

Vi sa­re­te ac­cor­ti che sul vos­tro te­le­vi­so­re molti ca­na­li sono stati can­cel­la­ti o spos­ta­ti ad altra nu­me­ra­zio­ne senza che vi ab­bia­no mai spie­ga­to le ra­gio­ni tec­ni­che di ques­te va­ria­zio­ni. Come sem­pre ac­ca­de si tr­at­ta di mo­ti­va­zio­ni for­te­men­te le­ga­te agli in­ves­ti­men­ti dei gi­g­an­ti della co­mu­ni­ca­zio­ne che, ap­pro­fit­tan­do della tec­no­lo­gia che avan­za, fanno mega pro­get­ti per mega gua­dag­ni senza cu­rar­si del con­su­ma­to­re o delle pic­co­le im­pre­se che gra­vi­ta­no in ques­to set­to­re. In verità del pas­sag­gio alla tec­no­lo­gia DVB-T2 si parla già da di­ver­si anni,  da quan­do si cominciò a par­la­re del 5G, le reti mo­bi­li di nuova ge­ne­ra­zio­ne che do­vran­no sosti­tui­re gra­dual­men­te l’at­tua­le 4G, of­fre­n­do con­nes­sio­ni a In­ter­net più ve­lo­ci e mi­no­ri tempi di at­te­sa. In Ita­lia le reti 5G oc­cu­pe­ran­no le fre­que­n­ze at­tual­men­te uti­li­z­za­te per la tras­mis­sio­ne del seg­na­le digi­ta­le ter­res­tre DVB-T1: per per­met­te­re quin­di lo svi­lup­po del 5G è ne­ces­sa­rio spos­ta­re i seg­na­li te­le­vi­si­vi su altre fre­que­n­ze ed ecco il perchè del pas­sag­gio al DVB-T2. Ques­to vuol dire che le fre­que­n­ze co­mu­ne­men­te usate da tutte le tv na­zio­na­li, anche le lo­ca­li, do­vran­no adat­tar­si a nuove tec­no­lo­gie ma in­tan­to do­vran­no chiu­de­re i loro ca­na­li di tras­mis­sio­ne, non i nu­me­ri, tipo il 110 per Te­leiblea, ma le fre­que­n­ze come ad esem­pio il co­nos­ciu­tis­si­mo  VHF o l’UHF . Insie­me al pas­sag­gio al sis­te­ma DVB-T2 è stato però de­ci­so anche il pas­sag­gio a un di­ver­so sis­te­ma di co­di­fi­ca dei seg­na­li audio e video: pro­gres­si­va­men­te ver­ran­no ab­ban­do­na­ti gli stan­dard MPEG-2 e MPEG-4 e si passerà allo stan­dard HEVC (High Ef­fi­cien­cy Video Co­ding), di qualità mag­gio­re. Ques­to se­con­do pas­sag­gio è anche le­ga­to al fatto che – sem­pli­fi­can­do molto – il seg­na­le HEVC oc­cu­pa meno spa­zio sulle fre­que­n­ze con cui è tras­m­es­so e ques­to permetterà di in­se­ri­re più emit­ten­ti nelle poche fre­que­n­ze  che ver­ran­no con­ces­se con DVB-T2. Il pas­sag­gio al nuovo digi­ta­le avverrà con tempi di­ver­si a se­con­da delle aree geo­gra­fi­che e a se­con­da che si tr­at­ti di seg­na­le te­le­vi­si­vo na­zio­na­le o lo­ca­le. Va in­ol­tre te­nu­to pre­sen­te che i pe­rio­di di tran­si­zio­ne in­di­ca­ti dal go­ver­no val­go­no come date li­mi­te: le emit­ten­ti te­le­vi­si­ve pos­so­no de­ci­de­re di camb­ia­re seg­na­le nel primo o nell’ul­ti­mo gior­no dis­po­n­ibi­le, av­vi­san­do in an­ti­ci­po gli uten­ti.
Ques­to sta ac­ca­den­do in Si­ci­lia dove al­cu­ne emit­ten­ti re­gio­na­li e lo­ca­li si sono de­ci­se a rot­ta­ma­re le pro­prie fre­que­n­ze in camb­io di qual­che in­cen­ti­vo la­s­cian­do spa­zio al 5G e alle sue “mi­ra­bi­lia”.
Ma non è tutto in­fat­ti, a breve, sa­ran­no pu­bbli­ca­ti dei bandi dal mi­nis­te­ro dello svi­lup­po eco­no­mi­co, come è ac­ca­duto già in Lom­bar­dia, per as­seg­na­re le fre­que­n­ze ri­mas­te, due o tre al mas­si­mo. E’ gius­to dire che, pro­prio per la com­pres­sio­ne dei seg­na­li come de­sc­rit­to in pre­ce­den­za, sarà pos­si­bi­le su uno st­es­so ca­na­le vei­co­la­re molte emit­ten­ti ma l’ac­quis­to di spazi sarà cos­to­sis­si­mo.
La do­man­da però sorge spon­ta­nea: quale società che avrà in­ves­ti­to tan­tis­si­mo potrà ga­ran­ti­re una certa pluralità,  anche di ter­ri­to­rio, per­met­ten­do alle pic­co­le realtà di con­ti­nua­re a tras­met­te­re, pa­gan­do il gius­to? Nes­su­no se non interverrà una legge ad hoc. Pro­ba­bil­men­te ques­to pas­sag­gio decreterà la fine delle emit­ten­ti pri­va­te, in­te­se come tali, cioè quel­le che co­pro­no poco più di una pro­vin­cia e non vogl­io­no e non pos­so­no di­ven­ta­re re­gio­na­li. E’ in corso anche una battag­lia le­ga­le por­tat5a avan­ti da grup­pi di emit­ten­ti lo­ca­li che ri­cor­ro­no al TAR ma come si sa a vin­ce­re sa­ran­no sem­pre i più ric­chi e po­ten­ti.
Per con­clu­de­re nel giro di un anno o poco più il pa­no­ra­ma delle emit­ten­ti lo­ca­li cambierà to­tal­men­te e quel fe­no­me­no che nel bene o nel male aveva fatto par­la­re di noi in tutto il mondo andrà a scom­pa­ri­re..

di Direttore03 Gen 2021 14:01
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