Decreto Ristori – 1 miliardo € per le imprese siciliane

Sono partiti i contributi a fondo perduto, previsti dal Decreto Ristori, destinati alle imprese più colpite dalle misure di contenimento della seconda ondata di Covid-19. Gli accrediti ammontano a un miliardo di euro destinato a 211.488 imprese, di cui 154mila bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti per un importo di oltre 726 milioni di euro; 25mila
operatori dell’ospitalità per 106 milioni di euro e circa 9mila beneficiari che operano nelle attività sportive e di intrattenimento e nel trasporto. Tra le altre attività con più erogazioni spiccano quelle artistiche (2.935), quelle di supporto alle imprese (1.482) e quelle professionali (1.206). L’Agenzia precisa che è stato possibile erogare i contributi in soli nove giorni dall’emanazione del Decreto Ristori, grazie alla procedura informatica gestita da Sogei, e senza richiedere alcun adempimento ai contribuenti
coinvolti che vedranno accreditarsi le somme maggiorate direttamente sul conto corrente indicato nella domanda relativa al primo contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio. Circa la suddivisione territoriale, sul totale dei soggetti interessati, ben 12.908 tra questi soggetti svolgono la loro attività in Sicilia. A tal proposito è intervenuto il presidente vicario di Confcommercio Sicilia Gianluca Manenti: “Sbagliare oggi può diventare letale. Questa è l’ultima possibilità che abbiamo, corriamo un pericolo serio per la sicurezza e la tenuta sociale. Se dobbiamo convivere con il Covid come si era detto nei mesi scorsi, le fasi 2 e 3 avrebbero dovuto presupporre appunto di convivere con il virus, non di morire con il virus. Pertanto bisognava organizzare la società secondo la nuova crisi senza chiudere le attività per evitare gli assembramenti. Risulta evidente che se non arrivano ristori immediati, chi ha chiuso da qualche giorno non potrà riaprire. Bisogna trovare nuove regole, tutelare l’economia e il lavoro, ma
non possiamo fermare il mondo perché la stragrande maggioranza delle persone gode di ottima salute e deve continuare a lavorare e garantire vitalità all’economia”.

di Stefano Ferrera11 Nov 2020 12:11
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